Oggi cade l'anniversario dell'esecuzione (16.9.1931) di Omar Al Mukhtar, il leggendario capo della resistena anti-italiana in Libia, nobile figura di sapiente e di guerriero.
Credo che rendere omaggio a questa figura, in questo forum, lungi dall'essere una forma di compartecipazione a certo autolesionismo storico e di giustificazione di eterne scuse e di perpetui risarcimenti (pretese che sono tutt'altro che monopolio di uno solo dei popoli semitici o semitizzati) possa rappresentare un giusto riconoscimento del diritto insindacabile che ogni popolo ha di combattere un'invasione straniera. Del resto, una "natio" che non si oppone a un tentativo esterno di conquista è una "natio" che ha perso la sua dignità.
Questo è il breve, onesto e cavalleresco ritratto che il generale Graziani diede del suo Nemico:
«Di statura media, piuttosto tarchiato, con capelli, barba e baffi bianchi, Omar al Mukhtar era dotato di intelligenza pronta e vivace; era colto in materia religiosa, palesava carattere energico ed irruente, disinteressato ed intransigente; infine, era rimasto molto religioso e povero, sebbene fosse stato uno dei personaggi più rilevanti della Senussia».