20 - L'architettura Littoria

[lupocattivo (POL)]

Si lo so'. non è molto attinante, ma non l'ho aperto nella sezione aennina perchè non darebbero un giudizio oggettivo.

Ieri sera mi sono fatto una passeggiata (dopo pizza) per Latina dove mi trovavo in visita ad una vecchia amica che s'è trasferita là. Per il caffè ci siamo fatti un giretto a vedere questa "nuova" città italiana, costruita, come saprete nel ventennio, con il nome di Littoria e secondo i canoni dell'architettura littoria.

A me non è piaciuta. Avevo un senso di oppressione e c'era qualcosa che mi disturbava, poi ho realizzato che forse erano quei viali grandi, larghi, spaziosi a cui non sono abituato e l'amica che si è trasferita là ha confermato che all'inizio ha avuto lo stesso problema, la stessa impressione, poi s'è abitutata e oggi s'inkazza quando torna nella sua vecchia città tutta vicoli.

Voi che ne pensate?

[sarchiapone (POL)]

ne pensiamo che Littoria è nata in un modo perfettamente conforme alla sua data di nascita, razionale, fascista, piena di edifici e piazze che erano la naturale cornice del "popolo guerriero", delle sue adunate, e del partito che lo formava.
Latina invece è espressione della selvaggia aggressione democristiana al territorio di cui pagheremo sempiternamente le colpe per cui se non era nata bene Littoria , Latina è cresciuta peggio.
Risultato?
Latina non mi piace. Littoria forse mi sarebbe potuta piacere. E sottolineo forse.

[Serendipity]

Io, l'unica volta che vidi Latina, andai solo in una piazza con una scultura sferica di marmo bianco al centro... Era carina...

[lupocattivo (POL)]

In pizzeria (dove s'è mangiato divinamente), però c'è stato un episodio simpatico:

La vecchia amica è sindacalista della CGIL e ovviamente in pizzeria il discorso è caduto sulla politica, ci si è infervorati, e al terzo "Bertinotti" detto ad alta voce, l'amica, s'è sentita in dovere di ricordarci che li so' tutti aennini (ad essere diplomatici), ci saiamo detti che, prima che qualcuni tiri fuori manganello e olio di ricino era il caso che ci dessimo una calmata.

Taccio, per carita di patria, riguardo agli altarini delle politiche sindacali che sono usciti fuori intorno al tavolino.

[Conterio]

Si lo so'. non è molto attinante, ma non l'ho aperto nella sezione aennina perchè non darebbero un giudizio oggettivo.

Ieri sera mi sono fatto una passeggiata (dopo pizza) per Latina dove mi trovavo in visita ad una vecchia amica che s'è trasferita là. Per il caffè ci siamo fatti un giretto a vedere questa "nuova" città italiana, costruita, come saprete nel ventennio, con il nome di Littoria e secondo i canoni dell'architettura littoria.

A me non è piaciuta. Avevo un senso di oppressione e c'era qualcosa che mi disturbava, poi ho realizzato che forse erano quei viali grandi, larghi, spaziosi a cui non sono abituato e l'amica che si è trasferita là ha confermato che all'inizio ha avuto lo stesso problema, la stessa impressione, poi s'è abitutata e oggi s'inkazza quando torna nella sua vecchia città tutta vicoli.

Voi che ne pensate?

Sono stato a latina alcune volte, quando sistematicamente giravo per l'Italia per lavoro, e devo dire che ricordo i corsi larghi e le piazze disadorne, tipiche dell'architettura fascista, ma del tutto simile ai quartieri anni 40, 50 e 60 che ho potuto vedere in Russia. Certo le dimensioni sono altre, ma il senso opprimente che tu hai denunciato è lo stesso.

Secondo me il carattere delle città o dei Borghi, è dato dalla storia vissuta, e non dalla storia imposta come tutte le ideologie invece cercano di inculcarci a forza.

Nella mia città (o meglio nel capoluogo della mia "provincia" ...dal momento che abito tra i monti), da qualche hanno, si stà "lavorando" ideologicamente nella costruzione di nuovi monumenti, con lo stesso spirito di Littoria/Latina, o dei nuovi quartieri post rivoluzione sovietica, ed il risultato si comincia a vedere... classici esempi di "cose" estranee alla cultura ed alle tradizioni, alla storia e alle aspettative della gente. Chiaramente è IMPOSSIBILE criticare, pena essere additati come retrogradi novantenni malati di telesclerosi ecc. ecc.

Tutti o quasi tutti sono indignati, ma nessuno parla, nessuno si espone, e così un'altra fetta della nostra cultura e tradizione ha preso inesorabilmente la strada del CESSO !

Saluti

[lupocattivo (POL)]

Caro Conterio, hai tutta la mia invidia dato che vivi in un paese e la realtà/vita di paese.

Di Latina possiamo dire che è un luogo dove, a differenza delle altre grandi città italiane dove passano inosservate, è un luogo dove s'è fatto qualche esperimento di architettura secondo le correnti che nei decenni hanno attraversato l'Europa. Naturalmente post-fascisti, in particolare degli sessanta-settanta.

Da qualche parte (perchè, lo ammetto, mi sono perso con la macchina e sono venuti a recuperci) da qualche parte ho riconosciuto stili.

Il quartiere più brutto l'ho visto intorno alla Defançe a Paris, dei minigrattacieli cilindrici, con finestre poste in maniera disordinata, qualche rettangolo colorato sul bianco di fondo. Sembravano le case dei cartoni animanti.

Poi, certo, non parliamo del post moderno