BRUXELLES - Oltre all'impegno militare, la comunità internazionale si mobilita e si riunisce a Stoccolma per la prima conferenza dei donatori per il Libano, organizzata in cooperazione con l'Onu. E' una prima risposta d'urgenza per fare fronte alle esigenze di ricostruzione immediate.
Partecipano una sessantina fra paesi e organizzazioni internazionali ed i promotori svedesi sono piuttosto ottimisti sul fatto che si troveranno i 500 milioni di dollari (circa 390 milioni di euro) chiesti dal governo libanese per l'emergenza dei prossimi mesi e per avviare la ricostruzione del Paese dei Cedri.
A fare la parte del leone, in termini di contributi, ci sarà l'Unione europea. La Commissione Ue ha annunciato la disponibilità per 42 milioni di euro, ai quali si andranno ad aggiungere i contributi dei singoli paesi. Sono invitati anche Usa, Russia, Cina, Giappone, Turchia e molti paesi arabi, fra i quali Arabia Saudita, Kuwait, Giordania ed Egitto.
La richiesta libanese si concentra principalmente sulla necessità di assicurare un alloggio alle persone rimaste senza tetto e di ristabilire un livello minimo di infrastrutture e di accesso di servizi sociale di base come scuole e ospedali. Nel progetto libanese una attenzione particolare é dedicata anche al problema dell'inquinamento provocato dalla marea nera e alla ripresa del tessuto economico.
I 42 milioni di euro annunciati dalla Commissione Europea si vanno ad aggiungere ai cinquanta che Bruxelles ha immediatamente stanziato per l'aiuto umanitario, e agli undici utilizzati per assistere l'evacuazione di cittadini non europei provenienti da paesi in via di sviluppo. In totale quindi dalla Commissione Ue finora sono stati messi a disposizione oltre cento milioni di euro per il Libano.
"Sappiamo che la ricostruzione sarà un processo lungo", ha osservato il commissario europeo per le relazioni esterne Benita Ferrero Waldner nell'annunciare il pacchetto di aiuti. "E' troppo presto per conoscere quali saranno le esigenze più a lungo termine e mi auguro che il governo libanese prenda la leadership di questo processo, convocando una nuova conferenza dei donatori entro l'anno, magari a Beirut".
31/08/2006
Insomma questi radono al suolo mezzo Libano e noi dobbiamo pagare..Non c'è da stupirsi se da certe ingiustizie vengono poi fuori i Caio_Marcello...