Poliziotti pestati dal branco
RICCIONE - Pestati a sangue senza ragione da un "branco" di ragazzi in preda a una furia cieca all'uscita di un locale del Marano. Vittime dell'aggressione sono due poliziotti aggregati in riviera per la stagione estiva: per evitare il peggio si sono qualificati come agenti ottenendo l'effetto di scatenare ancora di più il gruppo di giovani. I due rappresentanti delle forze dell'ordine - un 29enne di Fiorenzuola d'Adda (Piacenza) e un 33enne di Reggio Emilia in servizio estivo alla polstrada di Rimini -, presi a calci, pugni, ma anche a bottigliate e a sassate, sono finiti all'ospedale. Il primo ha riportato, tra l'altro, la frattura del setto nasale e ne avrà per almeno trenta giorni. L'altro è stato medicato per una ferita lacero-contusa alla testa: dieci giorni di prognosi. I cinque assalitori, tutti turisti napoletani, sono finiti in manette con l'accusa di lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di Antonio La Rocca, 23 anni; Ferdinando Mandl, 19 anni; Angelo Musella, 21 anni; Pasquale De Stefano, 19 anni; Oscar Porzillo, 22 anni. Difesi dall'avvocato Sara Smurro, compariranno oggi davanti al giudice per la convalida.Uno di loro, in compagnia di una ragazza, ha incrociato l'atra notte verso le 2.30, sulla porta del locale "Mojito" i due poliziotti. Con aria di sfida si è rivolto agli agenti, in abiti borghesi e liberi dal servizio, domandando loro cosa avessero da guardare o commentare. "Guarda che ti sbagli, noi non abbiamo detto niente". Già a questo punto, inoltre, avrebbero consigliato al ragazzo campano di evitarsi dei guai: "Lascia perdere: siamo agenti di polizia". I due poliziotti si sono così tranquillamente avviati verso l'auto sistemata nel parcheggio del locale. Non hanno fatto in tempo a raggiungere la vettura quando si sono trovati circondati dal giovane di prima e da altri quattro malintenzionati, rinforzi evidentemente rimediati nel locale. Il branco, armato di sassi e bottiglie, si è scatenato. Gli agenti sono scappati verso la spiaggia. "Siamo poliziotti, fermatevi", hanno cercato di spiegare, una volta braccati e raggiunti,mostrando il tesserino. Ma niente. Giù botte. A fermare il quintetto è stato l'intervento di una Volante sollecitato dalla telefonata di un altro poliziotto in borghese che aveva assistito alla scena. Tre napoletani sono stati bloccati subito. Altri due, più tardi, in stazione: avevano fatto le valigie e aspettavano il primo treno diretto a sud. Il loro soggiorno in Romagna è destinato a prolungarsi. Dall'appartamento preso in affitto a Riccione per adesso sono stati trasferiti ai Casetti.
I picchiatori dei poliziotti domani davanti al Gip
RICCIONE - Compariranno domani davanti al Gip di Rimini per l’udienza di convalida Antonio La Rocca, 23 anni, Ferdinando Mandl e Pasquale De Stefano, entrambi di 19, Angelo Musella, 21 e Oscar Pozzillo di 22, i cinque giovani napoletani arrestati per aver ferito a calci, pugni, bottigliate, sassate due agenti due agenti di polizia aggregati al posto estivo di Riccione e alla Polstrada di Rimini. Il primo, un 29enne di Fiorenzuola D’Adda (Piacenza) ha subito lesioni giudicate guaribili in un mese per la frattura del naso; il collega 33enne, arrivato in Riviera dalla Stradale di Guastalla (Reggio Emilia) se la caverà in 10 giorni.I cinque campani compariranno davanti al giudice assistiti dagli avvocati Sara Smurro e Alessandro Totti. Giovani che dicono di lavorare regolarmente ma, soprattutto, che solo due hanno avuto un qualche coinvolgimento nell’aggressione, mentre i restanti sarebbero stati completamente estranei.