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  1. #101
    VELTRONI DIMETTITI!
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    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio
    Le imprese possono fare i loro affari anche senza il governo.
    e chi ha voluto farli, lo ha fatto.
    questa è una missione governativa. che ha portato per mano i big della confindustria - per non parlare di Colaninno, di triste memoria.
    essendo una missione governativa, i temi politici dovrebbero avere la priorità su quelli commerciali.
    ma pare che presto mangeremo mortadella made in china.
    fabbricata da bambini e da gente ai lavori forzati.

    , ma vivi su marte?tutti i paesi industrializzati hanno avviato missioni del governo in cina in cui erano presenti anche le imprese. E poi c'erano quasi mille imprese in cina...i big di confindustria sono mille?non credevo avessimo una grande industria così sviluppata!Perfavore lascia perdere...tutti i governi vanno in Cina per aiutare anche le piccole medie imprese che da sole non avrebbero la forza di spostarsi. Guardate che è una cosa semplice, la stano facendo tutti i governi europei. L'anno scorso lavoravo su un progetto riguardante la CIna e sono rimasto colpito da come, in una fase del lavoro, un medio imprenditore italiano e un cinese (esperto di politica industriale) mi abbiano detto, al di là delle analisi econoomiche e politiche più approfondite, la stessa cosa: la germania manda missioni del governo una volta al mese in cina per sostenere le sue imprese (non solo le grandi), mentre noi/voi (in base a chi mi diceva questa cosa) ne abbiamo/avete fatte solo una due negli ultimi 5 anni.

    mi ha fatto riflettere molto questa cosa.

  2. #102
    a.k.a. tolomeo
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    Predefinito Un altro punto di vista

    Citazione Originariamente Scritto da Libdx Visualizza Messaggio
    , ma vivi su marte?tutti i paesi industrializzati hanno avviato missioni del governo in cina in cui erano presenti anche le imprese. E poi c'erano quasi mille imprese in cina...i big di confindustria sono mille?non credevo avessimo una grande industria così sviluppata!Perfavore lascia perdere...tutti i governi vanno in Cina per aiutare anche le piccole medie imprese che da sole non avrebbero la forza di spostarsi. Guardate che è una cosa semplice, la stano facendo tutti i governi europei. L'anno scorso lavoravo su un progetto riguardante la CIna e sono rimasto colpito da come, in una fase del lavoro, un medio imprenditore italiano e un cinese (esperto di politica industriale) mi abbiano detto, al di là delle analisi econoomiche e politiche più approfondite, la stessa cosa: la germania manda missioni del governo una volta al mese in cina per sostenere le sue imprese (non solo le grandi), mentre noi/voi (in base a chi mi diceva questa cosa) ne abbiamo/avete fatte solo una due negli ultimi 5 anni.

    mi ha fatto riflettere molto questa cosa.
    L’impero cinese
    Non illudiamoci di condizionarlo,
    lui reagisce ai nostri impulsi,ma
    da millenni vive di vita propria


    Ora dacché i cinesi hanno rinunciato alle
    concubine e si sono votati al lavoro in
    un eccesso di zelo che ci disturba, pure loro
    non sapranno come fare. E si sentiranno come
    noi impotenti mentre le confindustriali
    dilagano in perpetua intervista pure in Cina,
    approvando Prodi. Il quale già del suo confuso,
    e in gaffe telefonica,
    s’irrita, parla, sbadiglia
    col livore dei pretoni di
    provincia. Stavolta però con
    seguito di ricchi parrocchiani.
    Sproloquianti eredi, che i ricchi di tante
    fabbrichette mandano in Confindustria, nella
    persuasione d’evitare che restino a fare
    danni in azienda. E però li fanno alla pubblica
    opinione, che tormentano ora con le
    sfide cinesi. Mentre il povero Prodi da ciclista
    ci vorrebbe tutti podisti. Per costui, e le
    confindustriali in collare elettrico, dovremmo
    essere lì ad affrettarci, e correre per non
    perderci la Cina. Come se fuggisse via e non
    fosse sempre più eguale, in ritorno al suo
    passato, e mossa solo dalle nostre manie.
    Affermazioni che possono parere stravaganti,
    tuttavia sono comprovabili. Considerando
    ad esempio come la Cina stia in questi
    anni solo risalendo alla parte percentuale
    che occupava nell’economia del mondo prima
    della rivoluzione industriale. Ritorna al
    suo passato: al Settecento, quando ancora
    persino l’Inghilterra produceva meno della
    Cina, e di molto. Ma poi il capitalismo esplose
    in occidente e ci fu pure la guerra dell’oppio.
    Cosicché a fine Ottocento le parti s’erano
    invertite: gli inglesi coprivano il 18 per cento
    dell’economia mondiale; i cinesi il 6 per cento.
    E scesero nel 1900 anche più in basso, finché
    l’ultima dinastia cinese, quella di Mao,
    non iniziò a recuperare. Sino a tornare, riciclando
    i dollari e col cambio svalutato, lì
    dov’era due secoli prima. Resterei quindi
    della stessa idea che i saggi dell’Occidente
    hanno sempre mantenuto: la Cina non ha forze
    proprie d’evoluzione. Sono le nostre manie,
    ora economiche, a tirarla nei secoli come
    una molla, dentro o fuori di sé.
    Insomma la mia tesi è che l’oriente non abbia
    forze sue per evolvere. Ma solo reagisca
    ai nostri impulsi, li faccia levitare con la sua
    vitalità inesausta, ma senza libertà. E dunque
    senza scelta ed evoluzione propria, perché il
    potere implica di essere liberi, e non di reiterare
    le manie altrui. Ma quanto devono essersi
    indeboliti l’io, la fantasia, il carattere
    dell’occidente, per non vedere quanto siano
    ossessivi gli eventi cinesi? Copia immensa e
    copiata della mania di economicizzare tutto
    che ci sta perdendo. Ma almeno noi abbiamo
    l’io, che s’è obnubilato certo nella americanizzazione
    di tutto, e ancora però sentiamo
    vergogna di questa vita ridotta a puro incubo
    economico. Il dispotismo cinese, la forma politica
    più ovvia per un popolo debolmente individuato,
    non ha invece dubbi. Prima con
    Mao ha fatto fuori qualche decina di milioni
    di cinesi come niente fosse, e ora si aliena
    nel più iniquo capitalismo da ossessi. E noi
    dovremo corrergli pure dietro, dice Prodi e
    ribadiscono le sue confindustriali, dissertanti
    in scossa da collare elettrico. Pertanto i dazi
    sarebbero richiesti non solo da solidi motivi
    economici e di sinistra. Basterebbe che i
    nostri si leggessero i passi di Keynes in cui
    lui elogia i mercantilisti e le restrizioni alla
    libera circolazione delle merci. Ma per dei
    motivi spirituali. La Cina copia, ma non è: ci
    sta riflettendo, e non evolve. Né l’economia è
    la maniera per cambiarla, perché il dispotismo
    vi regola il gioco. E del resto la Cina resta
    uguale a se stessa anche in politica. Conosce
    soltanto il caos o il dispotismo e neppure
    oggi ha un’altra alternativa credibile ad
    esso, il quale serve peraltro bene pure al nostro
    occidente. Che però non vuole ancora accorgersi
    di quanto Mao sia stato poco marxista,
    molto invece despota orientale, iniziatore
    d’una nuova dinastia con metodi tremendi.
    Forse sarebbe il caso che i predicatori di
    morali concorrenziali e podistiche si leggessero
    ad esempio il sinologo Mosher, il quale
    ha sostenuto nel libro Hegemon la continuità
    tra Mao e le dinastie più opprimenti della
    millenaria storia cinese.
    Dobbiamo proprio rincorrerli?
    Quello che s’è ridestato con la Repubblica
    popolare è il più longevo e ineguagliato sistema
    dispotico di cui Marx è stato solo un
    accessorio. Infatti nel 1958 Mao all’ottavo congresso
    del partito si deliziò di paragonarsi
    con il sanguinario Qin Shihuang. “Ci accusano
    di essere l’imperatore Qin Shihuang. Non
    è vero, noi siamo cento volte peggio …”. E anche
    in una poesia il grande timoniere si occupa
    di costui che unì la Cina nel III secolo a.
    C. Dichiarando appunto che “l’ordine di Qin
    è sopravvissuto di età in età”. A questo Qin in
    effetti riuscì un dispotismo che rese quaranta
    milioni di cinesi suoi sudditi totali.
    Né le relazioni internazionali della dinastia
    di Mao inducono all’ottimismo. Nel 1950
    fu imposta al Dalai Lama la sovranità cinese,
    per cui il Tibet prima divenne protettorato
    poi terra di ripopolamento per cinesi. Venne
    poi la guerra all’India e il povero Nehru tradito
    dopo che aveva riconosciuto per primo il
    nuovo stato di Mao. Ma non bastò. Nel ’62 le
    truppe cinesi attraversavano i confini dell’India
    ottenendone migliaia di chilometri
    quadrati di territorio. E nel ’69 fu poi chiaro
    che cosa Pechino pensava delle quattromila
    miglia di confine con l’Urss. Gli scontri di
    quella primavera dimostrarono che il confine
    dipendeva solo dalla forza della Russia. E
    Deng Xiaoping, secondo imperatore della dinastia,
    seguitò a risolvere le crisi con la forza:
    330 mila soldati cinesi nel 1979 oltre il confine
    col Vietnam. Ed è evidente la sorte che
    sarà riservata a Taiwan, al primo istante di
    distrazione o difficoltà degli Stati Uniti.
    Insomma l’impero della Cina seguita nei
    millenni a obbedire al suo ciclo di fondazioni
    cruente, crolli, rinascite, degenerazioni, e
    però ancora resiste. E’ come se ancora l’impero
    romano resistesse oggi, nei suoi confini
    traianei e nei suoi metodi. Sui quali tuttavia
    nulla eccepisce chi ci invita a rincorrerlo.
    Geminelli Alvi
    .

    A fool and his money can throw one hell of a party.

  3. #103
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    Citazione Originariamente Scritto da Libdx Visualizza Messaggio
    , ma vivi su marte?tutti i paesi industrializzati hanno avviato missioni del governo in cina in cui erano presenti anche le imprese. E poi c'erano quasi mille imprese in cina...i big di confindustria sono mille?non credevo avessimo una grande industria così sviluppata!Perfavore lascia perdere...tutti i governi vanno in Cina per aiutare anche le piccole medie imprese che da sole non avrebbero la forza di spostarsi. Guardate che è una cosa semplice, la stano facendo tutti i governi europei. L'anno scorso lavoravo su un progetto riguardante la CIna e sono rimasto colpito da come, in una fase del lavoro, un medio imprenditore italiano e un cinese (esperto di politica industriale) mi abbiano detto, al di là delle analisi econoomiche e politiche più approfondite, la stessa cosa: la germania manda missioni del governo una volta al mese in cina per sostenere le sue imprese (non solo le grandi), mentre noi/voi (in base a chi mi diceva questa cosa) ne abbiamo/avete fatte solo una due negli ultimi 5 anni.

    mi ha fatto riflettere molto questa cosa.
    E' perfettamente inutile che cerchi di riportarli alla ragione, ai due buffoncelli interessa solo fare della mera speculazione politica e decisamente di bassa lega. Questo 3d è semplicemente RIDICOLO...

  4. #104
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    Citazione Originariamente Scritto da Libdx Visualizza Messaggio
    Scusate, ma in Cina stanno facendo affari tutte le potenze industriali del mondo. Tutti stanno sfruttando un mercato che è in continua espansione. Tutti stanno concludendo accordi su accordi con Pechino e il solo paese che r era fermo eravamo noi. Ora chi tenta di recuperare i danni fatti dal precedente governo su questo versante dovrebbe andare a Pechino e dire: se non rispettate i diritti umani etc...noi non facciamo affari con voi!Geniale!Credete che la Cina avrebbe qualche problema? Perfavore cerchiamo di essere realisti:

    in cina dobbiamo recuperare un terreno enorme su altri paesi, cosa che non riusciremo mai a fare secondo me, ma allo stesso tempo dovremmo minacciarli sui diritti umani.
    Delle due scegliamo.
    Poi non dimentichiamo che un singolo paese non può agire in modo incisivo sui diritti umani, ma ci vorrebbe un'iniziativa più incisiva dell'EU ad esempio.
    La Cina è l'ultimo dei Paesi in via di sviluppo dell'emisfero nord: e come per gli altri Paesi in via di sviluppo, sfruttare il mercato cinese significa delocalizzare la produzione là per avere una manodopera più bassa e nello stesso tempo mantenere in vita la progettazione in Italia: il piccolo problema è che abbiamo pochissime aziende di questo tipo (la Merloni su tutte, che infatti è in testa alla delegazione italiana). L'altra grandissima opportunità è rappresentata dal fatto che nello stesso tempo le imprese di alta tecnologia e di consulenza specializzata vendano i loro prodotti al mercato cinese (come fanno gli USA, per dire, o la Germania o, in misura minore, la Francia): l'altro 'piccolo' problema è che l'Italia, anche e soprattutto per le solite politiche scellerate anni '70 (dovute anche ai sindacati) non ha sviluppato in alcun modo questo tipo di imprese, ergo, a parte qualche rarità, non potremo sfruttare questa grande opportunità.
    Per cui la Cina oggigiorno per l'Italia rappresenta un'opportunità per le poche grandi imprese che delocalizzano la produzione (ma non ditelo ai loro operai però) e così si mantengono a galla, ma è una concorrenza micidiale per la stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese artigianali.

    Prodi deve capire che bisogna ricostruire il tessuto industriale italiano prima che sia troppo tardi, e non andare a cercare spasmodicamente accordi che avvantaggiano solo quelle poche e note grandi imprese che fra l'altro in Cina avevano già delocalizzato. Soprattutto se per cercare questi accordi ci si dimentica del calpestamento dei diritti umani e si arriva ad auspicare la fine dell'embargo della vendita armi (ma siamo matti? i comunisti non erano quelli che protestavano contro gli armamenti e tutte le aziende italiane produttrici di armi? )

  5. #105
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    Citazione Originariamente Scritto da beppe2 Visualizza Messaggio
    E' perfettamente inutile che cerchi di riportarli alla ragione, ai due buffoncelli interessa solo fare della mera speculazione politica e decisamente di bassa lega. Questo 3d è semplicemente RIDICOLO...
    Di ridicolo ci sono solo le tue risposte. Abbiamo un presidente del consiglio che auspica la fine dell'embargo sulla vendita armi alla Cina. Volevo vedere cosa avresti detto se, ipoteticamente, con un Pinochet in Cile, un Fini o un Berlusconi avessero chiesto la fine dell'embargo per loro. Girotondi a go go?

  6. #106
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    Citazione Originariamente Scritto da bianconero Visualizza Messaggio
    Di ridicolo ci sono solo le tue risposte. Abbiamo un presidente del consiglio che auspica la fine dell'embargo sulla vendita armi alla Cina. Volevo vedere cosa avresti detto se, ipoteticamente, con un Pinochet in Cile, un Fini o un Berlusconi avessero chiesto la fine dell'embargo per loro. Girotondi a go go?
    Ipotesi puramente teorica in quanto nessun paese occidentale pose embarghi al Cile di Pinochet... Prova un po' a chiederti perchè...

  7. #107
    brescianofobo
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    Citazione Originariamente Scritto da bianconero Visualizza Messaggio
    Soprattutto se per cercare questi accordi ci si dimentica del calpestamento dei diritti umani e si arriva ad auspicare la fine dell'embargo della vendita armi (ma siamo matti? i comunisti non erano quelli che protestavano contro gli armamenti e tutte le aziende italiane produttrici di armi? )

    nO, QUELLI CHE PROTESTANO CONTRO GLI ARMAMENTI E PER I DIRITTI CIVILI ORA SONO I BANANAS, AGGIORNATI.

  8. #108
    a.k.a. tolomeo
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    Citazione Originariamente Scritto da beppe2 Visualizza Messaggio
    E' perfettamente inutile che cerchi di riportarli alla ragione, ai due buffoncelli interessa solo fare della mera speculazione politica e decisamente di bassa lega. Questo 3d è semplicemente RIDICOLO...
    buffone sei tu, e tua sorella sappiamo tutti cos'è.
    rispondi in merito, se hai argomenti, altrimenti vai a fanculo.
    .

    A fool and his money can throw one hell of a party.

  9. #109
    brescianofobo
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    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio
    buffone sei tu, e tua sorella sappiamo tutti cos'è.
    rispondi in merito, se hai argomenti, altrimenti vai a fanculo.
    hA RAGIONE BEPPE, PUR DI PARLARE MALE DI PRODI TI METTI PURE A FARE I GIROTONDI PER I DIRITTI CIVILI IN CINA.

    SEI UN BUFFONE RADICAL CHIC

  10. #110
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    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio
    buffone sei tu, e tua sorella sappiamo tutti cos'è.
    rispondi in merito, se hai argomenti, altrimenti vai a fanculo.


    La risposta te l'ha già data Libdx facendoti fare l'ennesima figura di cacca, tant'è vero che non hai saputo fare di meglio che ricorrere a un copia-incolla...

 

 
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