poco, troppo poco, bisogna fare una grande rete pubblica TV di 6 reti televisive tutte in mano al regime Prodiano e poi farle sparare tutte insieme a raffica sulla destra, gli argomenti non mancano di certo, mi offro come consulente a titolo gratuito.
Io, forse più stupidamente di voi, vorrei soltanto che il giornalismo non fosse pervaso da questo senso di appartenenza alla scuderia di qualche partito.
Non vorrei che si decidesse chi lavora e chi no in base alla fede politica ma esclusivamente in base alla capacità di fare giornalismo.
Se accendo su Rai2 e vedo Santoro, non mi scandalizzo. So che il suo taglio sarà di sinistra.
Viceversa, se guardo l'antipatico condotto da Belpietro, mi aspetterò un taglio di centrodestra. O, addirittura, se ho voglia di essere violentato mediaticamente guardando Porta a Porta, saprò che Vespa non sarà imparziale. Questo è pluralismo. E per me servizio pubblico vuol dire scelta, pluralismo. Se si comincia col fare epurazioni, il il servizio pubblico diventa "silenzio".
Ti restano sempre tre reti di destra (mediaset) tra cui scegliere. Non è cosa da poco: con la precedente occupazione berlusconiana della RAI, il ploralismo globale del sistema informativo italiano era davvero negato. Io non credo che il sistema pubblico debba di per se provvedere a tutto, ma solo riequilibrare gli squilibri prodotti dal mercato.
Più pluralista di un regime che lascia al capo dell'opposizione la metà del sistema TV cosa vogliamo, ancora, il sangue?
In Italia c'è una anomalia: tutta la TV privata è in mano agli antigovernativi.
Quindi va bilanciata con un'altra anomalia: tutta la TV pubblica deve essere filogovernativa. Solo così possiamo garantire il pluralismo.
Non sono affatto d'accordo.
Io voglio giornalisti che facciano informazione e non politici, semi-politici, analfabeti o leccaculi che si improvvisino direttori di telegiornali.
Su consiglio del mio avvocato samoano, affermo che ogni riferimento ad Emilio Fede era puramente casuale.
Il fatto che tu non sia d'accordo con me indica chiaramente che c'è ancora troppo pluralismo, quindi di cosa ti lamenti.
TROPPO pluralismo?
Il troppo pluralismo c'è quando si tollerano le opinioni di chi, come te, auspica un regime in cui vivere.
Lo scambio di opinioni, mantenuto a livello di civile confronto, non c'entra un bel niente con il TROPPO pluralismo.