
Originariamente Scritto da
ulfenor
L'Ultima Sacerdotessa, l'Ultima profanazione, l'Ultima maledizione
Dopo la battaglia del Frigido, il fanatico Teodosio entra in Roma, alla distruzione ed il dileggio degli ultimi templi, le condanne a morte per i senatori pagani, e la persecuzione contro sacerdoti e praticanti gentili..
I cristiani di Roma trionfavano. La loro tracotanza arrivò al punto, lamenta Zosimo, che Serena, sposa di Stilicone, entrata nel tempio di Rea, la Madre Terra Primigenia, prese, ridendo e sbeffeggiando, dal collo della Dea la preziosa collana e se la cinse.
Assistendo a questa profanazione, l'Ultima delle Vestali versò lacrime disperate, e divenuta di colpo seria ed impassibile, vittima di un dolore indicibile ma signorilmente controllato con gli occhi sgranati ancora segnati di quelle lacrime amare di un cuore ed una fede violentata, ed il dito puntato verso la cristiana lanciò su Serena e su tutta la sua discendenza una terribile maledizione che non andò perduta, e che ebbe terribile attuazione nel giro di tre lune.
Da quel giorno, fu negata la Dignità Divina al Principio Femminile, e la Dignità Sacerdotale alla Donna per 16 secoli.
Ma quel grido di dolore echeggia per millenni, come il rogo di Bruno brucia da secoli.
Ed oggi, la rinascita delle Sacerdotesse e delle Dee, segna il fallimento di quell'odio verso la donna che imposto da una credenza violenta ed allogena, ora vacilla.
Hanno fallito. La Libertà mai sopita e la Potenza delle Dee non può essere sconfitta.
Ipazia ti vendicheremo.
Ultima Sacerdotessa, ti ricordiamo e ti onoriamo.
