Con tutto il rispetto per Avanguardia, sicuramente sull'argomento l'organo dei gesuiti avrebbe scritto cose più sensateOriginariamente Scritto da Imperium
(PS, io ho uno zio gesuita, pur nel paganesimo difendo la famiglia)
Con tutto il rispetto per Avanguardia, sicuramente sull'argomento l'organo dei gesuiti avrebbe scritto cose più sensateOriginariamente Scritto da Imperium
(PS, io ho uno zio gesuita, pur nel paganesimo difendo la famiglia)
Dico solo che il Sacro è un po' più inafferrabile... tra l'altro i riti latini cristiani sono appunto celebrati in latino, che a differenza dell'aramaico, è lingua ufficiale della Chiesa, e da sempre lingua sacra della Cristianità.Originariamente Scritto da Baltik
Come mai, ti chiedi, una religione "allogena" alla romanitas, impiega non solo per ragioni utilitaristiche, ma anche sacrali, il latino?
Così doveva andare, per questo il Sacro è un po' più complicato di così.
Quello che è avvenuto non è certo una "traslatio" di significati e simboli, nè uno scendere a compromessi del cristianesimo con la "grandiosa" paganitas... è accaduto qualcosa di molto più profondo... che non si può incasellare in schemi.
«Beato chi, in mezzo alla confusione dei princìpi contraddittori, libero da ogni ricerca di popolarità, discepolo fin nelle minime cose di questa Chiesa a cui appartiene l'avvenire del tempo e quello della eternità, avrà saputo attraversare una così terribile crisi senza aver sacrificato sulla via la sia pur minima parte di verità».
Dom Prosper Guéranger
ottimo signorina patrizia ! a buon uso mi de-razionalizzo volentieri, e percorro la nuova via a cui mi reindirizza.
, appurato dunque che non vi è stata alcuna translatio
(e già qui,il concetto iniziale del presente topik è pressoche capovolto)
cosa dunque è capitato per provocare tale simile rottura tradizionale
quale dunque,lo scopo ultimo e tanto profondo di e per tale capovolgimento?
quando nostro padre saturno lasciò l'urbe per occultarsi,era finito un qualcosa e vi era un senso legittimo e profondo in questo
un qualcosa di nuovo era ciclicamente pronto all'orizzonte per manifestarsi e per "tradere " nuovamente .....
è il nesso di profondità che non colgo
saluti
Non credo, ovviamente altrimenti non sarei cristiana, che il cristianesimo rappresenti "l'ultima fase del ciclo del nascondimento degli dei", per dirla in parole povere.
Ma che l'Uno, (perchè conveniamo tutti che la Verità è una, quantunque si pensi che sia condensata in una sola tradizione o sparpagliata tra le altre) non sia così inevitabilmente legato a cicli, lingue e incasellamenti umani.
Nessuna rottura o capovolgimento, ma Rivelazione semmai.
«Beato chi, in mezzo alla confusione dei princìpi contraddittori, libero da ogni ricerca di popolarità, discepolo fin nelle minime cose di questa Chiesa a cui appartiene l'avvenire del tempo e quello della eternità, avrà saputo attraversare una così terribile crisi senza aver sacrificato sulla via la sia pur minima parte di verità».
Dom Prosper Guéranger
se lei mi concede il vezzo crede che una rivelazione per tutta l'umanità si concedi il lusso di manifestarsi entro un tempo specifico ed un territorio circoscritto ? (allora parliamo di genius loci ! e genius popoli !ne conviene ? )
differentemente ciò non sarebbe dovuto accadere,non crede?
sommariamente la totalità degli animi umani avrebbe recepito in modo
pressochè unitario (in alcune parti del mondo,neanche conoscono il termine "biblico" e vivono egualmente, alcuni anche bene, in totale serenità.
può un uomo uniformarsi allo spirito di un'altro secondo natura?
quindi il recettore dovrebbe nascere praticamente omologato
la natura ha deciso per l'omologazione dello spirito e delle società umane ? è evidente semmai il contrario
o quindi, questo mondo è totalmente estraneo e contrario agli dei
contravvenendo a qualsiasi creazione o interazione.
o gli dei sono contrari persino alla propria natura emanatoria.
e se anche sognassero monocromatico noi non verremmo compresi nel sogno.
se il cristianesimo resta quindi estraneo ad una "necessità ciclica"
per la sua semplicità,avrebbe per seconda subordinazione almeno l'obbligo di migliorare
sia l'essere umano, che il mondo circostante.
lo ha migliorato ? ed in che modo?
saluti.
E' una stronzata perché un paganesimo attuale, come ha già spiegato De Benoist 20 anni fa, pur opponendosi al cristianesimo idealmente (è una questione di diversa concezione del mondo, diversa personalità ecc) non pretende di recuperare nostalgicamente ciò che è stato dei greci o dei romani, ma semmai rimanere in una percezione del Sacro che non mette il divino fuori dal mondo.
Soprattutto, si tratta di scegliere tra monoteismo o politeismo.
La stessa cosa potrebbe dirla James Hillman quando parla di "politeismo psichico": se un cristiano vede comparire un fauno nei boschi crede che sia un demonio (nel Vangelo tutti gli archetipi psichici sono "demoniaci") e scappa o lo caccia, mentre un pagano risponde incuriosito, perchè qualcosa succederà.
E poi un pagano non è di per sé contro il cristianesimo: non gli piace, ma se questa dottrina accetta di muoversi in un mondo politeista, dove c'è spazio per il paganesimo, non lo perseguita. E' quando il monoteismo si pretende assoluto, costringendo chiunque ad adeguarsi o aderire, che diventa pericoloso.
Si sono scritte cose tremende contro Giuliano L'Apostata, solo perché voleva che il paganesimo fosse rispettato come il cristianesimo. Eppure quest'imperatore non versò mai una goccia di sangue cristiano.
Per dirla con Cioran, i cristiani erano "febbrili, intrattabili, immediatamente esperti nell'arte del detestare, quando i pagani non sapevano più maneggiare altro che il disprezzo".
L'Uno fa quel che vuole...se lei mi concede il vezzo crede che una rivelazione per tutta l'umanità si concedi il lusso di manifestarsi entro un tempo specifico ed un territorio circoscritto ?
alcuni dicono che il cristianesimo ha scopiazzato qua e là, , io invece penso che Cristo rappresenti la risposta ad ogni tradizione... tutta la Tradizione si è incarnata in Lui, e il Mito è divenuto un Fatto... ha preso carne, ed è entrato nel tempo.sommariamente la totalità degli animi umani avrebbe recepito in modo
pressochè unitario
Beh una comune natura umana penso che esiste, ma non in senso egualitarista, ma nel riconoscere Principi comuni che preesistono all'uomo... è difficile trovare una tradizione che elogi chi fugge in battaglia no?quindi il recettore dovrebbe nascere praticamente omologato
ma tuttavia non richiede nessun rinnegamento di chi si è, del sangue che si ha e della terra in cui si è nati, anzi.
Il cristianesimo è la quint'essenza dell'unità nella diversità... e gli irlandesi non hanno cessato d'esser tali solo perchè hanno seguito S.Patrizio...
E ovviamente per giustificare questa capacità del Cristianesimo, in genere qui si dice che il cristianesimo oltre ad aver scopiazzato qua e là, è pure furbetto e opportunista adattando la dottrina alle usanze locali...
Ma forse gli "dei" sono stati parte di un disegno molto più grande. E ciò che fu sacro e solare un tempo continua ad esserlo in eterno, rinnovato laddove la Verità si fa piena una volta per tutte.o quindi, questo mondo è totalmente estraneo e contrario agli dei
contravvenendo a qualsiasi creazione o interazione.
o gli dei sono contrari persino alla propria natura emanatoria.
e se anche sognassero monocromatico noi non verremmo compresi nel sogno
Non è omologazione... ma l'autodisvelamento dell'Essere...
la santità porta l'uomo sulle vette più pure...lo ha migliorato ? ed in che modo?
provare per credere
«Beato chi, in mezzo alla confusione dei princìpi contraddittori, libero da ogni ricerca di popolarità, discepolo fin nelle minime cose di questa Chiesa a cui appartiene l'avvenire del tempo e quello della eternità, avrà saputo attraversare una così terribile crisi senza aver sacrificato sulla via la sia pur minima parte di verità».
Dom Prosper Guéranger
la santità porta l'uomo sulle vette più pure...
Tutta lì la differenza:
il cristiano cerca la vetta, perché è tutto spirito, mentre il pagano preferisce le "valli del fare anima" (Hillman, da Keats)
il cristiano non è tutto spirito... ma "spirito incarnato" usavo la metafora della Vetta come massimo archetipo di sfida e ascesi... ma ci si arriva sforzando muscoli, cuore e polmoni... ma con lo sguardo fisso in alto...Originariamente Scritto da daimon
non fatemi citare per l'ennesima volta Militia!
«Beato chi, in mezzo alla confusione dei princìpi contraddittori, libero da ogni ricerca di popolarità, discepolo fin nelle minime cose di questa Chiesa a cui appartiene l'avvenire del tempo e quello della eternità, avrà saputo attraversare una così terribile crisi senza aver sacrificato sulla via la sia pur minima parte di verità».
Dom Prosper Guéranger
In poche parole sono solo dei pagliacci.