Una lancia a favore delle veline.

[THE MATRIX]

Quella comunista no, ma nemmeno quella che predica bene e strizza l'occhiolino al nano ed al suo conflitto di interessi, ogni anno piu' grande!

Quale allora! Perchè perdiamo anche per via di personaggi che hanno ancora in testa il comunismo e sputano su quello che invece c'è in ogni democrazia che si rispetti.

[dede1893]

Quale allora! Perchè perdiamo anche per via di personaggi che hanno ancora in testa il comunismo e sputano su quello che invece c'è in ogni democrazia che si rispetti.

Legalita' e unica dedizione alla politica del nostr paese, senza secondi lavori, senza approfittarsi della politica per farsi gli affari propri.
Questo voglio da un politico.

[THE MATRIX]

Delle lodi dei posteri m'importa pochissimo, anzi zero...a me pare, mi spiace, che Berlusconi stesso sia stato un freno a quelle riforme liberali che ci si aspettava che i suoi governi facessero, perchè è stato lui a far cadere la riforma sull'articolo 18 per non scontrarsi coi sindacati, lui in persona a dire che non sarebbe possibile privatizzare la RAI perchè troppa gente ci mangia, lui a rifinanziare alitaglia per l'ennesima volta nella scorsa legislatura, lui ad opporsi a un federalismo fiscale serio (quello in cui la perequazione è orizzontale e non verticale)...se poi nelle sue liste, oltre alle veline, mette personaggi come Ciarrapico, Mastella, Del Turco, Cirino Pomicino, insomma il nuovo che avanza, si capisce che la speranza in un vero rinnovamento si fa sempre più flebile.
D'accordo, i suoi governi sono meglio di quelli di csx, è abbastanza per dire che Berlusconi è un grande statista? secondo me no, anche la DC e il pentapartito erano presumibilmente meglio del PCI, non per questo erano buoni governi.
Le uniche riforme serie o semiserie finora sono state quella della Gelmini e quelle a matrice leghista, da quelle sulle pensioni a quelle sul federalismo, e Tremonti per ora mi sembra restio agli sperperi. Di meriti personali di Berlusconi non ne vedo molti, magari mi sbaglio.

Scusa, ma non mi risulta chiaro quali riforme tu voglia e se individui qualche entità politica che le possa realizzare.

Si ma Clinton per quella faccenda ha dovuto subire quasi un impichment...nei paesi seri funziona così, i politici sono obbligati a mostrare una certa onorabilità e moralità in pubblico, perchè i contribuenti sarebbero disgustati all'idea di dover pagare e farsi amministrare da persone che disprezzano.
Io vorrei che anche l'itaglia fosse così.

Con la sceneggiata dell'impichment? Permettimi ma io non sono moralista. L'esempio di clinton (di quella storia non mi importa nulla e ritengo che avrebbero fatto bene a risparmiarci tali cose, altro che impichment) lo facevo appunto come un esempio estremo, ma io trovo tutti questi moralismi assolutamente bisotti e da beghine di paese. Elevarli al valore di giudizio sulle personalità politiche e sulla loro politica, bhe, è prenderci tutti per i fondelli e, oltretutto mi rifiuto di muovermi in ambiti così meschini. Ritenere che l'america sia seria perchè fa del moralismo d'accatto mentre sorvola, appunto sue questioni su quali ci sarebbe ben da dire (vedi pena di morte) è veramente molto lontano dal mio modo di essere.

[THE MATRIX]

Legalita' e unica dedizione alla politica del nostr paese, senza secondi lavori, senza approfittarsi della politica per farsi gli affari propri.
Questo voglio da un politico.

Quello che vuoi non esiste da nessuna parte e in nessun politico nè forza politica, qui o in qualsiasi altro paese democratico o meno.

Tra l'altro ti informo che nessuno si è mai sognato di chiedere ai politici come prerequisito di essere dei Santi, se non altro perchè si sa che non è possibile. Quello che normalmente si chiede ai politici è anche di fare gli interessi del paese che rappresentano oltre agli affari propri che ci facciamo tutti quanti. Anche tu.

[novis]

Scusa, ma non mi risulta chiaro quali riforme tu voglia e se individui qualche entità politica che le possa realizzare.

Quelle che lui stesso aveva promesso negli anni 90 e che non ha mai realizzato pur di restare in piedi: liberalizzazione del mercato del lavoro, liberalizzazione delle professioni, privatizzazione della RAI e di tutti i carrozzoni pubblici, diminuzione dei pubblici dipendenti, federalismo reale (quello che responsabilizza la classe politica locale e che sottrae nello stesso tempo competenze allo stato) , regolarizzazione dei sindacati, riforma della giustizia, ecc...
In molti casi, lui stesso si è messo di traverso alla realizzazione di queste riforme, a partire da quella fondamentale sul federalismo fiscale, inoltre finora ha governato semplicemente rifinanziando i carrozzoni , si veda il caso alitalia, e se non fosse stato per la Lega nello scorso governo avrebbe anche concesso i prepensionamenti a sfare alla Fiat, insomma finora ha seguito il modo di governare tipico dei governi della prima repubblica (= statalista), che tutti speravano di aver superato.

Con la sceneggiata dell'impichment? Permettimi ma io non sono moralista. L'esempio di clinton (di quella storia non mi importa nulla e ritengo che avrebbero fatto bene a risparmiarci tali cose, altro che impichment) lo facevo appunto come un esempio estremo, ma io trovo tutti questi moralismi assolutamente bisotti e da beghine di paese. Elevarli al valore di giudizio sulle personalità politiche e sulla loro politica, bhe, è prenderci tutti per i fondelli e, oltretutto mi rifiuto di muovermi in ambiti così meschini. Ritenere che l'america sia seria perchè fa del moralismo d'accatto mentre sorvola, appunto sue questioni su quali ci sarebbe ben da dire (vedi pena di morte) è veramente molto lontano dal mio modo di essere.

Quello che per te è moralismo, per loro è un limite allo strapotere dei governanti sulle loro vite: si parte dal principio, secondo me giusto, che chi mostra di non avere nessuna moralità nella sua vita privata e familiare, non avrà nessuna moralità nemmeno nel modo di amministrare i cittadini.
E' una concezione che nasce dal fatto che in quei paesi la politica nasce dal basso, dalla famiglia e dalla vita civile, e non per cooptazione, anche se naturalmente tanto più i giochi politici si fanno complessi, tanto più tutto questo sfuma, anche laggiù...ma non mi pare un motivo per irridere a un principio di per sè giusto tacciandolo di beghineria, finendo così solo per sdoganare l'immoralità pura e semplice.
A me il comportamento del premier, in ogni caso, disgusta.

[destradipopolo]

TRA VELINE E VERONICHE MANCA CHI FA L’ASSIST E SI RISCHIA L’AUTOGOL

A CHI NEL PDL SE LA PRENDE CON LA VERONICA INGRATA CHIEDIAMO: PERCHE’ A DESTRA NON CANDIDIAMO MAI DONNE DI SPESSORE, AFFERMATE NELLA VITA CIVILE, PROFESSIONALE, CULTURALE O SCIENTIFICA? FORSE FANNO PAURA?… SOLO TETTE E CULI O ESISTE ANCHE IL CERVELLO? …POLITICA E’ ANCHE ETICA: A PALAZZO CHIGI SI RICEVANO LE DONNE VIOLENTATE E NON LE COSCELUNGHE DEI REALITY

Non sappiamo cosa dicano i sondaggi (ormai si fa politica sulla base delle loro indicazioni) dopo l’ultima esternazione di Veronica Lario in Berlusconi circa il “ciarpame”, ovvero riguardo “all’uso spudorato e indecente” delle donne che il marito era prossimo ad inserire nelle liste del Pdl per le elezioni europee.
Certamente le accuse avanzate pubblicamente hanno diviso l’opinione pubblica: scontate le reazioni a sinistra, abbiamo analizzato quanto si è sostenuto nel centrodestra.
Fatti salvi pochi ( quelli che hanno taciuto, ritenendolo un affare privato tra marito e moglie), la maggior parte ha accusato Veronica, a dispetto del suo nome che calcisticamente rappresenta una finta di classe per poi andare dritti verso la porta avversaria, di un’entrata a gamba tesa.
In effetti, si potrebbe facilmente liquidare la polemica ritenendo la querelle più materia per tribunali civili in pratiche di separazione, che argomenti da quotidiani, ma sono indubbi i risvolti politici che non possono essere liquidati per il fatto che “Veronica sapeva bene chi ha sposato e quindi non si lamenti, vista l’agiatezza che il matrimonio le ha garantito”.
Ottima analisi per la società di fine Ottocento, con un ruolo previsto per la donna di livello, comprensivo della partita a canasta, la serata all’opera e la gestione della servitù.
Non esisteva il diritto di voto per le donne, figuriamoci la libertà di esternare.
Qualche elettore ed elettrice del Pdl probabilmente sente nostalgia per quelle giornate ovattate dell’alta società ( i nostalgici si annidano anche tra gli ultraliberisti, vedete?).
E’ anche vero che, se la politica deve rappresentare la società (in)civile in cui viviamo, chi meglio di una squadretta di veline sgallettate potrebbe rappresentare l’Italia al Parlamento europeo?
Visto che se diventano famose, chiacchierate, seguite e spaparazzate, vuol dire che esiste un popolo di guardoni che, ritenendo troppo rischioso aprire l’impermeabile ai giardini pubblici, si accontenta di aprire e sfogliare avidamente le pagine di un rotocalco che li aggiorna su tette rifatte, culi perizomati, frequentazioni, flirt, litigi, traslochi e accasamenti.
Ma la società italiana del 2009 è davvero questa?
O non è formata, nell’altra metà del cielo, da manager, operaie, professioniste, commesse, studentesse, precarie, donne di cultura e docenti che mai si sognerebbero di fare la fila a Cologno Monzese per sostenere un provino di “banalità generale” per essere ammesse a un reality?
E perché non si vuole capire che questa Italia al femminile può dare un grosso contributo alla crescita del centrodestra nel nostro Paese?
Possibile che non esistano nelle arti, nella cultura e nella professione donne di livello a Destra? Dato che esistono, almeno in pari misura che a sinistra, ci chiediamo perché la politica le escluda.
Ci interroghiamo sul senso delle selezioni preolimpiche di veline, prima di nominare le candidate alla corsa finale per Strasburgo.
Ci chiediamo che senso ha ricevere due partecipanti a un reality a Palazzo Chigi…
Che senso diverso e che esempio di serietà si darebbe ricevendo invece una donna vittima di violenza sessuale, una disoccupata, una precaria, una manager, una scienziata, un cervello che insegna magari in qualche università americana.
E pazienza se sono di coscia corta e non ostentano tacchi a spillo… magari hanno la testa sul collo, invece che una protesi.
Scegliere chi ci dovrà amministrare è come fare un assist in una partita di calcio, spesso dà più soddisfazione di un gol, vuol dire avere un’idea importante di gioco, un’intuizione, un colpo di classe che mette l’amico-partito davanti alla rete avversaria. Un piccolo appoggio ed è gol.
Ma se si gioca solo per stessi, per guardarsi allo specchio come Narciso, per bearsi della piccola corte di supporter sugli spalti delle tribune, non si rende un servizio alla propria squadra, si rischia al primo contropiede di subire il classico gol di rapina.
La politica è etica, anche nel comportamento. E’ esempio di serietà, disinteresse e non ricattabilità. Non è un obbligo per nessuno, è una scelta.
E se anche i propri rappresentati sono pieni di difetti, essi in fondo scelgono a governarli chi ritengono ne abbia di meno, riconoscendone un ruolo “superiore”, sia di capacità politica che di condotta etica.
Ora che le candidate veline si sono di molto ridotte, diamo merito di questo soprattutto a Veronica che ha preso tasti e polpastrelli, inviando la sua mail a Farefuturo.
Ora ci aspettiamo di veder ricevere a Palazzo Chigi gente normale, anche con le ballerine o scarpe sportive, non pretendiamo “malvestite”, ma almeno sobrie e senza le cosce di fuori.
Tenendo presente, caro Silvio, che pur nella loro dignità, ci sono uomini e donne nel popolo di centrodestra che sono “malvestiti” per necessità e non per scelta.
C’è un popolo stupendo che non si può permettere gli abiti di Armani, magari si veste all’Oviesse o nei banchi dei mercatini rionali, ma è quel popolo, per capirci, che ha permesso a te di salire le scale di Palazzo Chigi e a Bocchino, Cicchitto & Compagnia stonando, di fare da ripetitori del “verbo” altrui.
La prossima portavoce scegliamola tra una militante precaria, magari si vestirà male, ma almeno le cose le dirà con il cuore e la passione, l’orgoglio e la fede.
Argomenti che nella vita contano più delle labbra siliconate e delle tette rifatte.

La vignetta è di Alfio Krancic che ringraziamo
www.destradipopolo.net