Fonte: it.altermedia.info

MOSCA, 24 AGOSTO 2006 - RIA Novosti. I politologi russi ritengono che oggi in Ucraìna non vi sia opposizione tra il Presidente e il Primo Ministro.

Come ha denunciato in una conferenza stampa presso Mosca il direttore dell’Istituto Internazionale di Studi Politico-Umanitari, Vjačeslav Igrunov, «oggi in Ucraìna non v’è antagonismo tra Juščenko e Janukovič».
Il vice-presidente dell’Accademia delle Questioni Geopolitiche, Vladimir Anochin, ha spiegato che «questa alleanza sarà abbastanza pragmatica, poiché ciascuno conserva il proprio pezzo di autorità».

«Il compito fondamentale della Russia» considera Anochin «è differenziare il lavoro con quelle forze in Ucraìna, le quali possono realmente valutare la situazione politica ed economica in un’ottica immediata, elaborare propri programmi ed indicare all’Ucraìna la prospettiva della collaborazione sia con l’Occidente sia con l’Oriente».

Da parte sua, la dirigente del Partito Socialista Progressista d’Ucraìna, Natalja Vitrenko, ha notato come, nonostante il governo ucraìno sia guidato da un primo ministro filorusso, attualmente l’Ucraina confermi il corso euro-atlantico del paese.

«E’ un mito quello per cui Janukovič rivedrà le posizioni di Juščenko. `L’universale dell’unità nazionale´ non rappresenta un documento costituzionale» ha suggerito la Vitrenko «bensì il suo obiettivo primario - la conferma dell’invariabilità dell’attuale corso della politica estera, il quale va verso l’integrazione nell’Unione Europea».

La Vitrenko ha evidenziato come anche l’ingresso dell’Ucraìna nella WTO contrasterà la partecipazione del paese alla formazione dello Spazio Economico Comune (”Edinogo Ekonomičeskogo Prostranstva”) con Russia, Bielorussia e Kazakistan. «L’élite politica» ha concluso «malgrado il desiderio popolare fa di tutto affinché l’Ucraina si trasformi in un nemico della Russia».

Originale: “Političeskaja elita delaet Ukrainy bragom Rossii - mnenie”, “Novosti”, 24 agosto 2006

(traduzione di Daniele Scalea)