Conflitto Interessi: De Gregorio,Non Votero’ Mai Legge Contro Berlusconi

[Il Pasquino]

Ma non era la Cdl che accusava la sinistra di aver governato per una intera legislazione anni senza essere riuscita ad approvare una legge sul conflitto d'interessi?

Senza voler riconoscere che non fu fatto proprio perchè la commissione D'Alema pretendeva l'approvazione anche di Berlusconi, proprio colui che qualunque legge si faccia si troverà in ogni caso danneggiato economicamente trovandosi in qualsiasi caso costretto a vendere una o più attività.

Tanti e tali sono i suoi interessi nel campo della editoria, della comunicazione e nella informazione che è impossibile non toccarli con qualsiasi legge si faccia!

Saluti

[Marco Piccinini]

Immaginate il giorno dopo la puubblicazione di una legge sul conflitto d'interessi che toglie il Berlusca dalla scena politica.
L'Unione si scioglerebbe come neve al sole sotto le spinte di una sinistra radicale non più soggiogata dal pericolo di una rielezione del "satanasso"
UDC, UDEUR e Margherita non avrebbero più nulla di sostanziale a dividerli.
AN farebbe un passo indietro di 15 anni ritrovandosi al margine della politica Italiana.
La Lega si ritroverebbe senza più alcun interlocutore

E chi volete voglia fare veramente una simile legge ?

[DrugoLebowsky]

Di pietro li sceglie proprio bene i suoi... vero Drugo?

sempre meglio di come voi scegliete i vostri... vero De Piccoli, Crisafulli eccetera?

[DrugoLebowsky]

L'itagglia dei valori,,,che razza di valori,,,dimostra sempre più essere il peggior movimento politico della storia dell'Italia repubblicana, uno dal voltafaccia infame come De Gregorio, totamente all'opposto all'idea di chi ha dato il voto ad un simile partito di stampo giustizialista, non si era mai visto, e il bello è che nella precedente legislatura l'unico eletto di questo partito di merda, e la merda è troppo pulita per descriverlo, passò direttamente nelle file di FI, evidetemente la lezione non è bastata e al peggio non c'è limite.

Però devi conoscere anche la storia di De Gregorio, ex giornalista craxiano dell'Avanti! e poi perfino parlamentare di FI, ch Di Pietro ha ingaggiato fidandosi un po' troppo di lui.

[Boogeyman]

Insomma io posso capire che certe cose capitino nei grandi partiti dove ci sono molti eletti e diverse correnti di pensiero, ma quello che ha fatto De Gregorio è intollerabile, da denuncia penale per aver ingannato centinai di migliaia d'elettori dell'Italia dei valori, partito che è nato propio in antitesi al conflitto di interessi, al malaffare, all'inciucio politico, ora visto che ciò è capitato anche nella precedente legislatura dove venne eletto un solo rappresentante IDV che firmò addirittura leggi vergogna del centrodestra questo nuovo caso lascia assolutamente sconcertati, insomma Di Pietro ne deve parecchie di scuse e chiarimenti. Io fossi in lui scioglierei IDV per manifesto fallimento politico e per chiedere perdono agli elettori ingannati.

[kenny83]

Io ho scritto una lettera a De Gregorio e una a Di Pietro...speriamo mi rispondano.

[tolomeo]

Reparto solventi
Conflitto di interessi e sistema delle comunicazioni, la legge rispetti i diritti



L’annuncio che la maggioranza intende avviare simultaneamente l’esame di provvedimenti di modifica della legislazione vigente sul conflitto di interessi e l’assetto delle comunicazioni ha creato un vasto allarme nell’opposizione, che teme colpi di mano o interventi vendicativi e punitivi. In democrazia si può discutere di tutto, e se una maggioranza ritiene insufficiente o errata la legislazione vigente ha il diritto di proporne modifiche. Gli intrecci di potere nel sistema dei media e nella politica esistono, come in ogni parte del mondo, e vanno regolamentati. Quello che però va evitato è che col pretesto di una regolamentazione si intenda intervenire dall’alto per punire qualcuno, a cominciare dal capo dell’opposizione e del primo partito italiano, o favorire qualcun’altro, per esempio il titolare della tessera numero uno del Partito democratico, Carlo De Benedetti. Se c’è da far pagare un prezzo per questi intrecci (che peraltro non costituiscono reato), lo devono pagare tutti, senza favoritismi e senza furbizie. Se si apre un reparto solventi, la coda dev’essere lunga e non certo costituita da una sola persona. L’altro principio dal quale non si può decampare è il precetto costituzionale che consente a tutti i cittadini di competere nella battaglia politica (art. 51), anche se sono imprenditori, visto che “l’iniziativa economica privata è libera” (art. 41). L’idea che la titolarità di concessioni inibisca l’attività politica, rispolverata da Antonio Di Pietro, oltre a essere insensata è palesemente incostituzionale, tant’è vero che quelli che volevano imporla nella scorsa legislatura avevano presentato un emendamento alla Carta fondamentale. Se questi presupposti, il carattere effettivamente generale e non punitivo e la difesa del diritto costituzionale di tutti i cittadini a fare politica, saranno rispettati, la discussione di merito sui provvedimenti proposti può iniziare senza fuochi di sbarramento preventivi. Nel caso contrario, invece, è lecito e persino doveroso utilizzare tutte le possibilità per impedire una manomissione di principi e libertà fondamentali per tutti.

il Foglio