Soldati rapiti, Nasrallah pentito
"Se avessi saputo che l'operazione avrebbe portato a questo risultato, non l'avremmo mai fatta". Queste le parole del leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, in riferimento alla cattura dei due soldati israeliani del 12 luglio. "Non ci aspettavamo neppure per l'uno per cento che che l'operazione avrebbe portato a una guerra di questa portata e di queste dimensioni", ha aggiunto Nasrallah in un'intervista tv.
Il leader di Hezbollah ha tuttavia aggiunto che "si sbaglia chi dice che il motivo di questa guerra siano stati i due soldati catturati". "Tutti i dati che abbiamo avuto - ha affermato - dimostrano che la decisione della guerra era stata già presa e noi abbiamo sorpreso gli israeliani nella scelta del momento, e a cadere in trappola è stato Israele e non noi". "Con un pretesto o senza un pretesto, gli israeliani avrebbero scatenato la guerra a fine settembre o inizio ottobre", ha detto Nasrallah.
Incontrerò Kofi Annan
Il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha dichiarato di non avere problemi a incontrare Kofi Annan. La visita a Beirut del segretario generale dell'Onu è prevista per lunedì. "L'unico problema riguarda la sicurezza". E sempre per motivi di sicurezza, Nasrallah ha annunciato che nel "prossimo futuro" non parteciperà al "dialogo nazionale" tra i leader rivali libanesi pro e antisiriani, per proteggere - ha detto - "l'incolumità dei partecipanti".