Diabolik.l'anti-eroe Nero.

[Alguz]

Le sorelle Giussani sono decedute nel '87 e nello '01
a prescindere da chi oggi detenga il Copy , ai legittimi eredi la LL Italiana
garantisce mi pare 25 anni di Copy.

Il soggetto nonè in licenza CC o similare, quindi.. temo che forse sia meglio
evitare, per ora.

Aspetta. Se tu scrivi un articolo su Diabolik non violi le leggi del copyright, è un tuo elaborato...l'importante è che non usi il lavoro di altri per fare soldi.

[Secondo Premio]

Aspetta. Se tu scrivi un articolo su Diabolik non violi le leggi del copyright, è un tuo elaborato...l'importante è che non usi il lavoro di altri per fare soldi.

Finchè sono manifesti et similia o merchandise autoprodotto che gira tra noi, non dovrebbero esserci problemi, credo. E' triste, ma credo che non abbiamo abbastanza rilievo da scomodare nessuno.

[Marco-Torino]

ma poi... con chi devono prendersela?
Non credo gli diano tutta questa rilevanza...

[Alguz]

ma poi... con chi devono prendersela?
Non credo gli diano tutta questa rilevanza...

No no, potete stare tranquilli. Sui nostri siti possiamo mettere tutto, in questo ordine:

1) Materiale su Diabolik originale, indicando la fonte e con la precisazione che i legittimi titolari possono richiedere in qualunque momento la rimozione di ogni cosa inserita.

2) Elaborazioni nostre di Diabolik. Quindi disegni, articoli, considerazioni, ecc. E qui non c'è limite...pensate ai miliardi di blog che spuntano fuori ogni giorno.

Manifesti, adesvi e video sono sempre ai limiti della tolleranza. Ma lì c'è un discorso di marchio "forte"; cioè basterebbe non mettere il nome Diabolik, ma usare magari solo qualche immagine.

Qualche alta considerazione sul personaggio? Qualcuno di voi ha siti internet dove mettere qulacosa, e soprattuto ha del materiale personale da pubblicare qui e sul quale discutere?

[lorenzo v.]

Aspetta. Se tu scrivi un articolo su Diabolik non violi le leggi del copyright, è un tuo elaborato...l'importante è che non usi il lavoro di altri per fare soldi.

Il copy è vincolante aldilà del business.

in quest'Area ( quanto mi sta sul cazzo sta parola) di.....

chi credi che legga qualcosa + lungo di 10 righe se non ci metti un immagine?

Valuta te ..
Per dirti , abbiamo fatto dei berretti per camelot con i due occhi grandi tra il cattivik e Diabolick in scoth lite ( rifrangenti) la M tricolore e la scritta Fightin.....
ma pochi e per sondare.
Se qua su POL che nessuno guarda parti con lancio di Diabolik Kammarà... stai pur certo che muovono anche la SIAE pur di incularti..


E' Meglio "costruire" il testimonial

Es Fascioglam tra poco avrà sembianze umane/riconoscibili

vedi Antivirus 19 etc etc etc..

[Alguz]

Il copy è vincolante aldilà del business.

in quest'Area ( quanto mi sta sul cazzo sta parola) di.....

chi credi che legga qualcosa + lungo di 10 righe se non ci metti un immagine?

Valuta te ..
Per dirti , abbiamo fatto dei berretti per camelot con i due occhi grandi tra il cattivik e Diabolick in scoth lite ( rifrangenti) la M tricolore e la scritta Fightin.....
ma pochi e per sondare.
Se qua su POL che nessuno guarda parti con lancio di Diabolik Kammarà... stai pur certo che muovono anche la SIAE pur di incularti..


E' Meglio "costruire" il testimonial

Es Fascioglam tra poco avrà sembianze umane/riconoscibili

vedi Antivirus 19 etc etc etc..

In teoria ci possono inculare anche quando usiamo i dipinti di Frazetta, se ci pensi bene.

Comunque è giustissimo quello che dici, meglio pararrci il culo che trovarcelo rotto dopo....tu cosa pensi si potrebbe fare?

Io ho detto che potemmo mescolare un pò le carte in gioco e mascherare la cosa: se metti Diabolik con dietro una celtica, abbiamo fallito in partenza. Ma se iniziamo a pubblicizzare Diabolik come fumetto nei nostri siti, aggiungendo qualche piccola considerazione personale e collegando il tutto ad iniziative nostre, il problema potrebbe essere risolto.

Seguire la logica di Noreporter. usare il lavoro altrui, pubblicizzandolo in modo tale che torni a nostro favore.

[lorenzo v.]

In teoria ci possono inculare anche quando usiamo i dipinti di Frazetta, se ci pensi bene.

Comunque è giustissimo quello che dici, meglio pararrci il culo che trovarcelo rotto dopo....tu cosa pensi si potrebbe fare?

Io ho detto che potemmo mescolare un pò le carte in gioco e mascherare la cosa: se metti Diabolik con dietro una celtica, abbiamo fallito in partenza. Ma se iniziamo a pubblicizzare Diabolik come fumetto nei nostri siti, aggiungendo qualche piccola considerazione personale e collegando il tutto ad iniziative nostre, il problema potrebbe essere risolto.

Seguire la logica di Noreporter. usare il lavoro altrui, pubblicizzandolo in modo tale che torni a nostro favore.

resto dell'idea del post precedente, comunque su Swot e strategy possiamo parlarne ma non qui ..ovvio

[Alguz]

resto dell'idea del post precedente, comunque su Swot e strategy possiamo parlarne ma non qui ..ovvio

Perfetto. Rimandiamo operazioni mediatiche e commerciali ad altra sede, più discreta e migliore per far fruttare qualcosa.

Qui limitiamoci a delle considerazioni politico-sociali sul personaggio: in modo tale che chi ha da dire qualcosa lo può fare liberamente.

[Alguz]

Metto un altricolo che può aiutare nella discussione. Ripeto, non cerchiamo operazioni di merchandising, ma è un progetto meta-politico.

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Diabolik: l'anti-eroe in nero.
Genesi di una ribellione al sistema
"Solo contro tutto e contro tutti...", è in questa frase che si può riassumere l'essenza stessa di Diabolik. Con quella frase, radicale e totale, egli si caratterizza per essere un oltreuomo della solitudine, destinato a vivere solitario; la sola compagnia di Eva Kant non lo riconcilia col mondo, ella condivide con lui quella solitudine e lo affianca nella sua lotta romantica contro il mondo medesimo.
Un anti-eroe mascherato di nero che cela il proprio volto quando agisce con la complicità dell'oscurità, temuto dalla polizia tanto quanto dalla malavita stessa, che nasconde (sotto la caratteristica calzamaglia) una propria personalità brillante, geniale indubbiamente forte, attratta soprattutto dalla sfida continua che egli vive in ogni colpo che mette a segno; pur restando un criminale, egli rappresenta una figura positiva in quanto segue un proprio CODICE ETICO, che lo porta ad essere fedele a determinati principi distanziandolo dalla bassa criminalità in cerca solo di facili guadagni.
Un Don Chisciotte moderno con un proprio, ed indubbiamente controverso, modo di agire che lo porta ad essere perseguitato dalla Polizia e divenire una sorta di mitologia nello Stato in cui vive, CLERVILLE; qui la pena di morte non esiste, eppure i gendarmi della legalità gli promettono la ghigliottina, quale punizione esemplare contro un "criminale di tale genere".
E'la lotta dell'individuo contro il nulla della società moderna. La sua battaglia è contro il nichilismo che attanaglia l'uomo, contro la mancanza di ideali e di obiettivi verso i quali aspirare; egli non è l'eroe americano liberatore o salvatore del mondo. Non lotta per il trionfo del Bene sul Male ed anzi si sottrae a questo dualismo, mettendo a nudo la cruda realtà dei fatti dove anche i c.d. "buoni" poi perseguono i propri interessi personali: Diabolik è l'io empirico hegeliano che cerca di innalzarsi verso l'assolutezza, scavalcando ogni concezione di buono, giusto e corretto.
La sua scalata al cielo è portata con ogni mezzo. Nobili, mafiosi, ricchi imprenditori, sono le sue vittime preferite che colpisce facendosi beffe della legge, quella legge che vorrebbe bloccarlo forse invidiosa della sua libertà mentale oltre che materiale; ed in questa battaglia folle contro il mondo, trova un rivale degno, che non manca di rispetto e che onora come un buon legionario farebbe verso il proprio opposto nemico in battaglia: l'ispettore Ginko.
Diabolik sfida il mondo in tutte le sue contraddizioni, nei suoi formalismi e gesti ipocriti. Sfida la sua apparente giustizia suprema, colpendo il cuore del sistema. Non è un buono, non è il cattivo...è diabolico!

[Secondo Premio]

Non lotta per il trionfo del Bene sul Male ed anzi si sottrae a questo dualismo, mettendo a nudo la cruda realtà dei fatti dove anche i c.d. "buoni" poi perseguono i propri interessi personali: Diabolik è l'io empirico hegeliano che cerca di innalzarsi verso l'assolutezza, scavalcando ogni concezione di buono, giusto e corretto.
La sua scalata al cielo è portata con ogni mezzo. Nobili, mafiosi, ricchi imprenditori, sono le sue vittime preferite che colpisce facendosi beffe della legge, quella legge che vorrebbe bloccarlo forse invidiosa della sua libertà mentale oltre che materiale; ed in questa battaglia folle contro il mondo, trova un rivale degno, che non manca di rispetto e che onora come un buon legionario farebbe verso il proprio opposto nemico in battaglia: l'ispettore Ginko.
Diabolik sfida il mondo in tutte le sue contraddizioni, nei suoi formalismi e gesti ipocriti. Sfida la sua apparente giustizia suprema, colpendo il cuore del sistema. Non è un buono, non è il cattivo...è diabolico!

Da qui si evince però la spinta nichilista che c'è dietro le sue azioni. Diabolik è individualismo puro, manca completamente di una visione politica intesa in senso sociale-comunitario. Comprende la fondementale ingiustizia alla base del sistema, e fa dei rappresentanti di tale ingiustizia le sue vittime, ma senza tentare un riscatto sociale - non "ruba ai ricchi per dare ai poveri", ruba ai ricchi e basta. Ruba per dare a se stesso, anche se è fondamentalmente indifferente a ciò ottiene a livello materiale. E' un sabotatore, combatte unicamente in nome di se stesso ed è totalmente disinteressato verso gli "oppressi". Trova in Eva un'ideale compagna, che in quanto donna si pone come complementare, mai avrebbe potuto accettare una qualche forma di alleanza/collaborazione con un uomo. Ma un rivale sì, ed entra qui in scena l'ispettore Ginko. Diabolik non combatte la società al fine di sconfiggerla per rimpiazzarla, eventualmente, con un modello che reputa più "giusto", tantomeno per ottenere una gloria personale, un riconoscimento pubblico o una posizione di dominio sugli altri. Sotto questo punto di vista è una figura assolutamente antisociale, nel senso che la sua realizzazione è slegata dal rapporto con gli uomini, ma si tratta appunto di una "scalata al cielo", di un processo di innalzamento del proprio Io che si forgia nell'azione. Da questo punto di vista, Diabolik potrebbe collocarsi idealmente vicino a figure come Nietzsche e Stirner.