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pensiero
L’AVVOCATO PARLA IL LEGALE CHE DIFESE IL CATANIA NEL 2003, RIPORTANDOLO IN B
Scuderi: non ci sono dubbi, il Tar darà la A ai bianconeri
29/8/2006
di Guglielmo Buccheri
ROMA. Quando si parla di Tar, torna alla mente il caso Catania. Estate 2003, etnei riammessi d’ufficio in B dal Tribunale amministrativo e campionato cadetto a 24 squadre
Avvocato Ignazio Scuderi, lei vinse la sua battaglia come difensore del Catania mentre la Figc perse e nacque così la legge «stoppa-Tar», che la Juventus si prepara a travalicare. Sposerebbe la causa bianconera?
«Senza esitazione. Se fossi uno dei legali della società juventina non avrei alcun dubbio a rivolgermi al Tar del Lazio. Lo farei accompagnato dalla convinzione di ottenere quello che oggi chiedono gli avvocati della Juventus».
Perché tanta sicurezza?
«In primo luogo perché nessuno può impedirmi di rivolgermi al giudice dello Stato. E poi, perché fra il caso Catania e Calciopoli non mancano le analogie».
La Juventus oggi come il Catania tre anni fa. E’ così, dunque?
«Allora presentammo ricorso al Tar motivando la nostra richiesta alla luce dell’esistenza di un problema di competenze: la Corte Federale aveva capovolto una sentenza della Caf in una materia, quella disciplinare, su cui non poteva decidere. Per la Juventus la situazione è la stessa, visto che il processo di primo grado doveva essere svolto davanti alla Disciplinare di Milano e non alla Caf. E non parlatemi dei paletti fissati con la legge 280 del 2003. Quel provvedimento in casi del genere si può travalicare».
Ma fra i grandi imputati di Calciopoli c’erano anche dirigenti federali, motivo per cui il primo grado si è svolto a Roma per il principio dell’attrazione.
«L’attrazione è di natura eccezionale e quindi non suscettibile di un’interpretazione estensiva. Andavano fatti due processi, quello alla Juve presso la Disciplinare. Il Tar non entra nel merito, ma qua il punto è la giurisdizione: la decisione di giudicare ammissibile il ricorso presentato da Moggi e Giraudo è un punto non indifferente a favore della Juventus. E questo la Figc lo sa».
Come ha interpretato le minacce del gran capo della Fifa, Joseph Blatter?
«Se Blatter arrivasse a sanzioni tipo la radiazione dall’Europa per i club o la nostra Federazione, qualsiasi giudice comunitario o nazionale accoglierebbe l’immediato ricorso delle società o della stessa Figc. E sempre per il principio costituzionale che permette a chiunque di rivolgersi al giudice dello Stato».
Che finale si aspetta da questa interminabile storia?
«Prevedo una serie A allargata, comprendente anche la Juventus. Il Tar darà la sospensiva e sarà tutto da rifare».
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