VATICANO IL PONTEFICE AMA LA MUSICA CLASSICA, MA LA SCELTA NON SAREBBE SOLO MUSICALE: LA RASSEGNA È STATA COSTELLATA NELLE ULTIME EDIZIONI DA SCANDALI E IMBARAZZI
«O Mozart o niente»
Il Papa cancella il concerto di Natale
Voluto da Wojtyla, trasloca a Montecarlo
31/8/2006 di Marco Tosatti
Papa RatzingerCITTÀ DEL VATICANO. Papa Ratzinger preferisce Mozart e Bach, alla musica «pop», e così finisce, dopo dodici anni, la tradizione del «Concerto di Natale» in Vaticano. Un altro pezzetto del regno di Wojtyla, colorato e aperto ai vari volti della modernità, scompare. Ma già l’anno scorso si era avuto sentore di qualche cosa, del fatto che la manifestazione non beneficiava della «grazia» pontificia. Il concerto - la dodicesima edizione - si svolse egualmente, e non sarebbe stato possibile fare altrimenti: gli impegni con i cantanti sono fissati con molti mesi di anticipo, e Benedetto XVI, eletto il 19 aprile, certamente non aveva fra le sue priorità lo stop alla manifestazione canora. Però alla dicitura: «Natale in Vaticano» fu aggiunta una postilla: «Concerto per le Missioni d’Oriente», quasi a voler diluire il patronato della Santa Sede. Benedetto XVI, a differenza di Wojtyla, non inviò nessun messaggio, nè scritto nè in video. E grande fu la delusione fra gli artisti, che avrebbero desiderato essere ricevuti in udienza dal Pontefice. Oltre a Miriam Makeba e a Claudio Baglioni, si esibirono Riccardo Cocciante, Paul Anka, Gigi D’Alessio e Dolores O’Riordan.
Nel cast c’era anche la cantante brasiliana, cattolica, Daniela Mercury. Ma durante i giorni del Carnevale, televisione e radio passarono uno spot cantato da Daniela Mercury assieme al suo trio. Il messaggio era semplice, e mirato al periodo in cui in Brasile il sesso occasionale è frequente: «Vista-se! Use sempre camisinha!» (Stai attento! Usa sempre il preservativo).
E il 7 febbraio Daniela e il suo trio scesero nelle strade di Salvador de Bahia, indossando magliette con lo slogan della campagna pro-preservativo stampato sul petto. Troppo per il Vaticano, che cancellò la sua performance. Quello di Daniela Mercury non fu l’unico caso «scandaloso». Nell’edizione del 2003 la cantante afroamericana Lauren Hill dal palco della sala Nervi aveva invitato la Chiesa a chiedere perdono per i crimini commessi negli Usa dai preti pedofili, improvvisazione che scandalizzò i prelati presenti, e obbligò i tecnici ad alcune acrobazie per tagliare la denuncia dall'edizione televisiva dello show.
Gli scandali, e il non favore del sovrano; ma probabilmente c’è anche un motivo di resa economica, alla base del trasferimento, quest’anno, a Montecarlo della manifestazione. ll «Concerto di Natale in Vaticano» nasce nel dicembre 1993 da un’idea di Stefania Scorpio, responsabile di un’agenzia, la «Prime Time Promotions» che aveva messo a punto con il Vicariato il progetto «50 Chiese per Roma», cioè la costruzione di edifici di culto nella periferia della capitale. L’esibizione musicale nacque come strumento per far conoscere l’iniziativa, e per finanziarla. In questo modo si realizzarono trentanove nuovi centri di culto entro il 2000. Ma negli ultimi anni, a quanto sembra, sono cresciute di molto le spese, tanto che in realtà si è andati non molto oltre il pareggio; e la motivazione iniziale, si è esaurita.
Certo, la manifestazione ha portato sotto il tetto dell’aula Nervi, e davanti all’impressionante scultura del «Cristo risorto» di Pericle Fazzini elementi di primo piano nella musica leggera italiana e mondiale: da Andrea Bocelli, a Renzo Arbore, da Tom Jones a Laura Pausini, e poi Lucio Dalla, Sasha, Alex Britti, Jennifer Page, Dionne Warwick, Dee Dee Bridgewater, e i Pooh.
Quest'anno cambia lo scenario, come annuncia l’agenzia «Apcom», il concerto si trasferisce a Montecarlo; ma restano da definire non pochi elementi. Il concerto si terrà il 9 dicembre, mentre non è ancora chiaro a quale obiettivo saranno destinati i fondi raccolti. Anche il cast dei partecipanti va sotto la dizione «lavori in corso»: fra gli invitati, per ora, spiccano i nomi di Pino Daniele, Tiziano Ferro, Lionel Richie, Ronald Keating e il cantante dei Simply Red.
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