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Cliccando sul pulsantone rosso con la dicitura "Test me", il Panopticlick di EFF raccoglie (anonimizzandole con l'impiego di dati random) tutte quelle informazioni comunicabili dal browser durante una qualsiasi connessione HTTP, inclusi lo User Agent, i plugin installati, font di sistema, il fuso orario, la dimensione e la profondità di colore dello schermo.
Secondo i risultati preliminari raccolti dai visitatori nel giro di 36 ore, la EFF stima che lo User Agent di ciascun browser sia in grado di comunicare tra i 5 e i 15 bit di informazioni traccianti con 10,5 bit di media. Ciò significa che il browser di un utente sarà caratterizzato dallo stesso User Agent in un caso su 1.500, e i 10,5 bit di cui sopra rappresentano circa un terzo della quantità di informazioni necessarie a individuare in maniera univoca un netizen.
Non ci sono blocchi ai cookie o camuffamento di indirizzi IP (tramite darknet, VPN, Tor o quant'altro) che tengano, alle aziende capaci di rastrellare una gran messe di User Agent e configurazioni del browser (una su tutte: Google) basta "chiedere" la collaborazione inconsapevole del browser per costruire uno strumento di controllo formidabile.
PI: Browser, per tracciare non servono cookie