Notizia dell'ultima edizione del Tg2, secondo Giuliano Amato ci sarebbero troppi pochi attori "di colore" nelle fiction, e quei pochi presenti rappresenterebbero uno stereotipo, si augura il ministro di avere in futuro una fiction dove magari un medico "di colore" cura un italiano e cose simili, perchè sempre secondo questo genio "è importante anche per la TV e le fiction proporre modelli d'integrazione" proprio come proposto da anni dai vari telefilms americani e francesi.
Subito un dirigente Rai ha assicurato che già stanno girando una nuova serie de "Un medico in famiglia" con una dottoressa della Asl "di colore".
Della serie: non si accontentano più di servire diligentemente le direttive del mondialismo, si preoccupano di essere competitivi nel loro servilismo.....
Tralascio il mio pessimo giudizio su quelle orribili dilapidazioni di denaro pubblico che sono le "fiction" italiane, accozzaglia di pseudoregisti e anti-attori patetiche e malfatte scopiazzature dei telefilm ammerecani.
A voi il giudizio, io sono esterrefatto e nauseato!!!!