COMUNICATO UFFICIALE
LA CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO DIFFIDA DALLE CONTRAFFAZIONI
Giunge notizia che domani, 21 giugno 2008, alcune persone, previo versamento di 200 euro per il "titolo" e 75 per la refezione, si autoproclameranno consulta dei senatori del regno. A ridimensionamento del caso, in apertura ed chiusura dei travagli, verrà eseguito l'inno sardo anziché la Marcia Reale. Presenzia lo stesso Vittorio Emanuele di Savoia, le cui opinioni sui sardi sono note e che, nel 2001, ordinò lo scioglimento e la liquidazione della Consulta, ignorando che la Consulta, voluta dal Re Umberto II quale continuazione del Senato del Regno d'Italia, in forza dello Statuto Albertino è organo sovrano, mentre nei confronti delle leggi vigenti è un'associazione di fatto al riparo da arbitrii.
La Consulta dei Senatori del Regno, mai sciolta, mai liquidata e di cui sono membri S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, Duca delle Puglie, e S.A.R. la Principessa Silvia di Savoia, Duchessa d'Aosta, diffida chiunque dall'abusare del proprio nome, della propria pazienza, della memoria e della volontà del Re Umberto II, consegnata ai documenti che provano inoppugnabilmente la decadenza di Vittorio Emanuele di Savoia dal titolo e dai diritti di principe ereditario.
La Consulta dei Senatori del Regno d'Italia ritiene doverosa questa notifica per sgombrare il campo da equivoci e ribadisce che tutelerà il proprio nome nelle forme di legge.
Roma, 20 giugno 2008
Il Presidente della Consulta dei Senatori del Regno
Aldo Alessandro Mola
http://www.monarchia.it/download/comunicati/CSR13.pdf