Riporto un lancio dell'agenzia Apcom con la posizione del Sult sulle possibili riorganizzazioni societarie in AZ.
ciao
af

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Il Sult considera "un atto gravissimo" la costituzione di due new company in Alitalia, due "scatole vuote pronte ad accogliere lavoratori ed attività". E' quanto si legge in una nota del sindacato.
"Si rafforzano - sottolinea il Sult - le voci che danno per costituite da parte di Alitalia le due new company una per l'Information Technology e l'altra per l'amministrazione, come avevamo ampiamente denunciato nel comunicato del 3 agosto. New Co 80% esterno e 20% Alitalia. In questi giorni si aggiunge la notizia che dà per avvenuta anche la costituzione di una terza new company per il servizio Prenotazione e Call Center".
Il fatto è gravissimo, dice il Sult, "in quanto mette a grande rischio i posti di lavoro di centinaia/migliaia di lavoratori, riducendo ulteriormente le opportunità di ripresa e sviluppo economico dello stesso paese Italia (vedi le politiche di EDS, una delle società interessate ad acquisire una delle new Co, che continua a spostare la propria produzione informatica in paesi in via di sviluppo)".
"Il Sult - prosegue la nota - considera irresponsabile che prosegua lo smantellamento di Alitalia (già diventata Gruppo Alitalia) e continua a ribadire come il paese Italia non possa rinunciare a un trasporto aereo che garantisca efficienza e sicurezza. Cosa possibile solo fino a che esisterà una compagnia aerea italiana, come Alitalia, sufficientemente grande e presente sul territorio nazionale, indipendente da interessi nazionalistici concorrenziali di altri stati, come ad esempio la Francia".
"A fronte di questa gravissima situazione - conclude la nota - il Sult sta predisponendo tutti gli opportuni interventi affinché questa vera e propria ulteriore follia non venga messa in atto.
In questo stesso momento stanno partendo delle interrogazioni parlamentari da parte di più forze politiche atte a denunciare questo scellerato progetto e ad impedire che possa passare sotto silenzio di fronte alle istituzioni e all'opinione pubblica".
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