Juventus - Vicenza

[pensiero]

[pensiero]

QUI JUVE
JUVENTUS OGGI I BIANCONERI DEBUTTANO ALL’OLIMPICO. L’ALLENATORE FRANCESE MOSTRA FIDUCIA: «FINALMENTE HO PASSATO SETTE GIORNI CON TUTTI I GIOCATORI»
Juve senza alibi
Deschamps: «Pesante essere condannati a vincere»
16/9/2006
di Fabio Vergnano



QUI JUVE
2a giornata Serie B
TORINO. La Juventus riparte dal mezzo passo di Rimini con la certezza di non avere più alibi. Allegria, siamo soltanto alla seconda giornata di campionato. Ma il pareggio con i romagnoli trasforma già la sfida di oggi con il Vicenza in un esame. I bianconeri inaugurano lo stadio Olimpico e vanno a caccia della prima vittoria.

Tre punti fondamentali perchè, in attesa dell’Arbitrato, c’è comunque una classifica da muovere. Deschamps sente forte il peso del momento e si consola pensando di avere a disposizione per la prima volta nella stagione la squadra migliore.

Esibire i gioielli di famiglia non basterà per chiedere strada al Vicenza. A Rimini la Juve ha capito che la B può regalare sorprese amarissime se non si affronta ogni partita con la mentalità giusta. Insomma, vita dura anche per i numeri uno se non mettono l’umiltà davanti ai colpi di tacco. Così nello stadio di Charles, Sivori e Platini, i bianconeri provano da subito a riporre il fioretto, per impugnare la scimitarra. Lo ha chiesto ieri mattina il presidente Cobolli Gigli, che ha assistito all’ultimo allenamento e ha invitato la squadra a dimenticare Rimini e a ripartire con le motivazioni giuste.

Non è facile passare dalla Champions League al Vicenza e martedì al Crotone. Tuttavia questa è la realtà in cui la nuova Juve deve calarsi in fretta. Deschamps è convinto che già oggi la storia sarà diversa: «Abbiamo avuto sette giorni per lavorare su questa partita.

Sette giorni con tutti i giocatori disponibili a parte Tudor, Legrottaglie e Zebina. Questo è servito anche per conoscerci meglio, dopo l’esordio di Rimini dove ho mandato in campo giocatori che avevano avuto due giorni in tutto per affiatarsi. La pressione è forte, ma mi pare qui alla Juve non ci sia mai vacanza.

In questa squadra ho giocato, ora l’alleno e so che l’attesa è sempre enorme. Ma sono ottimista, per questa partita e per il futuro. Essere condannati a vincere è pesante, tuttavia è nel destino di questa squadra».

Oggi più che mai la vittoria diventa fondamentale. Un fatto di numeri (c’è quel meno 16 da limare), ma anche di motivazioni da ritrovare e da conservare da qui al 10 giugno. Deschamps passa in rassegna la truppa vicentina dimostrando di essersi informato a dovere su ciò che l’attende, e mette a fuoco il problema di base: «Il problema non è battere il Vicenza, perchè dovremo ripeterci anche martedì a Crotone e poi sabato prossimo con il Modena e così via. La Juve è attesa soltanto da partite da non sbagliare. Soprattutto in casa avremo l’obbligo di conquistare sempre i tre punti. Anche se per noi sarà la normalità, perchè qui la vittoria non fa sensazione».

Ci si aggrappa ai campioni, anche a quelli che sono rimasti con il magone e non hanno troppa voglia di esserci, ma anche ai dettagli. Didier guarda il nuovo-vecchio stadio e sospira: «Qui ha giocato e vinto Platini. Speriamo che questo stadio ci porti fortuna.

Anche se a tutto possiamo appellarci fuorchè alla buona sorte. Siamo arbitri del nostro destino e io sono pronto a tutto. Ho idee chiare, credo di essere abbastanza competente per sapere cosa fare. Senza farmi condizionare dalla critiche, anche quelle che arrivano dall’interno. Se penso troppo a ciò che si dice perdo le energie nervose indispensabili per portare a buon fine il nostro progetto sportivo». Ovvero serie A subito. Per tagliare il traguardo, Deschamps non avrà riguardi particolari: «Ho un gruppo da gestire, non undici giocatori soltanto. In particolare devo fare scelte mirate in questo momento perchè dobbiamo ripartire subito alla grande».

Intanto debutta a Torino con i migliori. Quindi dentro Trezeguet al fianco di Del Piero e conferma di Paro a centrocampo, perchè «l’età non è un aspetto fondamentale nella scelta dei giocatori». Infatti conferma Birindelli a danno di Balzaretti, per il quale non si prospetta una stagione facile. Deschamps lo vede come vice Chiellini e soltanto l’emergenza riporterà l’ex granata a destra. Scelte precise: Didier non si piega facilmente e sa mettere da parte l’amicizia (vedi Del Piero fuori a Rimini) e la stima per il campione (vedi Camoranesi oggi ancora in panchina) se capisce che qualcuno non è utile al progetto.

Ma più avanti le scelte potrebbero diventare obbligate se molti giocatori saranno convocati in Nazionale: «Speriamo che quando si porrà il problema si possa rinviare la partita. Ma non so se sarà possibile. Anche per questo è bene tenere sempre tutti sotto pressione».

[pensiero]

juve in vantaggio con Trezeguet

[mat kava]

Trezegooool!

[Enrico1987]

forza lane!

[Enrico1987]

juve orrenda dicono i vari mass media....non che abbia mai giocato bene a calcio vero

[Enrico1987]

e soprattutto...
ve spetemo al menti!

[Paolo82]

David Trezeguet, 28 anni, festeggia il suo gol. Omega
TORINO, 16 settembre 2006 - Con più di qualche patema d'animo, la Juventus festeggia il suo ritorno al "Comunale" (ribattezzato "Olimpico") cogliendo la prima vittoria in serie B. Un 2-1 sul Vicenza che dà il via al tentativo di risalita dei bianconeri in campionato, in attesa di sapere l'arbitrato migliorerà l'attuale -13 in classifica.
Per il debutto casalingo (discreta la cornice di pubblico), Deschamps dà fiducia a Boumsong al centro della difesa, preferendo ancora Birindelli a Balzaretti sul lato destro. Dietro a Trezeguet, in attacco, il tecnico francese sceglie un trio composto da Marchionni, Del Piero e Nedved, supportati dai registi arretrati Paro e Zanetti. Sull'altro fronte, Camolese dà ancora fiducia a Cavalli e lascia Schwoch inizialmente in panchina. Rispetto alla formazione sconfitta dal Genoa una settimana fa, i veneti recuperano Rigoni a centrocampo, al fianco di Helguera.
Nel primo tempo, la Juve mantiene quasi costantemente il controllo delle operazioni, ma fatica a scardinare la difesa veneta. Il Vicenza, dal canto suo, cerca di farsi pericoloso di rimessa, verticalizzando rapidamente nel tentativo di servire l'unica punta Cavalli. I bianconeri, trascinati dalle inesauribili corse di Nedved e da un Del Piero molto volitivo, creano parecchie occasioni, ma difettano al momento di superare l'ottimo Guardalben. Il portiere ospite, grande amico di Buffon, per 45' riesce a opporsi ai ripetuti assalti di Nedved e Trezeguet, ma proprio un istante prima dell'intervallo deve inchinarsi al francese: il cross per la zampata d'autore è di Chiellini. Trezeguet, premiato prima del fischio d'inizio da Boniperti, Cobolli Gigli e Grande Stevens quale miglior bomber straniero della Juve, sale a quota 126 reti con la maglia bianconera. Il suo acuto legittima l'iniziale superiorità mostrata dagli uomini di Deschamps, incapaci però di concretizzare molte delle chance costruite.
La ripresa si apre con un assolo di Del Piero (8') che manda in visibilio il pubblico dell'Olimpico: slalom, punizione guadagnata e splendida trasformazione per il 2-0. A quel punto, inspiegabilmente, la Juve smette di giocare. Raimondi impiega 6' per riaprire i giochi, libero di trafiggere Buffon da pochi passi. Un istante più tardi, l'immancabile liscio di Boumsong (già insufficiente all'esordio) mette Cavalli nelle condizioni di pareggiare, ma la punta della Vicenza spreca incredibilmente a tu per tu con Buffon. L'ultima mezz'ora è di totale sofferenza bianconera. Deschamps manda in campo Camoranesi al posto di uno spento Marchionni e l'italo-argentino aiuta a congelare il risultato. Boato liberatorio dei tifosi al fischio finale. Ma troppa sofferenza, non c'è da essere troppo contenti: la serie B e la Juve faticano a entrare in sintonia.

[Paolo82]

Fa piacere che David abbia segnato ed esultato,vediamo se avrà le palle di andare fino in fondo.

[Il_Grigio]

SI, però buttate via Boumsong sennò la vedo male....