La confessione di un arabo: NOI SEMINIAMO L'ODIO

[Caterina63]

La denuncia coraggiosa di un giornale panarabo
Postato il Lunedì, 18 settembre

«Ma siamo solo noi musulmani a insultare sempre la Croce»

Editorialista del giornale panarabo «Elaph» si ribella: «Ogni venerdì nelle nostre moschee commettiamo mille volte più errori del Papa incitando padri e figli all’odio»



È una voce. Una sola, ma coraggiosa. Non risuona nelle moschee, ma si esprime sulle pagine on line di Elaph, uno dei giornali panarabi più letti su Internet.

La redazione è a Londra, l’orientamento modernista e liberale. Basta un clic per accorgersene: sulla colonna di sinistra appaiono foto di giornaliste e cantanti arabe vestite e in pose inequivocabilmente occidentali. Ieri il direttore Othman Al-Omeir ha deciso di rompere il coro di critiche al Papa - che in questi giorni ha unito moderati e fondamentalisti musulmani - pubblicando un commento in cui si ribalta la prospettiva.


«Sì il Papa avrà pure sbagliato, però ha presentato subito qualcosa di molto simile a delle scuse dicendo che le sue parole sono state fraintese - si legge nel testo, rilanciato in Italia dall’agenzia Apcom -. Ma quanti sono i nostri Muftì Ulema islamici che si sono espressi per spiegare che è contrario alla spirito dell'Islam offendere i cristiani ogni venerdì nei sermoni delle nostre moschee?», si chiede Hani al Nakshabandih, che giudica «strumentale» la protesta, perchè «le parole di Benedetto XVI non possono in alcun modo minacciare l'Islam, nè intaccare la figura del Profeta». Tanto più che la Santa Sede da tempo dimostra grande cautela e rispetto nel porsi verso le altre religioni. E Benedetto XVI non ha certo rinnegato la linea del dialogo.


Si può dire altrettanto dei religiosi musulmani? No, secondo l’editorialista di Elaph, che, con notevole audacia, elenca i torti «quotidiani» commessi dall'Islam, nei confronti delle altre religioni: «Noi commettiamo errori mille volte più del Papa - scrive - Nei sermoni del venerdì insultiamo cristiani ed ebrei, chiedendo a Dio di distruggerli».

E ancora: «In ogni scuola, inculchiamo ai nostri alunni che i cristiani sono impuri ed andranno all'inferno. In ogni casa cresciamo i nostri figli insegnando che cristiani ed ebrei sono i nostri principali nemici e che dovremo ucciderli altrimenti loro ammazzeranno noi».

«Ma i nostri Ulema tacciono, salvo poi scattare all'unisono quando il Pontefice parla della persona del Profeta». È un’ipocrisia, inaccettabile per Hani al Nakshabandih. «I dotti dell’Islam rispondono all'errore con un'altro errore: offendere Maometto, non è più grave dell'insulto ai cristiani».


L’accusa è durissima e difficilmente passerà inosservata. Nell’impeto polemico, il giornalista lascia intendere che in tutte le moschee si propaghi l’odio. Non è così. Dimentica di ricordare che la diffusione del fondamentalismo islamico non preoccupa solo noi occidentali, ma anche, se non soprattutto, i Paesi arabi, che, per arginare il contagio, impongono controlli serrati nei luoghi di culto. L’Università del Cairo di Al Ahram, considerata il «Vaticano» dei sunniti, non è certo una congrega di estremisti. E i riti delle congregazioni Sufi sono un inno alla spiritualità, non certo al radicalismo.

Nonostante tutto l’Islam continuare ad avere più volti.
Ma l’editorialista di Elaph non sbaglia nel denunciarne l’aspetto più aberrante e retrogrado: quello del wahabismo ovvero una setta della penisola arabica fondata nel 1700 e che ha avuto a lungo un’influenza marginale, ma che grazie ai generosi finanziamenti degli sceicchi sauditi fa proseliti nel mondo. Qualche mese fa la Freedom House, uno dei più prestigiosi istituti di ricerca americani, ha monitorato i sermoni dei clerici wahabiti sia in Arabia Saudita sia in Occidente. C’è da rabbrividire.
Altro che dialogo, altro che comprensione.

Quegli imam diffondono un Credo totalitario intriso di violenza, che trova eco persino in alcuni documenti ufficiali del governo di Riad. Si sostiene che è un obbligo religioso per ogni musulmano odiare cristiani ed ebrei e che non bisogna imitarli, nè fraternizzare con loro nè aiutarli in alcun modo. Guai a salutarli per primi, guai a porgere gli auguri a Natale. La democrazia è anti-islamica e dunque va respinta.

I «Fratelli» che si trovano nelle terre dei miscredenti devono comportarsi come se fossero in missione dietro le linee nemiche, acquisendo nuove conoscenze e fondi da usare per la Guerra Santa o facendo proselitismo. Qualunque altra ragione non è ammessa. E chi osa convertirsi sappia che verrà ucciso.
Così si parla nelle moschee e nelle scuole coraniche wahabite. Il problema è innanzitutto lì.

di Marcello Foa, marcello.foa@ilgiornale.it


Il Giornale n. 37 del 18-09-06 pagina 4

[ragazzosemplice]

Se da un parte senza dubbio vi è un Islam fondamentalista che strumentalizza la religione per farne motivo di odio e di violenza e che va sicuramente condannato, non va però dimenticato che vi sono paesi dove cristiani e musulmani vivono accanto a cristiani ed ebrei pacificamente da secoli. Penso all'Iraq, o al Libano o alla Tunisia.

[simplicio]

Se da un parte senza dubbio vi è un Islam fondamentalista che strumentalizza la religione per farne motivo di odio e di violenza e che va sicuramente condannato, non va però dimenticato che vi sono paesi dove cristiani e musulmani vivono accanto a cristiani ed ebrei pacificamente da secoli.

Dove? Pregasi specificare

[giovannipresbit]

Ma fatemi capire per cortesia e in nome del Vangelo del Signore Risorto. ma anche a livello forumistico,per qwuando sostanzialmente modesto e inessenziale esso sia( poi non so se è veramente tale) è iniziata la chiamata alle armi,alla reconquista,alla crociata,allo scontro di civiltà?

Anche questo 34-perdonami caterina63- pur se meno violento dei 3d aperti da apoliticos e da mariano68(poi chiusi) e certamente corretto sul piano dell'informazione e della descrizione del mondo musulmano presenta il rischio di questa chiamata alle armi per il tipo ma guardate quanto sono pericolosi,quanto sono nemici,quant sono violenti, quanto inessenziale e forse inesistente sia l'islam moderato,quanto è giusto da parte nostra(l'unità cristiana ritrovata sulla punta delle spade e sul riconoscimento dell'esistenza di un comune nemico da odiare ma si da odiare fino in fondo e anche più dello stesso fondo) preparare le spade,la guerra non difensiva ma se occorre preventiva,ecco la teologia cristiana unitaria dell'esistenza dell'altrui canaglia .....

Così realisticamente(e dico realisticamente ,non sto per nulla invocando licealmente la radicalità evangelica,anche se bisognerebbe farlo ) senza la stessa logica del realismo della mediazione e del modus vivendi non si va da nessuna parte

Qui amico Barsanufio il tuo dire che questi discorsi che inneggiano alla guerra o comunque all'inimicizia vanno seppelliti da risate non regge più: sta crescendo,monta,sale -tutta quanta dentro tutta quanta la cristianità,ma proprio tutta,nessuna chiesa ne è esente- qust'aria altrettanto talebana,altrettanto fondamentalista del dovere chiudere i conti a tutti i costi costi quel che costi ...

Riflettevo confusamente ieri sera mentre rileggevo gli ultimi capitoli di "fede sepolta" di Sergio Quinzio(posso nominare Sergio Quinzio?)a quanto spesso (giustamente) noi diciamo del fallimento del comunismo realizzato, ma quando avremo il coraggio e l'onestà tutta interiore e tutta davanti al Signore di potere anche -nella nostra vita personale e nella nostra vita ecclesiale-di guardare veramente e vedere la possibilità del fallimento del cristianesimo da noi realizzato?

Forse è allora il momento di un altro modello ecclesiologico per tutta quanta la cristianità e forse in questo modello ecclesiologico di semplicità credo fatto di poche cose e per di più post moderne e contemporanee invocando la parusia costruiremo l'unità tra noi

Sul fallimento del cristianesimo realizzato tornerò a meditare

E poi mi si perdoni ma non posso tacerlo. in questi 3d anche spiritualmente o irritanti o perfini emananti energia negativa sulla guerra contro l'islàm (poi ci sono anche i 3d (non qui ma un pò più sotto) cristianissimi( e perfino romanissimi) di odio contro gli ebrei, coloro i quali -all'interno del forum-sempre intervengono (non è polemica ma è constatazione) per orientare ,stavolta zitti e zitti e buoni ed allineati e coperti ...

La sento quest'aria malsana,la sento quest'aria da Dio lo vuole e sta prendendo spazi nelle tende cristiane,tutte e tutte quante...fermiamola ...

Barsanufio dice con il seppellirla sotto le risate...Non so se basta

[Caterina63]

Caro Giovanni..io ho aperto solo due 3D sul tema.

1) con solo esclusivamente le PAROLE DEL PAPA, specialmente in LINGUA ARABA dal momento che anche la STAMPA ITALIANA si è resa complice di MISTIFICARE LE PAROLE dette dal Pontefice......E NESSUN GIORNALE AVEVA PUBBLICATO LE SUE PAROLE IN ARABO......(tutto sommato vista la disinformazione che c'è è stato meglio così);

2) se legge meglio il titolo di questo 3D parla di CONFESSIONE.....un arabo si confessa e riconosce che esiste UNA PARTE del mondo islamico che insegna specificatamente la violenza e ad odiare......

se inserendo queste informazioni UTILI.....esiste qualche forumista che non sa trarne vantaggio..non è un problema che mi riguarda, ma fare gli struzzi.....o evitare di INFORMARE LA GENTE solo perchè c'è chi manipola poi le nostizie, non è rendere un servizio.....

Cosa trarre da questa confessione?
Innanzi tutto che dobbiamo TUTTI PREGARE.......perchè io interpreto queste parole lette COME UNA RICHIESTA DI AIUTO.......come dire: "AMICI CRISTIANI, NON SIAMO TUTTI COSI'....MA PURTROPPO E' VERO, ESISTONO DELLE SCUOLE DEDITE ALL'INSEGNAMENTO DELL'ODIO E DELLA VIOLENZA, AIUTATECI A COMPRENDERE E A COMPRENDERE......"

In secondo luogo servono anche a far capire che le parole dette da Benedetto XVI non erano e non sono campate in aria.....ESISTE UN CULTO ALLA VIOLENZA IN NOME DI DIO.....e questa volta non lo dice un cristiano, ma un arabo che si confessa......

Cosa fare? COME HA DETTO BENEDETTO XVI: USARE LA RAGIONE.......e non lasciarci scoraggiare dal tam- tam o come la chiamo io SCHIZZOFRENIA GIORNALISTICA di questi giorni......
Questo arabo che si confessa ha usato la ragione.....riconoscendo che il problema esiste veramente E SIAMO CHIAMATI AD AFFRONTARLI INSIEME IN NOME DI QUEL DIO CHE CARITAS EST.......

Evitare di parlarne solo perchè si teme chi può strumentalizzare si rischierebbe di cadere nella trappola del ricatto e della strategia della tensione.....per questo esistono dei Moderatori, perchè possano tenere sotto controllo lo sviluppo di un CONFRONTO.....

Fraternamente CaterinaLD

[Barsanufio (POL)]

Qui amico Barsanufio il tuo dire che questi discorsi che inneggiano alla guerra o comunque all'inimicizia vanno seppelliti da risate non regge più: sta crescendo,monta,sale -tutta quanta dentro tutta quanta la cristianità,ma proprio tutta,nessuna chiesa ne è esente- qust'aria altrettanto talebana,altrettanto fondamentalista del dovere chiudere i conti a tutti i costi costi quel che costi (...) Barsanufio dice con il seppellirla sotto le risate...Non so se basta

Può essere che tu abbia ragione, padre Giovanni. Può ben essere così. Forse il riderci su è un atteggiamento troppo ottimista.

Non ti nascondo, caro Padre, che, quando altrove parlavi di possibili sorprese che potrebbero esserci riservate dal dialogo romano-cattolico/ortodosso, a me veniva in mente il Concilio di Firenze. Io ci sono nato, a Firenze, e ho presente l'Adorazione dei Magi di Benozzo Gozzoli (dentro Palazzo Medici-Riccardi, che i fiorentini chiamano 'la Prefettura') in cui viene raffigurata la processione dei Padri Greci, con coloratissimi costumi dalle fogge bizzarre, grandi barbe, animali strani e perfino il camelopardo. Quando la vidi per la prima volta, e avevo circa otto anni, ne rimasi incantato. Come certamente tu sai, quel tentativo fallito di unione aveva a che fare con la paura - da parte della Chiesa ortodossa - del 'Turco' che si faceva minaccioso ai confini, e con la speranza di ottenere, in questa lotta, l'appoggio dell'occidente cristiano. Ora, io non vorrei mai che alla radice di queste sorprese vi fosse una nuova paura del Turco, magari questa volta della Chiesa romana.

Grazie, B.

[giovannipresbit]

Può essere che tu abbia ragione, padre Giovanni. Può ben essere così. Forse il riderci su è un atteggiamento troppo ottimista.

Non ti nascondo, caro Padre, che, quando altrove parlavi di possibili sorprese che potrebbero esserci riservate dal dialogo romano-cattolico/ortodosso, a me veniva in mente il Concilio di Firenze. Io ci sono nato, a Firenze, e ho presente l'Adorazione dei Magi di Benozzo Gozzoli (dentro Palazzo Medici-Riccardi, che i fiorentini chiamano 'la Prefettura') in cui viene raffigurata la processione dei Padri Greci, con coloratissimi costumi dalle fogge bizzarre, grandi barbe, animali strani e perfino il camelopardo. Quando la vidi per la prima volta, e avevo circa otto anni, ne rimasi incantato. Come certamente tu sai, quel tentativo fallito di unione aveva a che fare con la paura - da parte della Chiesa ortodossa - del 'Turco' che si faceva minaccioso ai confini, e con la speranza di ottenere, in questa lotta, l'appoggio dell'occidente cristiano.

Ora, io non vorrei mai che alla radice di queste sorprese vi fosse una nuova paura del Turco, magari questa volta della Chiesa romana

.

Grazie, B.

Quoto totalmente e ritotalmente

Le sorprese siano dello Spirito Santo di Dio che soffia dove vuole e solo di Lui

e a lui la nostra preghiera e la nostra invocazione

Padre Giovanni

[Affus]

Quoto totalmente e ritotalmente

Le sorprese siano dello Spirito Santo di Dio che soffia dove vuole e solo di Lui

e a lui la nostra preghiera e la nostra invocazione

Padre Giovanni

Dio è amore e chi dimora in Dio dimora nell'amore !

[Caterina63]

CON LE ARMI DELLA FEDE......DELLA GIUSTIZIA......DELLA CARITA' E DELL'AMORE INCONDIZIONATO FINO A PERDERE LA PROPRIA VITA PER DONARLA....

IN RISPOSTA ALLE VIGNETTE CONTRO NON SOLO IL PAPA, MA CONTRO LA NOSTRA APPARTENENZA A CRISTO RE...

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"Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in Italia e nel mondo intero" (Santa Caterina da Siena)

[giovannipresbit]

ecco la papolatra...

Caterina non ha letto (a quanto pare non conosce la lingua del dialogo) il bellissimo e delicato intervento di Yunus nel 3d posto in rilievo

Una sola domanda a Caterina. Ella sta con il papa-come ha affermato - ma è sicura che Benedetto XVI stia con Lei?