ra tutti gli avvocati veneziani, penalisti e no, Emanuele Battain è stato certamente quello che ho conosciuto meglio, quello con il quale ho avuto più occasioni di confronto e di scontro. Battain è stato un grande, grandissimo penalista, per la cura con cui esaminava i dettagli di ogni causa e per l'acume e l'attenzione che poneva nell'impostazione della strategia difensiva.

In un certo senso era comprensibile e quasi scontato perché per Battain il patrocinio del cliente coincideva quasi sempre con la difesa delle proprie idee politiche di cui non faceva alcun mistero.

Non era infatti facile distinguere in Battain dove cominciava il politico e finiva l'avvocato. Il periodo a cui mi riferisco in modo particolare è quello degli anni '60 e '70, contrassegnato da radicali lotte politiche e sindacali di ogni tipo, da manifestazioni pubbliche, cortei, occupazioni e violenze varie. Battain era ogni giorno in tribunale al suo posto, alla difesa di operai, manifestanti, studenti e sindacalisti accusati di blocchi stradali, violenze, occupazioni, devastazioni e resistenze a pubblico ufficiale.

Era sempre difficile affrontarlo. Era ogni volta una lotta sottile, fatta di abili trucchi, di astuzie raffinate, di testimonianze e dichiarazioni al limite dell'attendibilità mai facili da superare. Battain era in ciò un vero maestro, e credo di avere imparato da lui in fatto di tecnica dibattimentale più che da qualsiasi altro. Ma Battain mi ha anche insegnato che si può essere astuti e insidiosi nella più assoluta correttezza e lealtà. Credeva infatti fino in fondo nel meccanismo del processo e se ne serviva in ogni risvolto sempre nel rispetto delle regole.

Da accaniti, franchi nemici del processo siamo così diventati veri amici della vita. E da ultimo abbiamo vissuto insieme, dalla stessa parte (evento rarissimo se non unico) la vicenda processuale dei morti al Petrolchimico. Era sempre Battain, anche se invecchiato e colpito nel fisico. L'acume e l'astuzia erano sempre quelli.

E così mi piace ricordarlo a tutti, nel pieno della battaglia processuale, sempre pronto e attento a sfruttare ogni opportunità.

Gli avvocati più giovani dovrebbero fare tesoro della sua grande e umana lezione professionale, mentre certamente Battain rimarrà nella memoria della nostra famiglia giudiziaria come uno dei grandi, anzi dei più grandi avvocati penalisti.