SESTOLA (Modena) - La questione del tetto agli stipendi dei manger delle società quotate e delle banche è "un tema importante": lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, confermando però che la norma approvata al Senato nel disegno di legge comunitaria - con un emendamento del senatore Idv Elio Lannutti - sarà modificata nel passaggio del provvedimento alla Camera.
"E' un tema importante - ha spiegato Tremonti a margine di un incontro sui temi della montagna, a Sestola - abbiamo fatto sapere che era una norma incostituzionale". A chi gli chiedeva se la misura sarà modificata a Montecitorio il ministro ha risposto "sì". Sull'emendamento dell'Idv in assemblea di Palazzo Madama c'è stato il parere favorevole sia del relatore che del governo: la norma dice che il massimo dello stipendio dei manager non deve superare quello dei parlamentari.
E oggi, dopo l'annuncio di modifica, è giunta la reazione di Lannutti: "Tremonti vada a spiegare ai milioni di precari e di disoccupati che è contario al tetto dei manager - quegli stessi manager che guadagnano milioni di euro e che per le proprie politiche sbagliate stanno costringendo migliaia di lavoratori a protestare. Altro che Robin Hood: a Tremonti sta stretto anche l'appellativo di sceriffo di Nottingham".
Ma oggi il ministro ha parlato anche d'altro. Ad esempio del fatto che per risolvere i problemi globali le regole finanziarie, tecniche e dei banchieri sono "inutili e dannose"; serve invece "un impegno politico e la politica prende forma nei trattati. Non bastano i convegni, servono i Parlamenti". "Di tutti i discorsi fatti a Davos - ha aggiunto - quello di maggiore spessore è quello del presidente Sarkozy su una nuova Bretton Woods: un trattato mondiale dell'economia è la cosa più seria e più difficile".
Tetto agli stipendi dei manager Tremonti: la norma cambierà - Repubblica.it