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  1. #1
    Vivo all'estro
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    Predefinito "Isolazionismo",destra e sinistra. Di Murray N.Rothbard

    L'estratto di questo saggio e capitolo di libro,capitolo chiamato " Guerra e politica estera" ,e' solo il primissimo,introduttivo paragrafo di tale capitolo.
    E' tratto dall'opera:
    " For a new liberty"
    (a libertarian manifesto)

  2. #2
    Vivo all'estro
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    Predefinito

    "ISOLAZIONISMO",DESTRA E SINISTRA.

    " Isolazionismo" fu coniato come termine dispregiativo,da applicare agli opponenti della partecipazione americana alla seconda guerra mondiale.
    Siccome la parola fu usata ,nella sua applicazione pratica, attraverso il processo di "colpevolezza per associazione",nel significato di "pro-Nazi" "isolazionista" prese un gusto " di destra ed anche uno generalmente negativo.
    Pure se non attivamente pro-Nazi gli isolazionisti erano,come minimo,gente antiquata, dalla mente ristretta, felici nella loro ignoranza del mondo,in contrasto ai sofisticati ,"preoccupati",uomini di mondo "internazionalisti" che vedevano con favore la crociata americana intorno al mondo.
    Nell'ultimo decennio ,pero',le forze anti-guerra sono state catalogate come "di sinistra" e questo mentre,dal'altra parte , gli intervenzionisti,da Lyndon Johnson a Jimmy Carter,coi loro sostenitori,hanno provato ad attaccare l'etichetta di "isolazionisti", o "neo isolazionisti" all' estrema sinistra moderna.

    Destra o sinistra?
    Durante la prima guerra mondiale gli oppositori della guerra erano acidamente attaccati, e catalogati come "estremisti di sinistra",seppure includessero nei loro ranghi un' alta percentuale di libertari o di sostenitori del capitalismo liberista.
    Di fatto il centro piu' importante dell'opposizione alla guerra americana contro la Spagna e della guerra americana per soffocare la ribellione nelle Filippine all'inizio del secolo erano liberali liberisti, uomini come il sociologo ed economista Williham Graham Sumner,ed il ricco mercante di Boston ,Edward Atkinson,che fondo la " Lega Anti Imperialista".
    Inoltre Sumner e Atkinson si posizionavano strettamente nella grande tradizione dei liberali classici inglesi del diciottesimo e diciannovesimo secolo ed in particolare quella di tali "estremisti" liberisti quali Richrad Cobden e John Bright della "Scuola di Manchester".
    Cobden e Bright stessi condussero come leaders ,vigorosamente,l'opposizione ad ogni entrata in guerra inglese e politica estera di tipo intervenzionista dei loro tempi.
    E,proprio per il suo impegno ,Cobden si guadagno' la fama NON di "isolazionista" ma di "Uomo Internazionale".
    Fino alla campagna mediatica dispregiativa degli ultimi anni ' 30 gli opponenti alla guerra erano considerati i veri "internazionalisti",vale a dire uomini che si opponevano all' auto-ingrandimento della nazione-stato e che favorivano pace, libero commercio,libera ,legale immigrazione e scambi culturali pacifici tra gli uomini di tutte le nazioni.
    L'interventismo estero e' "internazionale" solo ed esclusivamente nel modo in cui la guerra e' "internazionale":
    Coercizione,sia sotto la minaccia della forza o attraverso l'effettivo movimento di truppe,passera' sempre i limiti tra una nazione e l'altra.

    " Isolazionismo" ha un suono "di destra","neutralismo" e "coesistenza pacifica",suona invece ,retoricamente, "a sinistra".
    Ma la loro essenza e' la stessa:
    L'opposizione alla guerra ed anche all'intervenzionismo politico fra 2 nazioni.
    Quella e' stata la posizione delle forze anti-guerra per 2 secoli,sia che fossero i liberali classici del diciottesimo e diciannovesimo secolo,o quelli cosidetti "di sinistra" della prima guerra mondiale e della guerra fredda,o gli "estremisti di destra" ,isolazionisti della seconda guerra mondiale.
    In realta' in rarissimi casi questi anti-intervenzionisti sono stati in favore di un totale ,letterale "isolamento":
    Cio' che di cui essi sono stati in favore generalmente,al contrario , e' stata una non-intervenzione politica negli affari di altre nazioni,accoppiata ad un'effettivo internazionalismo culturale ed economico ,nel senso di pacifico ,libero commercio,investimento e intercambio di cittadini di tutte le nazioni.

    E questa e' anche l'essenza pura della posizione libertaria.

  3. #3
    Vivo all'estro
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    Predefinito

    "ISOLAZIONISMO",DESTRA E SINISTRA.

    " Isolazionismo" fu coniato come termine dispregiativo,da applicare agli opponenti della partecipazione americana alla seconda guerra mondiale.
    Siccome la parola fini' ,nella sua applicazione pratica, attraverso il processo di "colpevolezza per associazione",per significare "pro-Nazi","isolazionista" prese un gusto " di destra" ed anche uno generalmente negativo.
    Pure se non attivamente pro-Nazi gli isolazionisti erano,come minimo,gente antiquata, dalla mente ristretta, felici nella loro ignoranza del mondo,in contrasto ai sofisticati ,"preoccupati",uomini di mondo "internazionalisti" che vedevano con favore la crociata americana intorno al mondo.
    Nell'ultimo decennio ,pero',le forze anti-guerra sono state catalogate come "di sinistra" e questo mentre,dal'altra parte , gli intervenzionisti,da Lyndon Johnson a Jimmy Carter,coi loro sostenitori,hanno provato ad attaccare l'etichetta di "isolazionisti", o "neo isolazionisti" all'estrema sinistra moderna.

    Destra o sinistra?
    Durante la prima guerra mondiale gli oppositori della guerra erano acidamente attaccati, e catalogati come "estremisti di sinistra",seppure includessero nei loro ranghi una alta percentuale di libertari o di sostenitori del capitalismo liberista.
    Di fatto il centro piu' importante dell'opposizione alla guerra americana contro la Spagna e della guerra americana per soffocare la ribellione nelle Filippine, all'inizio del secolo, erano liberali liberisti, uomini come il sociologo ed economista Williham Graham Sumner,ed il ricco mercante di Boston ,Edward Atkinson,che fondo' la " Lega Anti Imperialista".
    Inoltre Sumner e Atkinson si posizionavano strettamente nella grande tradizione del liberali classici inglesi del diciottesimo e diciannovesimo secolo,ed in particolare quella di tali "estremisti" liberisti quali Richrad Cobden e John Bright della "Scuola di Manchester".
    Cobden e Bright stessi condussero come leaders ,vigorosamente,l'opposizione ad ogni entrata in guerra inglese e politica estera di tipo intervenzionista dei loro tempi.
    E,proprio per il suo impegno ,Cobden si guadagno' la fama NON di "isolazionista"ma di "Uomo Internazionale".
    Fino alla campagna mediatica dispregiativa degli ultimi anni '30 gli opponenti alla guerra erano considerati i veri "internazionalisti",uomini ch si opponevano all' auto-ingrandimento della nazione-stato e che favorivano pace, libero commercio,libera ,legale immigrazione e scambi culturali pacifici tra gli uomini di tutte le nazioni.
    L'intervenzionismo estero e' "internazionalista" solo ed esclusivamente nella misura in cui la guerra e' "internazionalista":
    Coercizione,sia sotto la minaccia della forza o attraverso l'effettivo movimento di truppe,passera' sempre i limiti tra una nazione e l'altra.

    " Isolazionismo" ha un suono "di destra","neutralismo" e "coesistenza pacifica",suona ,retoricamente "a sinistra".
    Ma la loro essenza e' la stessa:
    L'opposizione alla guerra ed anche all'intervezionismo politico fra 2 nazioni.
    Quella e' stata la posizione delle forze anti-guerra per 2 secoli,sia che fossero i liberali classici del diciottesimo e diciannovesimo secolo,o quelli cosidetti "di sinistra" della prima guerra mondiale e della guerra fredda,o gli "estremisti di destra" ,isolazionisti della seconda guerra mondiale.
    In rarissimi casi questi anti-intervenzionisti sono stati in favore di un totale ,letterale "isolamento":
    Cio' che di cui essi sono stati in favore generalmente e' una non-intervenzione politica negli affari di altre nazioni,accoppiata ad un'effettivo internazionalismo culturale ed economico ,nel senso di pacifico ,libero commercio,investimento e intercambio di cittadini di tutte le nazioni.

    E questa e' anche l'essenza pura della posizione libertaria.

  4. #4
    RenzoAudisio
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    A proposito dei "Libertari" e di interventismo/isolazionismo andrebbe detto che i libertari americani, ai tempi della prima guerra mondiale (si pensi ad esempio a Tucker) erano per lo più interventisti, e per questo estremamente criticati dai libertari europei che, se classificabili "più di sinistra", nella loro grande maggioranza non lo erano, ed isolarono ancor più libertari individualisti come Armand e Tucker favorevoli all'interventismo.

    Riguardo all'intervento Americano, mi pare che la stragrande maggioranza degli Americani, e dei loro politici tra il 1938 ed il 1941 fossero assolutamente "isolazionisti", sebbene poi, più o meno saggiamente, si preparassero ad un eventuale conflitto.

    Spero che Rothbard, e con lui Steppen, non si fosse dimenticato cos'è accaduto il 7/12/1941...

    Se non fosse chiaro: l'ingresso nella seconda Guerra Mondale degli USA, non avvenne tanto per merito degli interventisti (come accadde morbidamente nella Prima Guerra Mondiale) bensì ci venne tirata a forza dai Giapponesi a Pearl Harbor.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da RenzoAudisio

    ...Se non fosse chiaro: l'ingresso nella seconda Guerra Mondale degli USA, non avvenne tanto per merito degli interventisti (come accadde morbidamente nella Prima Guerra Mondiale) bensì ci venne tirata a forza dai Giapponesi a Pearl Harbor.

    Qualche tempo fa ho letto un bel libro "Day of deceit" di Stinnet (nel frattempo dovrebbe essere uscita l'edizione italiana).
    Pearl Harbor suona un po' come l'"incidente" del Lusitania o quello del Golfo del Tonchino

  6. #6
    RenzoAudisio
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    Citazione Originariamente Scritto da phileas
    Qualche tempo fa ho letto un bel libro "Day of deceit" di Stinnet (nel frattempo dovrebbe essere uscita l'edizione italiana).
    Pearl Harbor suona un po' come l'"incidente" del Lusitania o quello del Golfo del Tonchino
    "Day of Deceit" di Robert Stinnet, è un miscuglio tra falsi storici ed ovvietà (che rendono i falsi storici sempre molto seducenti e persuasivi), falsità dimostrate scientificamente tali da diversi studi tra cui quello del matematico Stephen Budiansky in merito alla decodificazione dei codici segreti.

    L'incidente al Lusitania non è paragonabile a Pearl Harbor... a cominciare dal fatto che su Pearl Harbor ci fu una vera e propria dichiarazione di guerra Giapponese arrivata furbescamente in ritardo per un "malinteso di fusi orari".

  7. #7
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    M'informerò su Budiansky
    Ma quello che mi ha più colpito è che la politica USA era improntata a una sistematica opera di provocazione nei confronti del Giappone ben esemplificata dal McCollum memorandum.
    Qualcosa di un po' più raffinato degli incidenti del Lusitania e del Golfo del Tonchino

    Citazione Originariamente Scritto da RenzoAudisio
    "Day of Deceit" di Robert Stinnet, è un miscuglio tra falsi storici ed ovvietà (che rendono i falsi storici sempre molto seducenti e persuasivi), falsità dimostrate scientificamente tali da diversi studi tra cui quello del matematico Stephen Budiansky in merito alla decodificazione dei codici segreti.

    L'incidente al Lusitania non è paragonabile a Pearl Harbor... a cominciare dal fatto che su Pearl Harbor ci fu una vera e propria dichiarazione di guerra Giapponese arrivata furbescamente in ritardo per un "malinteso di fusi orari".

  8. #8
    RenzoAudisio
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    Citazione Originariamente Scritto da phileas
    M'informerò su Budiansky
    Ma quello che mi ha più colpito è che la politica USA era improntata a una sistematica opera di provocazione nei confronti del Giappone ben esemplificata dal McCollum memorandum.
    Qualcosa di un po' più raffinato degli incidenti del Lusitania e del Golfo del Tonchino
    Si... poveri Giapponesi provocati dagli Stati Uniti... e magari scommetto già provocati dai Cinesi nel 1936 ai tempi della loro invasione... e magari ancora prima nel 1931 con l'invarione della Manciuria... Ma lo sapete almeno di che cosa state parlando?
    Onestamente mi parevano più "raffinati" gli orientali con le loro furbastrerie diplomatiche, tipo l'affare della Manciuria.

  9. #9
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    Predefinito

    Io però parlavo delle provocazioni USA al Giappone e il McCollum memorandum è piuttosto chiaro. Come hai detto il Giappone era una minaccia per la Cina non certo per gli USA
    La politica Jeffersoniana del "amici di tutti alleati di nessuno" era già stata sepolta da tempo. Io direi a partire da Lincoln sebbene già nel 1812 gli USA avessero tentato di annettersi il Canada

    Citazione Originariamente Scritto da RenzoAudisio
    Si... poveri Giapponesi provocati dagli Stati Uniti... e magari scommetto già provocati dai Cinesi nel 1936 ai tempi della loro invasione... e magari ancora prima nel 1931 con l'invarione della Manciuria... Ma lo sapete almeno di che cosa state parlando?
    Onestamente mi parevano più "raffinati" gli orientali con le loro furbastrerie diplomatiche, tipo l'affare della Manciuria.

  10. #10
    RenzoAudisio
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    Citazione Originariamente Scritto da phileas
    Io però parlavo delle provocazioni USA al Giappone e il McCollum memorandum è piuttosto chiaro. Come hai detto il Giappone era una minaccia per la Cina non certo per gli USA
    La politica Jeffersoniana del "amici di tutti alleati di nessuno" era già stata sepolta da tempo. Io direi a partire da Lincoln sebbene già nel 1812 gli USA avessero tentato di annettersi il Canada
    Lo so... ma mi sembra una fesseria... "l'arte di farsi attaccare"
    Voglio dire che se uno non vuole aggredire sta al suo posto, nei suoi territori sovrani e non aggredisce nessuno, nè la Manciuria, nè la Cina, nè le Filippine nè gli Usa nessuno insomma...
    Sta storia mi sembra pretestuosa...
    Mi ricorda in un certo senso la scena del film "guardie e ladri" dove Aldo Fabrizi, nella parte di un Brigadiere, dice: "allora sparo un colpo intimidatorio!" e Totò nella parte di ladro gli ribatte: "...si ma io non mi intimido".
    Se mai si potrebbe parlare di "arte di stanare precocemente i violenti" (prima che si rafforzino troppo).
    Diciamo che L'imperatore aveva mire espansionistiche che non tollerava nessun genere di ostacolo, neppure economico... altro che provocazioni!
    Davanti ad un soggetto simile, che stava stringendo patti internazionali con i peggiori dittatori del Mondo (compreso Stalin) con le maggiori mire espansionistiche, tutti coloro che ci tengono alla Libertà (alla propria libertà) dovrebbero, come minimo, limitarne l'azione dei violenti all'interno dei proprii territori.
    Questo dovrebbe valere anche in una condizione di salvaguardia della Sovranità individuale in una condizione di Sistema libertario, analogamente a quanto avviene per la salvaguardia della sovranità nazionale, nel sistema internazionale.

 

 
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