Le parti di cui parlo sono quelle definite moderate, che vanno dalla Margherita ad Alleanza Nazionale, che rappresentano la maggioranza della popolazione.
Le radici di Gavino e generalmente dei movimenti indipendisti sono certamente di sinistra, in quanto a sinistra è maggiormente presente una certa "attitudine alle ribellione" quindi più sensibili a certe tematiche. Non basta per raggiungere l’ obiettivo, questo è garantito. Per farlo c’è bisogno di una penetrazione a livello sociale più ampia. C’è bisogno di tutti: cattolici, liberali, destrorsi,e, possibilmente, anche di una classe imprenditoriale che possa trarre vantaggio dal fatto che la Sardegna sia indipendente, così com’ è successo all’ Italia. L' indipendenza non può e NON DEVE essere il progetto di una sola parte politica.
Sono assolutamente convinto che sia auspicabile avere un maggior possibile di movimenti indipendentisti, un vero e proprio “Parlamento Sardo”, con ideali ed opinioni diverse ma con un’unico, grande, obiettivo. Strade parallele che tendono ad incontrarsi, non a scontrarsi…
Avevo ed ho ancora stima del tuo lavoro per un movimento che possa allargare il consenso, ma agendo in questo modo rischi soltanto di rovinare tutto, di farti emarginare e di far finire il tuo movimento in un “cul de sac”, comente narana in Francia.
P.S. Lascia che siano i sardi a giudicare, questa si chiama Democrazia!