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    Predefinito Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo


    Roma, 29 gen (Velino) - “Coloro che votano a favore di questa relazione dovrebbero guardare la televisione”. Così, secondo quanto riferisce il quotidiano Hürriyet, fonti diplomatiche turche avrebbero commentato il rapporto preparato dalla Commissione esteri del Parlamento europeo che invita Ankara a ritirare le proprie truppe da Cipro nord, a garantire i diritti religiosi e di proprietà dei greco-ciprioti e a consentire loro accesso all’area di Varosha (o Maras), quartiere della città di Famagosta. “Certe decisioni dimostrano solamente quanto il Parlamento europeo sia lontano dal processo di normalizzazione”, ha osservato la fonte del giornale turco, che ha sottolineato come un rapporto così squilibrato venga proprio mentre “sono in corso colloqui intensivi tra i leader delle due comunità dell’isola”. La bozza di mozione, presentata ieri dal relatore olandese Ria Oomen-Ruijten, è stata approvata da 60 deputati della Commissione (11 astenuti) e verrà votata dall’Europarlamento l’11 febbraio.

    Responso favorevole da parte della Turchia, invece, per il nuovo rapporto del Consiglio d’Europa, che pur criticando Ankara per le stesse ragioni, invita anche la componente greca a rispettare le minoranze religiose in base alla Convenzione europea sui diritti umani e, più in generale, a garantire i diritti delle minoranze etniche, incluso quello all’istruzione. “Le critiche alla Turchia non sono una novità mentre è la prima volta che l’Assemblea parlamentare del Consiglio si rivolge anche alla Grecia”, ha dichiarato al giornale un alto funzionario del ministero degli Esteri turco. Lo stesso diplomatico avrebbe anche affermato che “gli elementi criticati dalla relazione sono già nella nostra agenda”, riferendosi alle richieste europee di riconoscere lo status ecumenico del Patriarca ortodosso greco e di aprire il seminario di Halki a Istanbul.

    il VELINO Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale | Leggi l'articolo


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 31-01-10 alle 04:40

  2. #2
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    In questa intervista Erdogan torna a lanciare velate minacce e a sproloquiare contro l'entrata di Cipro nell'Unione, inaccettabile!

    UE-Turchia
    Erdogan: “L’Unione europea è in malafede”



    Euronews:
    I negoziati per l’adesione all’Unione europea procedono lentamente. Tuttavia Bruxelles accusa la Turchia di ritardare il processo di riforma e voi accusate alcuni leader europei di ostruzionismo.
    Su 35 capitoli negoziali, di cui 8 sono stati bloccati dalla Commissione, 5 dalla francia e 6 dai greco ciprioti, 4 devono essere ancora aperti.
    Che cosa pensa del processo di adesione ?

    Recep Tayyip Erdogan:
    Sfortunatamente alcuni stati membri dell’Unione sono in malafede. Questa è l’origine del problema.

    Perché dico questo?

    Stanno cercando di intrappolare la turchia imponendo condizioni che non hanno niente a che vedere con la legislazione comunitaria.
    È completamente sbagliato, dobbiamo tenere in mente che noi leader siamo mortali gli stati no. L’opinione negativa di un leader verso un altro paese potrebbe cambiare la percezione del proprio leader da parte del suo popolo.

    Euronews:
    Parla di Sarkozy?

    Erdogan:
    Si, il signor Sarkozy porta al tavolo della discussione argomenti non facili da capire.

    Ma a dispetto di tutti gli ostacoli che ci troveremo di fronte, andremo avanti con pazienza.

    Ci sarà una fine, sarà quando tutti gli stati membri diranno: non accettiamo la Turchia.

    Non ci fermeremo fino a quando non diranno questo

    Euronews:
    Pensa che le differenze culturali e religiose giochino un ruolo nel determinare l’approccio negativo di alcuni leader europei?

    Erdogan:
    L’Unione europea non deve diventare un club cristiano, l’Unione non dovrebber prender parte alla campagna di islamofobia. E i paesi che danno il loro contributo dovrebbero essere messi in guardia.

    Come premier turco, condanno apertamente l’antisemitismo e ritengo che si tratti di un crimine contro l’umanità. Allo stesso modo sono molto sensibile quando si parla di islamofobia. Perché sono un musulmano e non posso tollerarlo.
    Come musulmano difendo il mio credo fino alla fine. Nessuno può conciliare islam e terrorismo. Io come musulmano e primo ministro della repubblica turca non posso assecondare chi osa farlo.

    Euronews:
    Che cosa accadrà se i negoziati sulla riunificazione di Cipro falliranno?

    Erdogan:
    Fino adesso l’Unione europea non si è dimostrata onesta neppure sulla questione Cipro.

    Il 65% degli elettori di Cipro del Nord hanno detto sì al piano Annan.
    Cosa è accaduta nel sud dell’isola?
    Il 75% ha detto no. Chi è onesto? L’Unione europea ha una forte responsabilità per quest’impassein cui si trova Cipro.
    È stato un errore storico accettare Cipro del Sud nell’Unione.
    L’ex cancelliere tedesco Schroeder ha aspramente criticato questa politica dicendo che Cipro del Nord era stata trattata in maniera immorale.
    La signora Merkel ha riconosciuto quest’errore. Ma adesso vediamo che le decisioni che si prendono sono fatte su misura di Cipro del Sud.

    E ancora, chiamare Cipro del sud come Cipro è un altro errore politico. Perché nel nord c‘è un altro stato in conflitto con quello del sud.
    Noi come turchi riconosciamo questo stato del nord . Non facciamo speculazioni, altri forse sì. MA non è importante per noi. Gli stati membri saranno ricordati per quest’errore. La storia lo scriverà, anzi l’ha già scritto.

    Euronews:
    Pensa che nei prossimi anni vedremo la riunificazione di Cipro?
    Erdogan: Cipro del Sud evita un approccio diretto su questo tema . E su questo punto l’Unione europea dovrebbe intervenire. Deve essere chiaro che il processo di pace è tenuto in ostaggio.

    Euronews:
    Pensa che occorrerà ancora molto tempo per risolvere questo problema?
    Erdogan: Noi stiamo facendo di tutto per risolverlo entro l’anno. Vogliamo farlo sotto l’egida dell’Onu. Potremo farlo includendo tutte le parti coinvolte: voglio dire Cipro del Nord e del Sud, Turchia, Grecia e Regno Unito. Possiamo risolvere questo problema insieme. Qualche giorno fa, Gordon Brown mi ha chiamato e mi ha chiesto cosa pensassimo di questa opzione. Non c‘è alcun problema per noi. Possiamo riunirci tutti e negoziare. La cosa importante è essere corretti. Se decidiamo di avere un pool di stati garanti dobbiamo accordarci su quali sono le garanzie. Speriamo vivamente che questo problema sia risolto entro l’anno.

    Euronews:
    Sulla questione curda si è fatto un passo storico. Ha preparato un piano, un progetto per risolverla. A qche punto è il processo?

    Erdogan:
    È una delle questioni più importanti dell’ agenda attuale. Se la chiamiamo questione curda, indeboliamo il progetto. Si tratta di un piano di unità nazionale e amicizia, non si concentra solo sulla questione curda.
    Si tratta di una iniziativa democratica, la questione curda non è solamente un porblema etnico.
    Purtropo è stato mal intrerpretato dall’Occidente.
    Se la si considera semplicemente come questione curda, si è irrispettosi nei confronti degli altri gruppi etnici che fanno della Turchia una nazione.
    Questo piano, questo progetto riguarda tutti, stiamo lavorando per tutti i gruppi etnici.
    Euronews: Come vede le future relazioni tra Turchia e Israele? Dopo quanto è accaduto, pensa ancora che la Turchia possa mediare tra Israele e Siria e gli altri stati arabi?

    Erdogan:
    Perdere uno stato amico come la Turchia è qualcosa cui Israele dovrebbe fare attenzione per il futuro.
    Il modo in cui è stato trattato il nostro ambasciatore non ha precedenti.
    Siamo intervenuti per migliorare le relazioni israelo-palestinesi e adesso Netanyahu dice: non ho fiducia in Erdogan ma in Sarkozy. Come definire tutto questo, se non inesperienza diplomatica?
    Come posso avere fiducia in te se tu non l’hai in me?
    La chiusura di importanti accordi è in corso, com‘è possibile portarli a termine in questo clima?
    Penso che Israele dovrebbe avere con i propri vicini relazioni diverse se veramente crede di essere una potenza mondiale.

    Euronews:
    Da poco il ministro degli Esteri israeliano ha accusato la Turchia di essere all’origine delle recenti tensioni tra i due paesi e vi ha accusati di antisemitismo.
    Guardando indietro crede che avrebbe potuto gestire in maniere più diplomatica quest’incidente.

    Erdogan:
    Sto dicendo la verità, e continuerò a dirla. La Turchia ha una lunga storia … Bisogna stare molto attenti a parlare di questo Paese….
    Quando innocenti vengono uccisi in modo impietoso, con l’uso di bombe al fosforo, infrastrutture così come tutto il resto viene distrutto, la gente è costretta a vivere in prigioni a cielo aperto.
    Non possiamo conciliare tutto questo con la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e non possiamo chiudere gli occhi di fronte a tutto quello che sta accadendo.

    Euronews:
    L’interpretazione della Corte Costituzionale armena dei protocolli turco-armeni che mirano a normalizzare i rapporti tra i due paesi sta stretta a Ankara. Alla luce di questa evoluzione come cambierà la politica turca?

    Erdogan:
    A quanto pare l’inizio non è dei migliori. Allora perché negoziare? Che cosa faremo? L’Armenia dovrebbe riconsiderare questo punto. Perché noi, come Turchia, abbiamo rispettato gli impegni presi. Entrambe le parti hanno un percorso da fare. Il processo andrà avanti. Noi siamo onesti e continueremo a esserlo.

    Erdogan: “L’Unione europea è in malafede” - UE-Turchia : notizie, intervista | euronews


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 31-01-10 alle 04:58

  3. #3
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    ho visto l'intervista di cui scrivi qualche sera fa su Euronews ed ho avuto la certezza che dalle parole di Erdogan siano uscite velate minacce ad alcuni uomini di Stato UE che sarebbero transitori mentre gli Stati sarebbero perenni.
    Forse lui non crede di essere transitorio o pensa di essere eletto a vita?
    Erdogan ha ben presente tuttavia che finchè non riuscirà ad unificare Creta rinunciando alla sovranità nel nord(presa con la Forza)non può credere che la UE gli consentirà di creare uno stesso problema in Europa.
    Se gli europei avessero la dabbenaggine di fare entrare i Turchi nella UE dovranno sapere che piegheranno la schiena e qualcos'altro.
    Intanto la crisi economica lavora in danno della Turchia e a favore del fondamentalismo islamico che in Turchia servirà ad allontanare il connubio indecente.

  4. #4
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    io spero che la crisi si allarghi e la turchia esca dalla nato.

    cosi appoggeremo i kurdi, come l'islam moderato.

    W lo stato curdo libero.


    Soviet made shit


  5. #5
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    Citazione Originariamente Scritto da dDuck Visualizza Messaggio
    io spero che la crisi si allarghi e la turchia esca dalla nato.

    cosi appoggeremo i kurdi, come l'islam moderato.

    W lo stato curdo libero.
    Non sono d'accordo. Innazitutto una Turchia esterna all'UE, ma non ostile, anzi, in amichevoli rapporti, costituisce un ottimo stato cuscinetto, per isolarci da una delle zone più turbolenti del pianeta (e questo è uno dei motivi per tenere fuori Ankara). Per quanto riguarda, più specificatamente, la questione dei Curdi, non credo sia saggio appoggiare apertamente le loro rivendicazioni indipendentiste, a meno che non si voglia destabilizzare l'area: i Curdi sono divisi tra ben quattro stati, e cioè Turchia, Iran, Iraq (più o meno) e Siria. Troppo pericoloso. L'unica possibilità sarebbe un forte indebolimento delle compagini statali iraniana e turca (e magari anche siriana), in modo simile a quanto avvenuto in Iraq, ma mi sembra piuttosto improbabile.
    Poi, personalmente, non sono un difensore ad oltranza dei confini, se questi diventano puri e semplici sghiribizzi su carta, ma sempre entro certi limiti, senza esagerare...

    Saluti.

    Midìl

    P.S.: Comunque, che con la Turchia ci stiamo comportando non molto bene, ed in modo ambiguo, a mio parere, è vero.
    Ultima modifica di Midìl; 04-02-10 alle 00:00

  6. #6
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    Citazione Originariamente Scritto da Midìl Visualizza Messaggio
    Non sono d'accordo. Innazitutto una Turchia esterna all'UE, ma non ostile, anzi, in amichevoli rapporti, costituisce un ottimo stato cuscinetto, per isolarci da una delle zone più turbolenti del pianeta (e questo è uno dei motivi per tenere fuori Ankara). Per quanto riguarda, più specificatamente, la questione dei Curdi, non credo sia saggio appoggiare apertamente le loro rivendicazioni indipendentiste, a meno che non si voglia destabilizzare l'area: i Curdi sono divisi tra ben quattro stati, e cioè Turchia, Iran, Iraq (più o meno) e Siria. Troppo pericoloso. L'unica possibilità sarebbe un forte indebolimento delle compagini statali iraniana e turca (e magari anche siriana), in modo simile a quanto avvenuto in Iraq, ma mi sembra piuttosto improbabile.
    Poi, personalmente, non sono un difensore ad oltranza dei confini, se questi diventano puri e semplici sghiribizzi su carta, ma sempre entro certi limiti, senza esagerare...

    Saluti.

    Midìl

    P.S.: Comunque, che con la Turchia ci stiamo comportando non molto bene, ed in modo ambiguo, a mio parere, è vero.
    be l'omogeneità dell'islam è una pura invenzione mediatica nostra,

    Turchia, Iran, curdi, Iraq sunniti, Iraq shiiti, Arabia Saudita, palestinesi, Egitto sono tra di loro nemici,

    La Turchia serviva in epoca di guerra fredda per il controllo degli stretti, oggi non più.


    Soviet made shit


  7. #7
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    Citazione Originariamente Scritto da dDuck Visualizza Messaggio
    be l'omogeneità dell'islam è una pura invenzione mediatica nostra,
    Ovviamente. Ma non so se è il caso di iniziare qui un'analisi sull'Islam, la sua storia, la plurisecolare crisi della civiltà ad esso legata ed i suoi tentativi di riforma.


    La Turchia serviva in epoca di guerra fredda per il controllo degli stretti, oggi non più.
    Diverse condizioni storiche, diverso ruolo strategico dello stato anatolico.
    Come avrai notato, nel mio intervento ho citato la Turchia come eccellente stato cuscinetto, forte (ma non abbastanza da minacciarci seriamente), e relativamente stabile (almeno dal punto di vista geopolitico). Significa che, con una Turchia extraeuropea ma alleata, il "breve" confine sul fianco sud-occidentale, circa 450 km (tralasciando la questione cipriota), sarebbe sicuro e tranquillo. Non vedo, invece, il vantaggio di destabilizare la Turchia, e renderla ostile, col rischio di dover poi presidiare pesantemente il confine, anche solo per impedire possibili "infiltrazioni" di "malintenzionati" (cosa che costa in termini finanziari e di possibile logoramento dell'opinione pubblica).
    Peraltro, noi abbiamo altri problemi di cui occuparci, come Cipro, i Balcani con Bosnia e Kossovo, e, in prospettiva, forse, la Transnistria (e sempre tenendo d'occhio la situazione Ucraina). Mi paiono più che sufficienti, senza andare a tentare avventure al di fuori della nostra area di interesse.

    Saluti.

    Midìl

  8. #8
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    Si fa prima a fare la lista degli Stati con cui la Turchia non ha contenziosi...

  9. #9
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    Citazione Originariamente Scritto da Ivan Visualizza Messaggio
    Si fa prima a fare la lista degli Stati con cui la Turchia non ha contenziosi...
    La Turchia è stato un paradosso della storia.

    L'impero ottomano, un paese enorme, dominato da un elite altaica, che era si e no il 10% della popolazione del paese al tempo dell'apogeo dell'Impero.

    Ricordiamo che nel 1600 l'i.Ott. andava dall'Ungheria allo Yemen, dall'Algeria alla Persia e che i turchi erano solo un elite, e per giunta di popolazione turchizzata.

    Cioè tu diventavi turco accedendo alle classi dirigenziali dell'impero, i turchi non sono altro che discendenti di armeni, greci, slavi, arabi, curdi, caucasici, albanesi, berberi che accettavano l'islam e la lingua turca.

    Con il tracollo di quell'assurdo impero i nodi venivano al pettine.

    Turchia e Ungheria rappresentano casi particolari, i soli in cui un elite nomadica impone la propria cultura a una maggioranza sedentaria.


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  10. #10
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    Predefinito Rif: Cipro, Turchia critica relazione del Parlamento europeo

    Forse Erdogan pensava di avere la strada spianata all'ingresso senza contenziosi veramente risolti solo per l'appoggio di USA e Gran Bretagna all'operazione, ma si sbaglia.

 

 
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