Originariamente Scritto da
Nelson
Anche Hiltler non sbagliava su tutto. Nessuno sbaglia su tutto, ma Amadinejad, come Hitler, usa subdolamente argomenti fondati avendo come scopo la falsificazione della realtà complessiva. Quello che Amadinejad intende dimostrare non che è Israele ha commesso violazioni dei diritti umani, ma usa questo fatto, vero, come mezzo per dimostrare che non è esistito l'olocausto. Non vuole dire che deve esistere uno libero stato palestinese accanto ed alla pari con Israele, ma vuole dire che non esiste alcun evento storico che legittimi l'esistenza di Israele e che quindi è Israele che non deve esistere. La sua lettera al cancelliere tedesco va in questa direzione. Il suo riferimento strategico non è il diritto dei palestinesi ad avere il loro stato, ma "i protocolli dei savi di Sion".
Ecco perché non va in nessun caso considerato altro che come un nemico, perché negando l'olocausto nega i principi stessi su cui sono fondati oggi i diritti umani e in ultima analisi nega anche il diritto dei palestinesi. Il diritto che lui rivendica non è diverso da quello di Hitler: è
il diritto di falsificare la storia usando per questo gli ebrei. Attenzione perché Amadinjad è insidiosissimo e astuto. Nulla gli va concesso.
Le violazioni dei diritti umani commesse da Israele, autentiche e numerose, vanno considerate non come connaturate a quello stato, ma al contrario come una minaccia dall'interno agli stessi principi su cui è fondato. All'interno di Israele, coloro che pretendono l'annessione della Cisgiordania considerano Ben Gurion e gli altri fondatori dello stato come dei traditori e significativamente anche per loro la Shoa non è l'origine della legittimità dello stato. Amadinejad percorre un delirio parallelo al loro, approfittandone, ma arrivando più in là, appunto fino a negare la Shoa. Questa è la trappola in cui si cade seguendolo.
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