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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    IL CASO NIKOLA TESLA
    20 giugno 2011 | Autore Alessandra Drago
    Sebbene l’argomento TESLA sia già stato pubblicato in Stampa Libera, lo ripropongo con questo articolo.
    Ale D.
    Fonte: Benvenuti in Edicolaweb - Il Mistero in Internet (Welcome to Edicolaweb)

    Il lago Cheko nella regione siberiana di Tunguska
    Nella storia scientifica dell’evento della Tunguska è stato fatto entrare un grande personaggio, l’uomo che inventò la luce elettrica, che costruì la prima stazione al mondo di energia idroelettrica, che inventò la radio e tante altre interessantissime cose.
    È stato pure lo scopritore dell’illuminazione a fluorescenza, della sismologia e di una rete di comunicazione di dati su scala mondiale. Nikola Tesla, uno scienziato che è senza dubbio lo sconosciuto eroe della scienza del XX° secolo. La sua vita è stata una serie incredibile di trionfi scientifici, seguiti da un’altrettanta inconcepibile serie di personali disastri commerciali.

    NIKOLA TESLA

    Nikola Tesla (1856-1943)
    Nato a Smiljan Lika, nell’attuale Croazia, nel 1856. Dopo i primi studi condotti a Lika e a Carlstadt sotto l’influenza della madre Georgina Mandic, anch’essa inventrice, come d’altra parte il padre, Tesla si trasferì all’Università di Graz dove studiò matematica e fisica, laureandosi nel 1877. Ebbe poi la volontà di studiare filosofia a Praga. Nel 1881 propose a Budapest la sua prima invenzione: il telefono ripetitore. Nel 1884 emigrò negli Stati Uniti. Dopo un periodo in cui collaborò con T.A. Edison nel suo laboratorio di Menlo Park, lo lasciò in seguito ad un litigio. Lavorò poi per G. Westinghouse che aveva fondato da poco la Westinghouse Electrical Company. Preferì però, dopo poco tempo, lavorare per conto proprio sviluppando tutta una serie d’importanti invenzioni. Una caratteristica generale di molte di queste era la fiducia che Tesla aveva per le correnti alternate, a differenza di quanto inizialmente pensava Edison. La dimostrazione della superiorità di tali correnti la pose in atto nel 1893 illuminando l’intera esposizione universale di Chicago. Anticipò di almeno due anni la telegrafia senza fili, senza però svilupparla. Il sistema delle correnti alternate fu prescelto da Tesla anche per il progetto dello sfruttamento energetico, ceduto alla Westinghouse, della Cascata del Niagara.
    Le moltissime invenzioni hanno fatto di lui uno dei più prolifici e geniali inventori dell’ottocento e novecento. Le sue capacità creative erano straordinarie come pure la competenza tecnica era notevolissima. Aveva il solo difetto di non essere stato letteralmente in grado di realizzare e approfondire le sue innumerevoli idee. Quelle che seppe portare a termine ancora oggi lasciano sbalorditi. Ogni possibilità però di celebrare i risultati conseguiti in vita si perse nella confusione creata dalla sua morte, avvenuta a New York il 7 Gennaio 1943, in epoca di guerra.
    Tutto il suo lavoro fu dichiarato “top secret” dalla FBI, dalla Marina Militare americana e dal Vicepresidente Wallace.
    Egli lasciò scritto:
    “Provo continuamente un senso di profonda e inesplicabile soddisfazione nell’apprendere che il mio sistema polifase viene usato in tutto il mondo per illuminare i momenti oscuri dell’esistenza, per migliorare la qualità della vita; e che il mio sistema senza fili, in tutte le sue essenziali caratteristiche, viene utilizzato per rendere un servizio e per dare felicità alla gente in ogni angolo del mondo”.
    È stato uno scienziato brillante, un profeta che leggeva realmente nel futuro, ma che il suo tempo non fu in grado di comprendere. Il risultato finale è stato che uno dei maggiori benefattori dell’umanità è stato dimenticato. Tesla morì come aveva vissuto: solo e nell’anonimato, destinato all’oblio per l’ordine top secret che proibiva di parlare dei suoi lavori.
    Che cosa aveva potuto causare tutto questo? La rottura con Edison indusse Tesla ad abbandonare la concezione tradizionale dell’elettricità. Si trasferì a Colorado Springs, vicino a Denver, cercando di realizzare una concezione nuova sull’elettricità: comunicare in ogni parte del mondo non usando i fili. Secondo la sua teoria, la terra stessa costituiva un conduttore naturale e poteva essere sfruttata per far viaggiare le onde elettriche inviate da un trasmettitore centrale. Tali onde sarebbero state raccolte da ricevitori posti ovunque nel pianeta.

    Il laboratorio di Nikola Tesla
    Dato che nessuno gli volle credere, nel 1899 Tesla costruì un trasmettitore che poteva anche fungere da ricevitore. Con questa struttura, piazzata sopra il suo laboratorio, sperava di inviare un’onda elettrica vagante per poi riprenderla. Intuendo che una singola onda avrebbe perso potenza nel trasferimento, pensò di fornire impulsi elettrici successivi, creando così un pacchetto energetico continuo di potenza crescente. A Colorado Springs tutti gli abitanti potevano osservare l’enorme e strana antenna, alta 60 metri che terminava con un globo di ferro. Molti sono stati i testimoni che videro accendersi 200 lampadine senza collegamento di fili elettrici a 40 Km di distanza. Un esperimento particolare con quell’antenna resterà nella storia di questa civiltà: un fulmine uscì dal globo di ferro in cima all’antenna, crebbe di dimensioni fino a diventare un globo elettrico che mandava verso il cielo lampi scoppiettanti di lunghezza almeno di 50 metri. La zona fu pervasa da rombi di tuono e l’erba assunse il colore di un verde brillante come se ci fosse fosforescenza. Il fatto più traumatico sicuramente fu quello sopportato dagli abitanti, i quali, camminando nelle strade, vedevano sprizzare scintille elettriche che dai loro piedi finivano sul selciato. Dopo tanto spettacolo anche il finanziere J.P. Morgan, convinto del genio inventivo di Tesla, investì ben 150.000 dollari nel progetto della trasmissione d’energia. Perciò Nikola Tesla si trasferì a New York e cominciò la costruzione della prima torre per le comunicazioni a Long Island: la Wardenclyffe. Questo avveniva nel 1900.

    L’imponente torre Wardenclyffe, costruita da Tesla a Long Island.
    Tre anni dopo, quando la Wardenclyffe fu completata, Tesla annunciò un’altra delle sue scoperte: sarebbe bastato dare una potente energia ai suoi trasmettitori per trasformare la litosfera terrestre in un gigantesco portalampade. Bastava in pratica infilare un bastone metallico nel terreno, collegarlo ad un trasformatore, per avere elettricità a volontà. Tesla era dell’opinione che per generare l’energia iniziale fosse sufficiente usare impianti idroelettrici. Il punto debole di tanta invenzione stava nel fatto che se il trasmettitore avesse inviato, anziché su tutto il globo in maniera uniforme, una forte quantità d’energia in un solo punto, allora si sarebbe verificata una distruzione totale. Secondo i calcoli, con questo sistema si poteva inviare tranquillamente un’energia pari ad una bomba nucleare da 10 megatoni. La storia ci ricorda che Tesla non ebbe mai la possibilità di sperimentare la sua rivoluzionaria invenzione. Nel 1903 il sostenitore Morgan ritirò il finanziamento. Sicuramente questo magnate americano avrà pensato che un raggio della morte da 10 megatoni poteva anche andar bene, ma fornire energia elettrica in forma illimitata e gratuita a tutto il mondo era assolutamente impensabile. A quel punto Tesla fu abbandonato da tutti. Sommerso dai debiti, dovette svendere il laboratorio di Colorado Springs per pochi dollari, tanto che nel 1906 non ebbe più soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti della Wardenclyffe, che rimase vuota. Fu proprio in quel periodo che la vita di Tesla iniziò a rivestirsi di mistero.
    Quando il mondo cominciò la corsa agli armamenti, che poi sfocerà nella prima guerra mondiale, Tesla cercò di portare acqua al suo “mulino” proponendo un sistema di distruzione più potente. Si crede però che siano state solo dicerie, appoggiate da un fatto insolito come la sparizione della nave francese Jena che saltò in aria in circostanze misteriose. È noto che Tesla rimase neutrale dinanzi a quest’esecrabile gesto. Egli aveva dichiarato, in precedenza, che il suo trasmettitore avrebbe potuto mandare “onde d’urto” d’intensità tale da causare un’esplosione nella santabarbara di una nave da guerra e farla saltare in aria. Il fatto poi che la Wardenclyffe, anche senza operatori, potesse funzionare senza problemi ha fatto sì che ci fossero state, in seguito, delle supposizioni su un suo impiego nel caso della Tunguska.
    In pratica nel 1908 Tesla sembra che abbia detto: ” Il mio non è un sogno. Si possono realizzare impianti senza fili in grado di rendere inabitabile qualsiasi zona della Terra, senza esporre la popolazione d’altre parti a seri danni o avere inconvenienti collaterali.”
    Non ci sono certezze in merito, considerando poi che Tesla, nel disperato tentativo di ottenere aiuti finanziari per la sua ricerca, si sia lasciato andare a dichiarazioni del tutto particolari.
    È risaputo però che fino al 1915 Tesla non ebbe nessun finanziatore che lo potesse aiutare, tanto che la Wardenclyffe fu rasa al suolo nel 1917. Un fatto singolare è che egli avesse l’abitudine il 10 Luglio d’ogni anno, giorno del suo compleanno, di fare rivelazioni clamorose sul futuro dell’elettricità. Erano dichiarazioni così sensazionali che il rito finì col diventare una cosa ridicola.
    Nel 1935 cercò di coinvolgere di nuovo il magnate Morgan in un progetto di difesa che impiegava raggi di particelle del tutto simili a quelle che conosciamo oggi tramite i film di “Star Trek”.
    Quando Tesla morì, le sue invenzioni vennero requisite dal governo americano e, molto tempo dopo, restituite al nipote, tranne quelle sul raggio della morte.
    Il fatto che Tesla potesse aver effettivamente attivato la Wardenclyffe Tower per determinare la devastazione della Tunguska, resta una congettura di qualche autore che non tiene conto d’alcuni fatti assai importanti. Ciò non toglie, ripeto, che Tesla non fosse potenzialmente in condizione per effettuare una simile esperienza. Uno dei fatti tecnici che egli doveva superare era la disponibilità di una potenza energetica primaria per raggiungere i 30 megatoni finali. Non era possibile poi eseguire un simile esperimento di nascosto e soprattutto la centrale idroelettrica interessata non poteva essere assolutamente una sola. Un esperimento di questo tipo a chi poteva servire? Forse al Governo degli Stati Uniti? Un’altra incongruenza la ritroviamo nella probabile traiettoria che l’ipotizzato bolide energetico avrebbe dovuto compiere.

    Presunta traiettoria del bolide che avrebbe colpito la Tunguska con l’energia generata dalla Wardenclyffe Tower ed ideata dalla geniale intuizione di Nikola Tesla.
    Analizzando l’aspetto geometrico, essa doveva avere caratteristiche curvilinee e giungere da nord per colpire la zona disabitata della Tunguska: il contrario di quanto riferì la maggioranza dei testimoni dell’epoca.
    Credo infine che, non avendo ancora oggi prove tangibili di una vera e propria sperimentazione in tal senso, sia abbastanza difficile stabilire se gli effetti possono essere comparati con quelli effettivi riscontrati nella taiga, con tutte le peculiarità dell’evento, esplosione compresa, nei termini già analizzati.
    Una cosa è certa però: l’invenzione di Nikola Tesla, conosciuta come la trasmissione d’energia elettrica senza fili, verrà in seguito applicata ma non per scopi benefici.
    Tesla in proposito lasciò scritto:
    “Il successo pratico di un’idea, indipendentemente dalle sue qualità inerenti, dipende dalla scelta dei contemporanei. Se è al passo coi tempi, essa viene rapidamente adottata; in caso contrario, è destinata a vivere come un germoglio che sboccia, attirato dalle lusinghe e dal calore del primo sole, per essere poi danneggiato e crescere con difficoltà a causa del gelo che s’impone.”
    Questo gelo è stato recentemente sciolto, purtroppo. Nell’evoluzione tecnologica militare degli Stati Uniti da qualche anno è comparso il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project). Il Pentagono ci sta facendo credere che si tratti di un innocuo esperimento, mentre ci troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla ionosfera con probabili sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi. Nel 1987 il consulente dell’Atlantic Richfield Corporation (ARCO), il fisico Bernard J. Eastlund, applicò tutte le sue risorse intellettive per riprendere il brevetto di Nikola Tesla della Wardenclyffe. Il nuovo sistema è stato denominato: “Metodo ed apparecchiatura per l’alterazione di una regione dell’atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre“. In verità il metodo doveva servire ad Eastlund per scoprire vasti giacimenti di gas naturali che la compagnia petrolifera ARCO stava cercando in Alaska.
    Quando gli studi avevano raggiunto un certo successo, intervenne il fisico nucleare Edward Teller (uno dei più accaniti scienziati USA, che si è dedicato alla costruzione della bomba atomica e soprattutto di quella all’idrogeno), che fece nascere nuove iniziative segrete, atte a portare avanti il sistema militare di “Guerra Stellare”. In breve tempo l’Alaska si è trasformata nell’ultima frontiera di ricerca militare.

    Le mastodontiche e numerose antenne dislocate a Gakona (Alaska), facenti parte del Progetto HAARP.
    L’installazione principale del Progetto HAARP si trova in Alaska, a Gakona, 150 miglia circa a nord-est di Anchorage. La scelta di questo sito è stata fatta per tre motivi fondamentali:
    • La sua vicinanza al Polo e quindi alla zona di concentrazione delle linee magnetiche del nostro pianeta.
    • La presenza di notevolissime fonti energetiche naturali nel sottosuolo.
    • La sua distanza dai centri urbani.
    Il programma HAARP ha portato alla costruzione di un sistema di 360 antenne, alte 23 metri, capaci di trasmettere, con l’obiettivo di migliorare le comunicazioni militari, un “raggio” d’energia ad alta frequenza nella ionosfera. La ionosfera è quella parte di regione atmosferica che inizia sui 50 Km d’altitudine e termina intorno agli 800 Km. Secondo le indiscrezioni più recenti, quest’arma sarebbe capace di interferire con estese zone dell’atmosfera e quindi, secondo la logica militare, abbattere missili ed aerei e qualche cosa d’altro.
    Esistono oltre 400 brevetti collegati al progetto HAARP e la maggioranza di questi sono progetti offensivi o per meglio dire sono armi offensive. Rimane sempre la logica che sfrutta il sistema d’irraggiamento a fascio d’energia, diretto dalla terra verso lo spazio. Si può veicolare l’alta frequenza energetica in una zona dove è stata istallata un’antenna ricevente, ma si può irradiare, oltre che nelle zone militari, anche in centri urbani. Naturalmente non è sfuggito agli alti comandi militari l’utilizzo di una simile tecnologia per abbattere oggetti volanti d’origine extraterrestre, se ciò fosse naturalmente possibile. Pure gli scienziati sovietici si sono dedicati ad una simile ricerca per oltre 25 anni, sino a quando il cambio politico e lo smembramento dell’URSS hanno determinato un fortissimo indebolimento economico, con conseguente privazione dei necessari sostegni finanziari agli istituti d’investigazione.
    Oltre alla sede di Gakona, ci sono altre installazioni simili, dislocate in varie parti del pianeta. La prima si può localizzare in Arecibo (Porto Rico), la seconda a Fairbanks in Alaska, la terza a Tromso (Norvegia), poi a Pine Bush in Australia ed infine a Steeplebush in Inghilterra. Sicuramente si stanno costruendo altre installazioni del genere nell’emisfero meridionale del pianeta.
    Si è saputo che nell’impianto pilota di Gakona si è in grado di irradiare 1.700.000.000 di Watt in atmosfera. Questo è effettivamente lo sviluppo negativo dell’invenzione di Tesla. Egli odiava la guerra e, a tal proposito, dichiarò:
    “Non si può abolire la guerra mettendola fuori legge. Non vi si può porre fine disarmando i forti. Ma si può fermarla rendendo tutti i paesi in grado di difendersi. Ho appena scoperto una nuova arma di difesa che, se verrà adottata, trasformerà completamente i rapporti tra le nazioni. Le renderà tutte, grandi e piccole che siano, invulnerabili a qualsiasi attacco proveniente dalla terra, dal mare o dall’aria. Bisognerà, in primo luogo, costruire una grande officina per fabbricare quest’arma, ma quando sarà completata, sarà possibile distruggere uomini e macchine in un raggio di 320 Km.”
    Nel 1934 Tesla descrisse in un articolo un’apparecchiatura simile al laser, affermando:
    “Questo strumento proietta particelle che possono essere relativamente grandi o microscopiche, che permettono di trasmettere a gran distanza un’energia milioni di volte più forte di quella ottenibile con qualsiasi altro raggio. Così una corrente più sottile di un filo può trasmettere migliaia di cavalli vapore. E nulla le può resistere.”
    A causa delle sue dichiarazioni, corse voce che Tesla avesse inventato un “raggio della morte”. Egli immediatamente replicò: “L’invenzione di cui ho parlato, a diverse riprese, non ha niente a che vedere con ciò che comunemente viene definito ‘raggio della morte’.”
    Vorrei concludere su Nikola Tesla, uno dei più geniali uomini apparsi in questo pianeta, con una sua frase emblematica che descrive la sua natura di scienziato in maniera superlativa:
    “Il dono della forza della ragione ci viene da Dio, dall’Essere Divino, e se concentriamo le nostre menti su questa verità, stabiliamo un’armonia con questa grande forza. Mia madre mi aveva insegnato a cercare ogni verità nella Bibbia. – Nikola Tesla”.


    IL CASO NIKOLA TESLA | STAMPA LIBERA
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #22
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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    lunedì 20 giugno 2011
    La Free Energy : la sola moneta possibile per la libertà
    di Etleboro Emilia Romagna

    Cos’è il denaro? Uno strumento economico, che può assumere le funzioni di mezzo di scambio, unità di conto, riferimento per pagamenti dilazionati e riserva di valore: questa è la definizione che tutti conosciamo, quella istituzionale che troviamo nei manuali delle università. Ciò che può sembrare strano, oppure no, è che questa definizione non coincide con la funzione che in realtà svolge, poiché da “mezzo”, il denaro è diventato il “fine”. Ogni operazione e movimentazione delle merci, e quindi della ricchezza, non sono altro che il “mezzo” per ottenere come “fine” ultimo più denaro possibile.
    E’ quindi norma, nella nostra società considerare il denaro l’unico motore propulsivo della nostra vita, talmente propulsivo che permette di comprare la vita stessa. Ormai tutto è quantificato e i prezzi sono ben definiti: una partita di droga può valere più della vita di un drogato, così come può valere di più una commessa per lo sfruttamento di un giacimento che l’esistenza si un popolo.
    Cosa dà valore a questo mezzo o fine? Presto detto: la scarsità, perchè più una merce è rara maggiore sarà il suo prezzo, di contro il prezzo diventa nullo nel momento in cui una merce è pressoché illimitata nella sua quantità. Il denaro, un titolo di borsa, un metallo, acquista valore solo se è scarso, e questa quantità viene attribuita dalle contrattazioni, dalle stime che si fanno sulla quantità disponibile di questo bene.
    Ciò che molti non sanno è che in realtà il valore di un oggetto è frutto dei processi di trasformazione, lavorazione e trasporto, dalla cava ai centri di raccolta, dai distributori ai consumatori, ai macchinari di lavorazione al lavoro umano; mediamente solo il trasporto incide per il 60% e i processi di lavorazione per il 30%, il restante è attribuibile al materiale grezzo. A ben rifletterci i processi di trasporto e trasformazione sono possibili solo attraverso l’energia, e che quel 10% del materiale grezzo non ha alcun valore a sé stante se non è seguito da altre fasi: uno Stato che non ha energia, ha un’economia debole, che può avere nel tempo dei problemi.
    Tutto questo per dire solo una cosa: l’unica merce è l’energia, tutto il resto è una forma qualsiasi per rappresentarlo, ergo, se l’energia diventa illimitata il denaro non ha motivo di esistere. Utopia? Certo che lo è!

    A scuola fin dall’infanzia ci hanno insegnato che l’energia è collegata ad un combustibile, alla materia, ed essa è limitata e quindi lo è l’energia. Non solo, l’energia può assumere diverse forme, e nel trasformarsi da una forma ad un’altra, in modo da essere utile alle attività umane, una parte viene dispersa nell’immediato sottoforma di calore, senza poter essere utilizzata; ma nel nostro universo l’energia cambia aspetto continuamente, quindi, anche se in tempi remoti, tutto tenderebbe a diventare calore e quindi semplice radiazione di fondo.
    Ai limiti quantitativi dell’energia e alla morte termica dell’universo ci aggiungiamo il limite invalicabile della velocità della luce, così come indicatoci dalla teoria della Relatività di Einstein ( o della Maric, se preferite), e i calcoli statistici che rendono improbabile la vita in qualunque altro posto dell’universo fuorché su questa piccola sfera. Riepilogando il tutto, ci hanno detto che viviamo in un universo in cui tutto quello che vorremmo fare, tutto quello che vorremmo avere e tutto quello che la nostra immaginazione ci suggerisce, non è possibile ottenerlo! Tanto che anche l’immaginazione sembra una merce, eppure costosa! Se non ci credete basta che lo chiediate a tutti coloro che hanno detto e spesso dimostrato che ciò che diamo per “scontato” non è mai stato in “saldo”, che ogni evento normale può avere una diversa spiegazione e che un evento straordinario avrà sempre una teoria scientifica alla base. Molti di loro hanno perso la propria dignità, il proprio lavoro e spesso e volentieri la loro vita. Un nome fra tutti: Nikola Tesla.
    Quest’uomo può essere chiamato Scienziato con la ESSE Maiuscola, non tanto per le sue scoperte, seppur grandiose, quanto per la sua vita, per quei diversi ideali che sono diventati il motore propulsivo della sua esistenza, non il possesso, l’egoismo e il potere del denaro, ma l’altruismo. Era continuamente pronto a cercare nei meandri della sua mente e nei tessuti infinitesimali dell’universo tutto quello che avrebbe migliorato l’intera umanità. E’ lui il padre della Free Energy, è lui che ha scoperto che l’Energia è Libera, e non è solo una utopia.
    Lo hanno deriso perché la sua energia non rispettava le leggi della fisica conosciute, ma in realtà vi sono tante cose in natura straordinarie che hanno una spiegazione che spesso deve andare al di là dei normali canoni, ma hanno comunque una spiegazione.

    Prima fra tutte è la vita stessa, gli esseri viventi sono strutturalmente, ad ogni livello di grandezza, fino alle molecole, complessi, talmente complessi da opporsi ai principi stessi della termodinamica, che ci dicono che in natura il disordine è in continuo aumento e questo porta a forme e disposizioni sempre più semplici. E cosa dire allora della gravità? Cosa dire dei magneti naturali? Dove si trovano le “batterie” che alimentano la generazione di queste forze? E perché non parlare di quegli immensi geodi trovati a 300 m di profondità nelle miniere d’argento nel nord del Messico? Secondo qualsiasi scienziato con la esse minuscola questi cristalli violano delle leggi della fisica.
    Quindi o le leggi indottrinate della fisica sono esatte, e l’universo che è sbagliato, o le leggi sono davvero sbagliate o comunque valgono per un ristretto ambito di parametri, spiegano fenomeni predominanti. Al di fuori di questi parametri, altre forme di energia prendono il sopravvento, forme di energia che hanno una peculiarità, sono infinite nella loro quantità.
    La scienza ufficiale però non ammette i suoi limiti, non concepisce neanche l’esistenza di altre forme di energia.




    La grande prova di intelligenza di Tesla fu proprio quella di non negare la scienza ufficiale, ma di ampliarla sempre più. Se dunque la Free Energy è una realtà, e la nostra intelligenza, libera da condizionamenti e pregiudizi, ci suggerisce che può esistere una teoria fisica alla base, allora i limiti sono nella conoscenza e dunque nella tecnologia conosciuta.
    Ciò che affascina, è riuscire a concepire, la società così come la conosciamo, priva di ogni forma di denaro nel giro di poco tempo. Senza alcun dubbio la vita e la dignità diverrebbero il fulcro centrale, e l’uomo, senza la necessità di possedere sempre più e sempre più in fretta, poiché avrebbe già tutto, troverebbe il suo vero io nella sete di conoscenza e nella crescita spirituale. Automatizzando ogni sistema, reso precedentemente il più efficiente e assolutamente non inquinante, l’umanità sarebbe libera dalle guerre e dalle usure economiche che dettano le regole dei mercati e la politica internazionale degli Stati. L’immensa quantità di energia permetterebbe di dissalare grandi quantità d’acqua a beneficio di ogni uomo privo di questa risorsa, e così potendo anche coltivare territori desertificati.
    Ci si potrebbe soffermare su gli aspetti più disparati, come la legislazione che diverrebbe sempre più priva del concetto di furto, vista la disponibilità illimitata di risorse. La sola Utopia che si riuscirebbe ad immaginare sarebbe il passato, fatto di povertà, guerra, manipolazione, morte, distruzione aventi come sfondo la continua lotta per risorse scarse.
    Quindi cosa voleva realizzare Tesla? La Free Energy, o meglio, voleva che il motore propulsivo fosse la sovranità della propria esistenza, voleva privare l’uomo da ogni schiavitù e dal dio denaro che schiavizza tutti, anche i Banchieri. La Free Energy è in realtà il “mezzo” per raggiungere un “fine” più grande, è il mezzo per l’energia della mente, l’energia del cuore, l’energia dell’anima: l’energia della libertà.



    Fonte: E.t.l.e.b.o.r.o: La Free Energy : la sola moneta possibile per la libertà


    La Free Energy : la sola moneta possibile per la libertà - INFORMARMY.com
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  3. #23
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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    venerdì 1 luglio 2011
    Fusione Fredda: Le Scoperte di Rossi-Focardi

    La magia del signor Rossi

    Storia dell'invenzione che promette di cambiare il mondo.

    In Grecia c'è chi è disposto a scommetterci 200 milioni di euro, negli Stati Uniti sarebbe già iniziata la produzione industriale, a novembre potrebbe già essere sul mercato. L'"Energy Catalyzer" inventato dall'Italiano Andrea Rossi è ancora un prototipo misterioso ma promette di diventare presto un caso internazionale o addirittura una rivoluzione del nostro modo di vivere e di produrre energia. L'"E-Cat" è infatti una piccola "macchina" che sembra trasformare pochi (ed economici) ingredienti in abbondanti chilowattora: bastano pochi grammi di polvere di nickel, una quantità minima di idrogeno ad alta pressione e -- una volta acceso -- il piccolo reattore sembra in grado di produrre energia per mesi e mesi. Il suo inventore non ha ancora rivelato i segreti del processo -- l'E-Cat è ancora in attesa di brevetto -- ma numerosi test negli ultimi mesi hanno confermato che l'energia misurata non può essere il frutto di alcun processo chimico. "Per esclusione deve trattarsi di un processo di tipo nucleare", hanno scritto due autorevoli fisici svedesi che hanno assistito a uno dei test. "Se davvero funziona vale il Nobel", dice a Rainews il Presidente del Comitato energia della Reale Accademia di Svezia Sven Kullander.

    Ma nessuno -- neanche il suo inventore -- è ancora in grado di proporre una teoria scientificamente sostenibile su che cosa accada realmente nella camera di reazione dell'E-Cat.

    Una bufala? Un'allucinazione collettiva? Oppure un'innovazione radicale?
    L'inviato di Rainews Angelo Saso ha raccolto le voci dei protagonisti e degli esperti per svelare i retroscena di questa invenzione "che promette di cambiare il mondo".




    Quali prospettive energetiche dopo la scoperta Rossi-Focardi? Ne discutono lo stesso professore Sergio Focardi, il professore di Fisica Francesco Celania, Stefano Borrino della società italiana brevetti insieme ai giornalisti e curatori del blog Petrolio Pietro Cambi e Debora Billi e al giornalista di Rainews Angelo Saso che sull'argomento ha realizzato un'inchiesta. Conduce Maurizio Torrealta.



    Fonte

    Fusione Fredda: Le Scoperte di Rossi-Focardi - INFORMARMY.com
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  4. #24
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    Lo dicevano già l'anno scorso che a novembre di quest'anno dovrebbero essere "operativi"; ormai manca poco, solo 4 mesi.

  5. #25
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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    Il nostro amico... Kulander non darà mai il nobel a un non ebreo.
    Ultima modifica di ventunsettembre; 03-07-11 alle 00:00
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  6. #26
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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    ELETTRICITA' GRATIS - TECNOLOGIE AD ENERGIA LIBERA

    Nei lontani anni intorno al 1880, le riviste commerciali delle scienze elettriche stavano predicendo “l’elettricità gratis” nel prossimo futuro. Incredibili scoperte riguardo la natura dell’elettricità stavano divenendo di dominio pubblico. Nikola Tesla stava dimostrando “l’illuminazione senza fili” (wireless lighting) ed altre meraviglie associate alle correnti ad alta frequenza.

    C’era eccitazione riguardo al futuro come mai prima. Entro 20 anni, ci sarebbero state automobili, aeroplani, film, musica registrata, telefoni, radio e macchine fotografiche pratiche. L’Età Vittoriana stava cedendo il passo a qualcosa di completamente nuovo. Per la prima volta nella storia, le persone comuni furono incoraggiate a prevedere un futuro utopistico, pieno di abbondanti trasporti e comunicazioni moderne, come lavoro, casa e cibo per ognuno. La malattia sarebbe stata sconfitta e così la povertà. La vita stava migliorando e adesso, ognuno si accingeva ad avere “un pezzo della torta”.
    Allora, cosa accadde? Nel mezzo di questa esplosione tecnologica, dove andò la conquista energetica? Tutto questo eccitamento riguardo “l’elettricità gratis”, poco prima dell’inizio del secolo scorso, fu solo un bel sogno che la “scienza reale” confutò?

    Attualmente, la risposta a questa domanda è NO. Infatti è vero l’opposto. Tecnologie energetiche spettacolari furono sviluppate insieme alle altre conquiste. Sin da allora, sono stati sviluppati diversi metodi per produrre una grande quantità di energia ad un costo estremamente basso. Comunque, nessuna di
    queste tecnologie ha raggiunto il “libero” mercato come articolo in vendita. Il perché questo è vero sarà discusso con precisione tra breve. Ma prima, vorrei descrivervi una breve lista di tecnologie a “energia libera” (free energy) di cui sonoattualmente a conoscenza e che sono provate oltre ogni ragionevole dubbio. La caratteristica comune che unisce tutte queste scoperte, è che utilizzano una piccola quantità di una forma di energia per controllare o rilasciare una grande quantità di differenti tipi di energia. Molte di queste sfruttano in qualche modo il campo eterico fondamentale: una fonte di energia convenientemente ignorata dalla scienza “moderna”.

    Energia Radiante
    La Trasmittente Moltiplicatrice (Magnifying Transmitter) di Nikola Tesla, il Dispositivo a Energia Radiante di T. Henry Moray, il motore EMA di Edwin Gray e la macchina Testatika di Paul Baumann, si basano tutte sull’Energia Radiante. Questa forma naturale di energia può essere raccolta direttamente dall’ambiente (erroneamente chiamata elettricità “statica”) o estratta dall’elettricità ordinaria con il metodo chiamato“frazionamento” (fractionation). L’Energia Radiante può compiere le stesse meraviglie dell’elettricità ordinaria, a meno dell’ 1% del costo. Comunque, non si comporta esattamente come l’elettricità e ciò ha contribuito all’incomprensione della comunità scientifica su di essa. La Comunità di Methernitha in Svizzera,attualmente ha 5 o 6 modelli auto-funzionanti senza combustibile di dispositivi che sfruttano quest’energia.

    Magneti Permanenti
    Il Dott. Robert Adams (NZ: Nuova Zelanda) ha sviluppato dei disegni stupefacenti di motori elettrici, generatori e caloriferi che funzionano con i magneti permanenti. Una tale apparecchiatura utilizza 100 watt dielettricità dalla fonte, genera 100 watt per ricaricare la fonte stessa e produce oltre 140 BTU di calore in 2minuti! Il Dott. Tom Bearden (USA) ha due modelli funzionanti di un trasformatore elettrico spinto da un magnete permanente. Lui usa un input elettrico di 6 watt per controllare il percorso di un campo magnetico proveniente da un magnete permanente. Dirigendo il campo magnetico prima ad una bobina di output e poi ad una seconda bobina di output e facendolo ripetutamente e rapidamente, in un modo a “Ping Pong”, il dispositivo può produrre 96 watt di elettricità in uscita, senza parti mobili. Barden chiama il suo dispositivo Generatore Elettromagnetico senza Moto o MEG (Motionless Electromagnetic Generator). Jean-Louis Naudin ha duplicato il dispositivo di Bearden in Francia. I principi per questo tipo di dispositivo, furono scoperti per primo da Frank Richardson (USA) nel 1978. Troy Reed (USA) ha un modello funzionante di uno speciale ventilatore magnetizzato che scalda con la propria rotazione. Consuma esattamente la stessa quantità di energia per girare sia che generi calore o no. Oltre queste scoperte, diversi inventori hanno identificato meccanismi funzionanti che producono coppia motore solo da magneti permanenti.

    Caloriferi Meccanici
    Ci sono due classi di macchine che trasformano una piccola quantità di energia meccanica in una grande quantità di calore. Il migliore di questi semplici disegni meccanici è il sistema di Cilindri Rotanti disegnato da Frenette (USA) e Perkins (USA). In queste macchine, un cilindro viene ruotato all’interno dell’altro con circa1/8 di pollice di spazio tra di essi. Questo spazio è riempito con del liquido come acqua od olio ed è questo fluido che produce calore con la rotazione del cilindro interno. Un altro metodo utilizza magneti montati suuna ruota per produrre una grande rotazione di correnti in un piatto di alluminio, causando il rapido riscaldamento dell’alluminio stesso. Questo calorifero magnetico è stato dimostrato da Muller (Canada), Adams (NZ) e Reed (USA). Tutti questi sistemi possono produrre dieci volte più calore dei metodi tradizionali che utilizzano la stessa quantità di energia in entrata.

    Elettrolisi Super Efficiente
    L’acqua può essere separata in Idrogeno e Ossigeno utilizzando elettricità. I libri di chimica tradizionali affermano che questo processo richiede più energia di quanta può essere recuperata quando i gas vengono ricombinati. Questo è vero soltanto nei peggiori dei casi. Quando l’acqua viene colpita con la sua stessa frequenza di risonanza molecolare, utilizzando un sistema sviluppato da Stan Meyers (USA) e recentemente di nuovo dalla Xogen Power, essa collassa in Idrogeno e Ossigeno con un input elettrico molto piccolo. Anche utilizzando differenti elettroliti (addittivi che migliorano la conducibilità dell’acqua), l’efficienza del processo cambia drammaticamente. È anche risaputo che certe strutture geometriche e trame di superficie lavorano meglio di altre. L’implicazione è che un’illimitata quantità di carburante di Idrogeno può essere prodotta per far funzionare motori (come nella vostra macchina) al costo dell’acqua. Ancor più sorprendente è il fatto che una speciale lega di metallo, brevettata da Freedman (USA) nel 1957, scinda spontaneamente l’acqua in Idrogeno e Ossigeno senza alcun input elettrico esterno e senza causare alcun cambiamento chimico nel metallo stesso. Questo significa che questa lega speciale può produrre Idrogeno dall’acqua perniente, per sempre.

    Motori a Turbina ad Implosione
    Tutti i maggiori motori industriali utilizzano la liberazione di calore per causare espansione e la pressione per convertire il lavoro, come nel motore della vostra automobile. La natura utilizza il processo opposto di raffreddare per causare aspirazione e di produrre il vuoto per produrre lavoro, come in un tornado. Viktor Schauberger (Austria), fu il primo a costruire modelli funzionanti di Motori ad Implosione negli anni 30 e 40 del 1900. Sin da allora, Callum Coat ha pubblicato estensivamente il lavoro di Schauberger nel suo libro“Living Energies” (Energie Viventi) e di conseguenza un numero di ricercatori ha costruito modelli funzionanti di Motori a Turbina ad Implosione. Questi rappresentano motori senza carburante che producono lavoro meccanico ricavato da energia che accede dal vuoto. Ci sono anche molti disegni più semplici di motori che utilizzano movimenti a vortice per fornire una combinazione di gravità e forza centrifuga per produrre un moto continuo nei fluidi.

    Fusione Fredda
    Nel Marzo 1989, due Chimici della Brigham Young University nello Utah (USA), annunciarono di averprodotto una reazione di fusione atomica in una semplice apparecchiatura da tavolo. Le affermazioni furono“ridimensionate” entro 6 mesi e il pubblico perse interesse. Ciò nonostante, la Fusione Fredda è molto reale. Non solo è stata documentata ripetutamente una produzione di calore in eccesso, ma è stata catalogata anche una trasmutazione a bassa energia di elementi atomici, che coinvolge dozzine di differenti reazioni! Questa tecnologia può certamente produrre energia a basso costo ed altri importanti risultati nei processi industriali.

    Pompe di Calore ad Assistenza Solare
    Il frigorifero nella vostra cucina è l’unica “macchina free energy” che attualmente possedete. È una pompa di calore elettrica. Utilizza un’unità di energia (elettricità) per muovere tre unità di energia (calore). Questo gli da un “Coefficiente di prestazione” (COP) di circa 3. Il vostro frigorifero usa un’unità di elettricità per pompare tre unità di calore dall’interno all’esterno del frigorifero. Questo è il suo tipico utilizzo, ma è il modo peggiore di utilizzare la tecnologia. Ecco perché. Una pompa di calore pompa calore dalla fonte di calore al luogo che lo assorbe. La fonte dovrebbe ovviamente essere CALDA e il luogo di assorbimento dovrebbe ovviamente essere FREDDO per far si che questo processo funzioni al meglio. Nel frigorifero la fonte di calore è dentro la macchina che è FREDDA e il luogo di assorbimento del calore è la temperatura dell’aria della vostra cucina, che è più calda della fonte. Questo è il motivo per cui il COP rimane basso.Ma questo non è vero per tutte le pompe di calore. COP da 8 a 10 vengono raggiunti facilmente con le pompe di calore ad assistenza solare. In questo tipo di dispositivo, una pompa di calore ricava calore da un collettore solare e lo scarica in un grande assorbitore sotterraneo, che rimane a circa 13° C. Nel processo viene estratta energia meccanica . Questo processo è equivalente ad un motore a vapore che estrae energia meccanica tra il boiler ed il condensatore, eccetto che utilizza un liquido che “bolle” ad una temperatura molto più bassa dell’acqua. Un sistema di questo tipo testato negli anni 70, ha prodotto 350 hp, misurati con un dinamometro, in un motore appositamente disegnato con appena 9 m2 (100 square-feet) di collettore solare (questo NON è il sistema promosso da Dennis Lee). Questo sistema ha prodotto 17 volte più energia di quella necessaria per farlo funzionare! Potrebbe dare energia ad un piccolo quartiere dal tetto di tubi caldi di un gazebo, utilizzando esattamente la stessa tecnologia che mantiene freddo il cibo nel vostro frigorifero. Attualmente, c’è un sistema di pompa di calore solo a nord di Kona, nelle Hawaii, che genera elettricità dalla differenza di temperatura nell’acqua dell’oceano.

    Ci sono dozzine di altri sistemi che non ho menzionato, molti di questi sono vivi e ben testati come quelli che ho appena menzionato. Ma questo piccolo elenco è sufficiente per quello che volevo mostrarvi: la tecnologia free energy è qui, ora. Offre la libertà dall’inquinamento mondiale e abbondante energia per ognuno, dappertutto. È ora possibile fermare la produzione di “gas serra” e smantellare tutte le centrali nucleari. Ora possiamo desalinizzare una quantità illimitata di acqua marina ad un prezzo economico e portare la necessaria acqua fresca negli habitat più remoti. I costi di trasporto e produzione per quasi tutto possono essere abbassati drammaticamente. Il cibo può essere coltivato in serre riscaldate anche d’inverno, dovunque. Tutti questi meravigliosi benefici che rendono la vita su questo pianeta più facile e migliore per ognuno, sono stati posticipati per decadi. Perché? A che scopo?

    Peter A. Lindemann

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  7. #27
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    martedì 5 luglio 2011
    Tesla ( storia )

    La sera stessa Erskine chiamò l' FBI per informarlo della morte di Tesla, e gli disse che il nipote dell'inventore aveva preso del materiale che poteva essere usato contro il governo degli Stati Uniti. L' FBI avviò immediatamente un'inchiesta a New York e accertò che Kasanovich e altri due uomini erano entrati nella stanza di Tesla aiutati da un fabbro; contattò quindi gli uffici dell'Alien Property Control (deposito cautelativo per i beni degli stranieri), che sequestrò gli oggetti per conto del governo.

    Il funzionario del deposito, Fitzgerald, si recò all'albergo e confiscò tutto ciò che restava delle proprietà di Tesla con cui riempì due camion. Le casse con le sue cose vennero poi sigillate e trasferite alla Manhattan Storage & Warehouse Co. di New York, dove erano depositati dal 1934 altri trenta tra sacchi e bauli di Tesla. Il sabato mattina il custode del depositò controllò tutti gli effetti di Tesla e chiamò le autorità navali per registrare su microfilm tutti i suoi documenti.

    L' FBI scoprì, inoltre, che Tesla aveva depositato un'invenzione nella cassetta dell' Hotel Grosvoner Clinton nel 1932, ma l'albero rifiutò di consegnarla agli agenti se il conto in sospeso di Tesla non fosse stato saldato; accettò comunque di informare l' FBI se qualcuno si fosse presentato a reclamarla.

    I registri dell' FBI riportarono che Sava Kosanovich stesse cercando di appropriarsi degli effetti di Tesla, e si temeva che avrebbe potuto consegnare informazioni utili ai nemici. L' FBI contattò quindi il consulente scientifico del vicepresidente Wallace, che ordinò di fare tutto il possibile per proteggere gli effetti di Tesla; disse inoltre che Tesla aveva completato e perfezionato i suoi esperimenti sulla trasmissione senza fili dell'energia, e che aveva progettato un nuovo missile. Il progetto e il prototipo funzionante, costato dieci mila dollari, era custodito nella cassetta di sicurezza del Grosvoner Clinton Hotel. Il prototipo aveva sicuramente un rapporto con il "raggio mortale" di Tesla o con la trasmissione senza fili della corrente elettrica.

    Il Dipartimento di Stato, che doveva tenere continuamente informato il vicepresidente, propose al procuratore di considerare la possibilità di arrestare Kosanovich per appropriazione indebita, e di rientrare cosi in possesso dei documenti che aveva preso dalla cassetta. A quel punto, il custode del deposito si fece carico della sicurezza degli effetti di Tesla e dei registri dell' FBI.

    J. Edgar Hoover inviò un promemoria in cui raccomandava "la massima riservatezza sulle ultime vicende collegate a Tesla, per evitare qualsiasi tipo di pubblicità delle sue invenzioni e prendere tutte le precauzioni necessarie a mantenere il segreto di quelle scoperte".

    Così, il lavoro di una vita fu dichiarato "top secret", e qualsiasi discussione in merito fu vietata.

    Ironia della sorte, il "raggio mortale" esisteva veramente, ed è soltanto negli ultimi anni che la scienza è riuscita ad arrivare alle stesse conclusioni cui era giunto Tesla. Il 18 ottobre 1993, il Dipartimento americano della difesa annunciò di aver cominciato a costruire un centro di ricerche missilistiche sperimentale sulla ionosfera a Gakona, in Alaska. Il centro, conosciuto come HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) è stato costruito dalla Raytheon Corporation e coinvolge le università di Alaska, Massachussetts, Stanford, Penn State, Tulsa, Clemson, Maryland, Cornell, UCLA e MIT nel programma di esperimenti sulle proprietà di risonanza della Terra e dell'atmosfera. Il rapporto con il lavoro di Tesla è evidente. L'HAARP esamina esattamente gli stessi fenomeni studiati da Tesla cento anni prima in Colorado.

    L' HAARP si basa sulle ipotesi di Barnard Eastlund, proprietario di tre brevetti (4.686.605 - 4.712.158 - 5.038.664), tutti e tre rilasciati come perfezionamento dei brevetti di Tesla risultati dagli esperimenti in Colorado. I titoli dei brevetti, di cui si deve dimostrare la fattibilità prima che il brevetto venga rilasciato, sono: metodo e dispositivo per alterare uno strato dell'atmosfera terrestre, ionosfera e/o magnetosfera; metodo e dispositivo per creare un elettrone ciclotrone artificiale che riscaldi una zona di plasma; metodo per produrre uno scudo di particelle relativistiche a un'altitudine superiore alla superficie terrestre.

    Quest'ultimo brevetto, che descrive uno scudo antimissile capace di neutralizzare l'elettronica di missili o satelliti nemici, è la realizzazione del "raggio mortale" di Tesla. Funziona producendo un'aggregazione di plasma di particelle ad alta energia - il fulmine globulare dell'esperimento in Colorado su una scala più vasta.

    Alla fine Tesla l'ebbe vinta: la sua "teleforza" è stata infine realizzata; e dopo sei mesi dalla sua morte vinse la battaglia per i brevetti con Marconi: la Corte suprema degli Stati Uniti confermò la paternità di Tesla per l'invenzione della radio! Si trattò certamente di una vittoria piuttosto insignificante, visto che entrambi i brevetti erano scaduti, gli scienziati erano ormai morti e nessuno poteva parlarne, per l'ordine "top secret" che proibiva di parlare del lavoro di Tesla.


    Fonte
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    Tesla ( storia ) - INFORMARMY.com
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  8. #28
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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    lunedì 4 luglio 2011
    L’automobile spinta dall’etere di Nikola Tesla
    Di Igor Spajic - tratto da Nexus Gold maggio-giugno 2005
    Home - NEXUS Edizioni

    La città di Buffalo, nel nord dello stato di New York negli USA, fu silenziosa testimone di un fatto straordinario nel corso di una settimana durante l'estate del 1931. Nonostante la depressione economica avesse compromesso la produzione e i commerci, la città nondimeno rimaneva una fucina di attività. Un giorno, tra le migliaia di veicoli che ne percorrevano le vie, una lussuosa automobile si fermò accanto, al marciapiede presso il semaforo di un incrocio. Un passante notò come si trattasse di una berlina Pierce-Arrow ultimo modello, coi fari che s'integravano con grazia nei parafanghi nel tipico stile di questa marca. Quello che caratterizzava l'auto in quella fredda giornata estiva era l'assoluta assenza di emissione di vapore o fumi dal tubo di scarico. Il passante si avvicinò al guidatore e attraverso il finestrino aperto commentò l'assenza di fumi dallo scarico. Il guidatore ringraziò il passante per i complimenti sottolineando che era così perché l'automobile "non aveva motore".
    Questa dichiarazione non è stravagante o maliziosa come potrebbe sembrare. C'era una certa verità in essa. Infatti, la Pierce-Arrow non aveva un motore a combustione interna; aveva invece un motore elettrico. Se l'autista si fosse preoccupato di completare la sua spiegazione al passante, avrebbe potuto dirgli che il motore elettrico non era alimentato da batterie - da nessun tipo di "carburante".
    L'autista era Petar Savo, e nonostante stesse guidando quell'auto non era il responsabile delle sue incredibili caratteristiche. Queste erano il lavoro dell'unico passeggero, un uomo che Petar Savo conosceva come uno "zio": non altri che il genio dell'elettricità Nikola Tesla (18 56-1943).
    Negli anni '90 del 19' secolo Nikola Tesla aveva rivoluzionato il mondo con le sue invenzioni per sfruttare l'elettricità, dandoci il motore elettrico a induzione, la corrente alternata (AC), la radiotelegrafia, il radiocomando a distanza, le lampade a fluorescenza ed altre meraviglie scientifiche. In realtà fu la corrente alternata polifase di Tesla e non la corrente continua di Thomas Edison ad inaugurare la moderna epoca tecnologica.
    Tesla non rimase a dormire sugli allori ma continuò a fare scoperte fondamentali nei campi dell'energia e della materia. Scoprì i raggi cosmici decenni prima di Millikan e fu il primo a sviluppare i raggi-X, il tubo a raggi catodici e altri tipi di valvole.

    Comunque, la scoperta potenzialmente più significativa di Nikola Tesla fu che l'energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra ed anche attorno ad essa in una zona atmosferica chiamata cavità di Schumann. Essa si estende dalla superficie del pianeta fino alla ionosfera, all'altezza di circa 80 chilometri . Le onde elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre) viaggiano, praticamente senza perdite, verso ogni punto del pianeta. Il sistema di distribuzione dell'energia di Tesla e la sua dedizione alla free energy significavano che con l'appropriato dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell'energia, chiunque nel mondo avrebbe potuto attingere dal suo sistema.
    Lo sviluppo di una simile tecnologia rappresentava una minaccia troppo grande per gli enormi interessi di chi produce, distribuisce e vende l'energia elettrica.
    La scoperta di Tesla finì con la sospensione dell'appoggio finanziario alle sue ricerche, l'ostracismo da parte della scienza ufficiale e la graduale rimozione del suo nome dai libri di storia. Dalla posizione di superstar della scienza nel 1895, Tesla nel 1917 era virtualmente un "signor nessuno",, costretto a piccoli esperimenti scientifici in solitudine. Nei suoi incontri annuali con la stampa in occasione del suo compleanno, una figura sottile nel cappotto aperto di stile anteguerra avrebbe annunciato ai giornalisti le scoperte e gli sviluppi delle sue idee. Era un triste miscuglio di ego e genio frustrato.
    Nel 1931, Nikola Tesla compì 75 anni. In una rara dimostrazione di omaggio da parte dei media, la rivista Time gli dedicò la copertina e un profilo biografico. L'anziano ingegnere e scienziato appariva emaciato anche se non sofferente, i suoi capelli ancora di un nero lucido e lo stesso sguardo lontano nei suoi occhi di sognatore.

    Le Auto Elettriche Rimangono Indietro
    All'inizio del ventesimo secolo, per le automobili elettriche le prospettive erano luminose. Futuristi come Jules Verne avevano anticipato veicoli elettrici alimentati da batterie che erano meccanicamente più semplici, silenziosi, inodori, facili da adoperare e con meno problemi di qualunque automobile con motore a benzina.
    Nell'automobile con motore a benzina occorreva regolare la valvola a farfalla, l'anticipo dell'accensione, pompare sull'acceleratore e far girare il motore con una manovella. In un'auto elettrica bastava soltanto girare una chiave e premere l'acceleratore. Rilasciando l'acceleratore l'auto rallentava immediatamente.
    Se necessario, in un'epoca in cui vi erano poche officine per auto, un normale elettricista poteva eseguire la manutenzione del semplice motore a corrente continua. Non vi era olio da cambiare, né radiatore da riempire, né pompe della benzina o dell'acqua da sistemare, nessun problema di carburazione, nessuna marmitta che si arrugginiva, nessun differenziale o trasmissione da controllare, e nessun inquinamento! Il grasso e l'olio erano limitati a un paio di cuscinetti a sfere del motore elettrico e ad alcuni raccordi del telaio.
    Per le loro consegne i grandi magazzini impiegavano camion elettrici. I medici iniziarono a recarsi alle visite al domicilio dei pazienti con “l’elettrica”, sostituendo il proprio cavallo e calesse con qualcosa di altrettanto semplice da mantenere. Le donne preferivano le auto elettriche per la facilità di guida. Poiché le vetture elettriche erano limitate in velocità e autonomia dalle loro batterie, diventarono popolari come trasporti cittadini.

    Al di fuori delle città, le strade dell'America di allora erano così primitive che diventarono riservate ai veicoli con motore a combustione interna, più veloci, con autonomia maggiore e in rapido progresso. Così, negli USA vi fu una specie di età dell'oro per i veicoli elettrici dopo che il resto del mondo iniziò ad abbandonarli. Detroit Electric, Columbia, Baker, Rauch & Lang e Woods furono le principali aziende tra quelle che producevano questo tipo di veicoli elettrici; si svilupparono nella loro nicchia di mercato con una serie di carrozzerie formali, spesso eleganti.
    Il tallone d'Achille delle vetture elettriche, comunque, fu sempre la densità energetica delle sue batterie, ovvero la sua scarsità. Le batterie erano dei tipo al piombo, pesanti e ingombranti, e sottraevano molto spazio prezioso. Il peso eccessivo riduceva la maneggevolezza e limitava le prestazioni, anche per gli standard di quegli anni. I veicoli elettrici non potevano superare i 70- 80 Km/h , poiché a queste velocità la batteria si poteva distruggere in un attimo. Spunti attorno ai 60 Km/h si potevano sostenere per tempi brevissimi, e la tipica gamma di velocità dei percorsi era di 25- 35 Km/h . Le batterie richiedevano ricariche ogni notte e l'autonomia massima superava difficilmente i 160 chilometri . Nessun costruttore di veicoli aveva mai installato un generatore elettrico di corrente continua, che avrebbe potuto restituire piccole quantità di energia alle batterie mentre il veicolo era in movimento, aumentandone così l'autonomia. Vi furono promesse su future potenti batterie innovative sin dai tempi di Edison, ma alla fine non se ne vide traccia.
    Non appena la velocità e l'affidabilità delle automobili a benzina migliorarono, le auto elettriche furono abbandonate e rimasero le preferite dai pensionati e dalle signore anziane. L'introduzione della messa in moto elettrica nelle auto a benzina mise il chiodo finale alla bara delle auto elettriche.

    La Comparsa di Nikola Tesla
    Negli anni '60 un ingegnere aeronautico di nome Derek Alilers incontrò Petar Savo e sviluppò una lunga amicizia con lui. Durante il loro sodalizio durato dieci anni, Savo gli parlò del suo illustre "zio" Nikola Tesla e delle sue realizzazioni negli anni '30. (Savo era un giovane parente di Tesla anche se non un nipote, ma si riferiva a lui come "zio".)
    Nel 1930 Nikola Tesla chiese a suo “nipote" Petar Savo di venire a New York. Savo (nato in Jugoslavia nel 1899, quindi 43 anni più giovane di Tesla) era stato nell'esercito austriaco ed era un esperto pilota, così colse fervidamente l'opportunità di lasciare la Jugoslavia (paese natale di Nikola Tesla). Si trasferì negli USA stabilendosi a New York.
    Nel 1967, in una serie di interviste, Savo descrisse la sua parte nell'episodio dell'auto elettrica di Tesla.
    Durante l'estate del 1931, Tesla invitò Savo a Buffalo, nello stato di New York, per mostrargli e collaudare un nuovo tipo di automobile che aveva sviluppato di tasca sua. Casualmente, Buffalo è vicina alle cascate del Niagara - dove era entrata in funzione nel 1895 la stazione idroelettrica a corrente alternata di Tesla che lo aveva innalzato al culmine della stima da parte della scienza ortodossa. La Westinghouse Electric e la Pierce-Arrow avevano preparato questa automobile elettrica sperimentale seguendo le indicazioni di Tesla. (George Westinghouse aveva acquistato da Tesla i brevetti sulla corrente alternata per 15 milioni di dollari all'inizio del 20' secolo.)
    La Pierce-Arrow adesso era posseduta e finanziata dalla Studebacker Corporation, e utilizzò questo solido appoggio finanziario per lanciare una serie di innovazioni. Tra il 1928 e il 1933 l 'azienda automobilistica presentò nuovi modelli con motori ad 8 cilindri in linea e 12 cilindri a V, i futuristici prototipi Silver Arrows, nuovi stili e miglioramenti di tecnica ingegneristica. La clientela reagì positivamente e le vendite della Pierce-Arrow aumentarono la quota aziendale nel mercato delle auto di lusso, nonostante nel 1930 quest'ultimo fosse in diminuzione. In una situazione così positiva, progetti "puramente teorici" come l'auto elettrica di Tesla erano all'interno di questa sfera concettuale. Nella tradizionale mistura di arroganza e ingenuità dell'azienda, niente sembrava impossibile.
    Così, per le sperimentazioni era stata selezionata una Pierce-Arrow Eight del 1931, proveniente dall'area di collaudo dell'azienda a Buffalo, nello stato di New York. Il suo motore a combustione interna era stato rimosso, lasciando intatti la frizione, il cambio e la trasmissione verso l'asse posteriore. La normale batteria da 12 volt rimase al suo posto, ma alla trasmissione era stato accoppiato un motore elettrico da 80 cavalli.

    Tradizionalmente, le auto elettriche montavano motori a corrente continua alimentati da batterie, dato che quella continua è il solo tipo di corrente che le batterie possono fornire. Si sarebbe potuto utilizzare un convertitore corrente continua/corrente alternata, ma a quei tempi tali dispositivi erano troppo ingombranti per essere montati su un'automobile.
    Il crepuscolo delle auto elettriche era già passato da tempo, ma questa Pierce-Arrow non venne dotata di un semplice motore a corrente continua. Si trattava di un motore elettrico a corrente alternata progettato per raggiungere 1.800 giri al minuto. Il motore era lungo 102 centimetri con un diametro di 76, senza spazzole e raffreddato ad aria per mezzo di una ventola frontale, e presentava due terminali di alimentazione indirizzati sotto il cruscotto ma lasciati senza collegamento. Tesla non disse chi costruì il motore elettrico, ma si ritiene che fu una divisione della Westinghouse. Sul retro dell'automobile era stata fissata un'antenna di 1,83 metri .

    L’Affare "Etere-Arrow"
    Petar Savo raggiunse il suo famoso parente, come quest'ultimo gli aveva chiesto, e a New York salirono assieme su un treno diretto verso il nord dello stato omonimo. Durante il viaggio l'inventore non commentò la natura dell'esperimento.
    Arrivati a Buffalo, si recarono presso un piccolo garage dove trovarono la nuova Pierce-Arrow. Il Dr. Tesla sollevò il cofano e fece qualche regolazione sul motore elettrico a corrente alternata sistemato al suo interno. In seguito si recarono a predisporre gli strumenti di Tesla. Nella camera di un hotel delle vicinanze il genio dell'elettricità si mise a montare il suo dispositivo. In una valigia a forma di cassetta si era portato dietro 12 valvole termoioniche. Savo descrisse le valvole “di costruzione curiosa", sebbene in seguito almeno tre di esse siano state identificate come valvole rettificatrici 70L7-GT. Furono inserite in un dispositivo contenuto in una scatola lunga 61 centimetri , larga 30,5 e alta 15. Non era più grande di un ricevitore radio ad onde corte. Al suo interno era predisposto tutto il circuito elettronico comprese le 12 valvole, i cablaggi e le resistenze. Due terminali da 6 millimetri di diametro e della lunghezza di 7,6 centimetri sembravano essere le connessioni per quelli del motore.
    Ritornati all'auto del l'esperimento, misero il contenitore in una posizione predisposta sotto il cruscotto dalla parte del passeggero. Tesla inserì i due collegamenti controllando un voltmetro.

    "Ora abbiamo l'energia", dichiarò, porgendo la chiave d'accensione a suo nipote. Sul cruscotto vi erano ulteriori strumenti che visualizzavano valori che Tesla non spiegò.
    Dietro richiesta dello zio, Savo mise in moto. “Il motore è partito", disse Tesla. Savo non sentiva alcun rumore. Nonostante ciò, coi pioniere dell'elettricità sul sedile del passeggero, Savo selezionò una marcia, premette sull'acceleratore e portò fuori l'automobile.
    Quel giorno Petar Savo guidò questo veicolo senza combustibile per lungo tempo, per circa 80 chilometri attorno a Buffalo, avanti e indietro nella campagna. Con un tachimetro calibrato a 190 chilometri orari a fondo scala, la Pierce-Arrow venne spinta fino a 145 km/h , e sempre con lo stesso livello di silenziosità del motore.
    Mentre percorrevano la campagna Tesla diventava sempre più disteso e fiducioso sulla sua invenzione; cominciò così a confidare a suo nipote alcuni suoi segreti. Quel dispositivo poteva alimentare le richieste di energia del veicolo per sempre, ma poteva addirittura soddisfare il fabbisogno energetico di un'abitazione - e con energia in avanzo.
    Pur se riluttante, inizialmente, a spiegarne i principi di funzionamento, Tesla dichiarò che il suo dispositivo era semplicemente un ricevitore per una "misteriosa radiazione, che proviene dall'etere" la quale "era disponibile in quantità illimitata".

    Riflettendo, mormorò che "il genere umano dovrebbe essere molto grato per la sua presenza".
    Nel corso dei successivi otto giorni Tesla e Savo provarono la Pierce-Arrow in percorsi urbani ed extraurbani, dalle velocità estremamente lente ai 150 chilometri all'ora. Le prestazioni erano analoghe a quelle di qualunque potente automobile pluricilindrica dell'epoca, compresa la stessa Pierce Eight col motore da 6.000 cc di cilindrata e 125 cavalli di potenza.
    Tesla raccontò a Savo che presto il ricevitore di energia sarebbe stato utilizzato per la propulsione di treni, natanti, velivoli e automobili.
    Alla fine della sperimentazione, l'inventore e il suo autista consegnarono l'automobile in un luogo segreto, concordato in precedenza - il vecchio granaio di una fattoria a circa 30 chilometri da Buffalo. Lasciarono l'auto sul posto, ma Tesla si portò dietro il suo dispositivo ricevitore e la chiave d'accensione.
    Questo romanzesco aspetto dell'affare continuò. Petar Savo raccolse delle indiscrezioni secondo le quali una segretaria aveva parlato delle prove segrete ed era stata licenziata. Ciò spiegherebbe un impreciso resoconto sulle sperimentazioni che apparve su diversi quotidiani.
    Quando chiesero a Tesla da dove arrivasse l'energia, data l'evidente assenza di batterie, egli rispose riluttante: "Dall'etere tutto attorno a noi".
    Alcuni suggerirono che Tesla fosse pazzo e in qualche modo collegato a forze sinistre e occulte. Tesla fu incensato. Rientrò assieme alla sua scatola misteriosa al suo laboratorio di New York. Terminò così la breve esperienza di Tesla nel mondo dell'automobile.
    Questo incidente dell'infrazione nella sicurezza può essere apocrifo, dato che Tesla non disdegnava di utilizzare la pubblicità per promuovere le sue idee ed invenzioni, sebbene quando questi dispositivi mettevano in pericolo lo status quo dell'industria egli aveva ogni buona ragione per essere circospetto nei suoi rapporti.
    L’azienda Pierce-Arrow aveva già toccato il culmine del suo successo nel 1930. Nel 1931 era in calo. Nel 1932 l 'azienda perse 3 milioni di dollari. Nel 1933 vi furono problemi amministrativi anche nell'azienda madre Studebacker che vacillò sull'orlo della liquidazione. L’interesse passò dall'innovazione alla pura sopravvivenza, e qui la Pierce-Arrow abbandona il nostro racconto.

    Un mistero all'interno di un enigma
    Circa un mese dopo la pubblicazione dell'episodio, Petar Savo ricevette una telefonata da Lee DeForest, un amico di Tesla e pioniere nello sviluppo delle valvole termoioniche. Egli chiese a Savo se i test lo avessero soddisfatto. Savo rispose con entusiasmo e DeForest lodò Tesla come il più grande scienziato vivente al mondo.
    In seguito, Savo chiese a suo "zio" sugli sviluppi del ricevitore energetico in altre applicazioni. Tesla rispose che era in contatto con uno dei principali cantieri nautici per realizzare una nave con un dispositivo simile a quello dell'automobile elettrica sperimentale. Tuttavia, non gli si potevano chiedere maggiori dettagli dato che era ipersensibile riguardo alla sicurezza del suo dispositivo - e non si può dargli torto. In passato, potenti interessi avevano cercato di ostracizzare Tesla, ostacolando ogni suo sforzo per promuovere ed applicare le proprie tecnologie.
    Chi scrive non è a conoscenza di alcun documento pubblico che descriva un esperimento nautico, o se quest'ultimo accadde. Non venne divulgata alcuna informazione.
    Il New York Daily News del 2 aprile 1934 riportava un articolo intitolato "Il sogno di Tesla di un'energia senza fili vicino alla realtà", che descriveva un "esperimento programmato per spingere un'automobile utilizzando la trasmissione senza fili di energia elettrica". Questo successe dopo l'episodio e non vi era menzione di "free energy".
    Nel periodo in cui l'automobile dovrebbe essere stata svelata, la Westinghouse Corporation , sotto la presidenza di F. A. Merrick, pagò per la sistemazione di Tesla al New Yorker, il più nuovo e lussuoso hotel di New York. In esso l'anziano scienziato visse gratuitamente per tutto il resto della sua vita. Tesla venne anche reclutato dalla Westinghouse per ricerche non ben specificate sulle trasmissioni senza fili ed egli interruppe le sue dichiarazioni pubbliche sui raggi cosmici.
    Forse che la Westinghouse comprò il riluttante silenzio di Tesla sulle sue scoperte free energy? Oppure venne finanziato per proseguire dei progetti segreti talmente speculativi da non costituire una minaccia per il complesso industriale nell'immediato futuro? Cala il sipario su un mistero all'interno di un enigma.

    Riferimenti
    - Abram, Arthur, "The Forgotten Art of Electric-Powered Automobiles", The Cormorant, bollettino del Packard Club (data sconosciuta)
    - Intervista di Derek Ahiers a Petar Savo, 16 settembre 1967 (dagli archivi di Ralph Bergstrasser)
    - Childress, David H., The Fantastic Inventions of Nikola Tesla, Adventures Unlimited Press, Illinois , 1993, ISBN l932813-19-4
    - Childress, David H. (ed.), The Tesla Papers, Adventures Unlimited Press, Illinois , 2000, ISBN 0-932813-86-0
    - Decker, Jerry, "Tesla's Electric Car - The Moray Version", KeelyNet BBS, postato il 31 gennaio 1993
    - Extraordinary Technology, vol. 1, nr. 2, aprile/maggio/giugno 2003
    - Greene, A.C., "The Electric Auto That Almost Triumphed", Dallas Morning News, 24 gennaio 1993
    - Nieper, Hans A., Revolution in Technology, Medicine and Society, MIT Verlag, Oldenburg, 1985, ISBN 3-925188-07-X (inizialmente pubblicato in Germania come Revolution in Technik, Medizin, Gesellschaft, 1981)
    - Siefer, Marc I., Wizard. The Life and Times of Nikola Tesla, Birch Lane Press/Carol Publishing Group, NJ, 1996, ISBN 1-55972-329-7
    - Seife, C., "Running on Empty", New Scientist, 25 aprile 1998
    - Southward Car Museum Trust Inc., The illustrated Motor Vehicle Collection, Paraparaumu, Nuova Zelanda, ISBN 0-47305583-X
    - TFC Books FAQ, The requested page does not exist e Vassilatos, Gerry, "Tesla's Electric Car, KeelyNet BBS


    Fonte
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    L’automobile spinta dall’etere di Nikola Tesla - INFORMARMY.com
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #29
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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    Citazione Originariamente Scritto da ventunsettembre Visualizza Messaggio
    Il nostro amico... Kulander non darà mai il nobel a un non ebreo.
    L'albo d'oro del Nobel pullula di non ebrei, in tutte le discipline...
    L'occasione fa l'uomo italiano.

  10. #30
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    Predefinito Rif: Il segreto di Nikola Tesla

    Citazione Originariamente Scritto da Elazar Visualizza Messaggio
    L'albo d'oro del Nobel pullula di non ebrei, in tutte le discipline...
    E' pieno il mondo di gente ebrea che afferma di non esserlo.
    Magari ha cambiato nome od ufficialmente pure religione.
    Basti pensare a Dario Fò o al Papa santo subito...
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

 

 
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