Congersso neoborbonici e sudisti duosiciliani

[Borjes]

Vanvitelli, liev sta fotografia, se poi i serivzi segreti di mastella ci ammazzano ?

Quale miglior morte morire per la patria nostra.
Agli amici del forum e patrioti tutti, quando accadrà voglio la nostra bandiera sul mio feretro.

[dechristen (POL)]

Cosa è successo al congresso?
Neoborbonici e Duosiciliani : uniti si vince
Cari compatrioti tutti, non c'è stato nessun documento scritto a Caserta anche perchè in tanti anni tutti quelli che sono stati stilati e poi controfirmati non sono mai stati rispettati ed onorati.
Gli accordi di massima sono stati molti fra i quali quello di operare come un coordinamento di "Mutuo Soccorso", De Crescenzo ha esortato ad aprire un "laboratorio politico"
sembra poco ma per chi conosce i vertici nazionali neoborbonici è un mezzo miracolo,per non parlare di Alessandro Romano chi conosce il suo pensiero sull'eventualità di fare politica sa che il buon "capitano" ha un atteggiamento non proprio propenso all'azione politica, perchè il popolo, a suo dire e non solo, non è pronto a comprendere, ma a Caserta sembrava un' altra persona, miracolo? No consapevolezza che c'è un inizio di struttura . Il congresso era anche un modo per vedere se "esistiamo", se siamo reali e non solo virtuali, il popolo neoborbonico ha risposto all'appello e anche questa è una novità .
Era domenica, c'era il Napoli e il giorno prima c'è stato il convegno di Capua, ma nonostante ciò al congresso si sono presentati in tanti, a loro spese e questa la dice lunga sulla voglia forte di dare un contributo al nostro futuro,al Sud..
Zitara potrà contare sui neoborbonici per quel che riguarda appoggio e collaborazione.
Tagliamonte, TeleNova via satellite ci ha chiesto di sfruttare la sua struttura per divulgare il pensiero duosiciliano, tre anni fà voleva fare il "capo" e basta, oggi , come fanno gli uomini di buonsenso, vuole aiutare l'impresa .
Con i pugliesi di NoiBorbonici non facevamo altro che tirarci i "capelli" ieri 8 ottobre si è compreso che è da stupidi pestarci i piedi e di non commettere mai più alcuna azione ostativa , non porta niente di buono, senza il congresso difficilmente ci sarebbe stato questo cambio di rotta.
Dal nord sono giunti giovani appartenenti ad un partito , era la prima volta che assistevano ad un incontro neoborbonico, sembra che la loro impressione sia stata più che positiva.
Ci siamo riproposti di rincontrarci di nuovo tutti a Roma tra un mese circa per fare il punto della situazione e di serrare definitivamente le fila.
Sembra poco ma non lo è credetemi.
forza e onore
Fiore Marro

movimento neoborbonico

[uqbar (POL)]

Cosa è successo al congresso?
Neoborbonici e Duosiciliani : uniti si vince
Cari compatrioti tutti, non c'è stato nessun documento scritto a Caserta anche perchè in tanti anni tutti quelli che sono stati stilati e poi controfirmati non sono mai stati rispettati ed onorati.
Gli accordi di massima sono stati molti fra i quali quello di operare come un coordinamento di "Mutuo Soccorso", De Crescenzo ha esortato ad aprire un "laboratorio politico"
sembra poco ma per chi conosce i vertici nazionali neoborbonici è un mezzo miracolo,per non parlare di Alessandro Romano chi conosce il suo pensiero sull'eventualità di fare politica sa che il buon "capitano" ha un atteggiamento non proprio propenso all'azione politica, perchè il popolo, a suo dire e non solo, non è pronto a comprendere, ma a Caserta sembrava un' altra persona, miracolo? No consapevolezza che c'è un inizio di struttura . Il congresso era anche un modo per vedere se "esistiamo", se siamo reali e non solo virtuali, il popolo neoborbonico ha risposto all'appello e anche questa è una novità .
Era domenica, c'era il Napoli e il giorno prima c'è stato il convegno di Capua, ma nonostante ciò al congresso si sono presentati in tanti, a loro spese e questa la dice lunga sulla voglia forte di dare un contributo al nostro futuro,al Sud..
Zitara potrà contare sui neoborbonici per quel che riguarda appoggio e collaborazione.
Tagliamonte, TeleNova via satellite ci ha chiesto di sfruttare la sua struttura per divulgare il pensiero duosiciliano, tre anni fà voleva fare il "capo" e basta, oggi , come fanno gli uomini di buonsenso, vuole aiutare l'impresa .
Con i pugliesi di NoiBorbonici non facevamo altro che tirarci i "capelli" ieri 8 ottobre si è compreso che è da stupidi pestarci i piedi e di non commettere mai più alcuna azione ostativa , non porta niente di buono, senza il congresso difficilmente ci sarebbe stato questo cambio di rotta.
Dal nord sono giunti giovani appartenenti ad un partito , era la prima volta che assistevano ad un incontro neoborbonico, sembra che la loro impressione sia stata più che positiva.
Ci siamo riproposti di rincontrarci di nuovo tutti a Roma tra un mese circa per fare il punto della situazione e di serrare definitivamente le fila.
Sembra poco ma non lo è credetemi.
forza e onore
Fiore Marro

movimento neoborbonico

Bene Fiore, sembra che le cose comincino a girare per il meglio.
Il movimento può fortunatamente contare su di te che sei un organizzatore coi fiocchi - l'organizzazione del Congresso è stata perfetta.
Ci vediamo a Roma allora.

[dechristen (POL)]

Condivido a pieno molti interventi sentiti a Caserta.
Credo che dopo la "sbornia" emotiva del congresso ci si debba svegliare dal bel sogno e proseguire nell'azione.
Come prima cosa nell'incontro che si terrà a Roma credo che bisogna decidere il nome da dare al laboratorio poltico, per me personalmente va bene "Neoborbonici uniti per il Sud", poi consiglierei di dare dei ruoli ben stabiliti, tipo presidente provvisorio, coordinatore del soggetto, coordinatore fra i vari gruppi, tesoriere,addetto relazioni pubbliche etc. etc.
Bisogna a mio sommesso avviso lavorare sulla serietà delle persone, lavorare tra quelli che danno un valore alla parola data, l'onore della stretta di mano.
Naturalmente bisogna pure rimettere in circolo chi è valente ma assente all'incontro per motivi vari.

Penso personalmente che invece con altri gruppi, anche presenti al congresso ,ma che sono in via di costruzione , bisogna dargli il tempo di crescere non solo come numero ma anche come intenzione, come progetto.

Non per polemizzare ma uno di questi amici presenti al congresso ha dato una distorta immagine dell'incontro, davanti ad una cronista ascoltando gli interventi dei vari relatori ha più volte usato frasi di discredito al punto che la giornalista ha male compreso la situazione facendo uscire un articolo poco felice su tutto il movimento che si era presentato a Caserta

. Credo che per il momento è meglio per il progetto tenere fuori alcuni nostri diciamo così amici.

Queste sono alcune delle cose che propongo, aspetto altri consigli.
fiore

[Princ.Citeriore (POL)]

Non per polemizzare ma uno di questi amici presenti al congresso ha dato una distorta immagine dell'incontro, davanti ad una cronista ascoltando gli interventi dei vari relatori ha più volte usato frasi di discredito al punto che la giornalista ha male compreso la situazione facendo uscire un articolo poco felice su tutto il movimento che si era presentato a Caserta

. Credo che per il momento è meglio per il progetto tenere fuori alcuni nostri diciamo così amici.

Queste sono alcune delle cose che propongo, aspetto altri consigli.
fiore

Scusami fiore, ma a me piace la chiarezza, x mia curiosità personale e nn solo mia, dato che dai una notizia dalla per intera, chi "uno di questi amici" che ha discreditato il convegno ?
Perdona la curiosità !

[dechristen (POL)]

Caro Vincenzo non credo sia il caso di fare nomi e cognomi, ma ai prossimi incontri capirai da solo di chi parlo.
Mi dispiace che invece di venire ad un incontro per costruire si viene per "gufare".
La mia amica giornalista mi ha raccontato che agli interventi dei relatori questo nostro "eroe" ripeteva frasi del tipo : "questo è da suicidio" "Quest'altro è da manicomio" etc. etc.
Che delusione .
Ma credo che sia inutile continuare a soffermarsi su questo tema.
Da parte mia, questo argomento, finisce qui, in tutti i sensi.
fiore

[Proteus (POL)]

Sembra che si parli una lingua cifrata. Non capisco. Uno dà la mano anche senza appartenere a nessun movimento. L'altro vanta affissioni, volantinaggio ecc.. e non gradisce la presenza di chi viene da lontano. Ma quando finirà? Un movimento si aiuta iscrivendosi e attivandosi, il resto sono storie. Chiunque dia una mano disinteressatamente è ben accetto, da qualunque parte d'Italia arrivi, visto che si attiva per lo stesso scopo. Bisognerebbe prima di tutto chiedersi: io come posso rendermi utile? E lavorare con un minimo di umiltà e non pretendere dagli altri quello che lui stesso non riesce a fare.
Quando son venuto a Napoli per rendermi utile anche a T&L, nessuno ha avuto niente da ridire, anzi.
Queste discussioni ci saranno sempre, almeno finchè non maturiamo, ma dobbiamo andare avanti comunque: lo dobbiamo a tutti gli altri che da noi si aspettano qualcosa. Anche per quelli che non si schierano apertamente e che per "prudenza" non pubblicizzano le foto fatte a Caserta. Per tutti quelli che, sempre presenti alle manifestazioni, e sono in molti, si emozionano, si commuovono, ma non si iscrivono per non esporsi.
Nonostante queste menate, noi andremo avanti nel nostro programma.
Anzi per evitare costi e spostamenti abbiamo attivato una stanza vocale su Paltalk, dove potremo riunirci, parlare e proporre.
La stanza è aperta a tutti. Lo pubblicheremo sui nostri siti tra qualche giorno.
Proteus

[donrodrigo]

Qualche anno fa, con la Banda musicale del mio paese,della quale sono il capo banda, partecipammo ad una manifestazione a Palermo organizzata dai neoborbonici.

Andammo dal Politeama a Piazza Pretoria, con tutta via Maqeda chiusa, parlo di almeno 6-7 anni fa, c'era nessuno di voi a quella manifestazione?

[Antonio Pagano]

Che bordello ...!
Ormai nessuno ci fa caso, tutti andiamo avanti tranquillamente affaccendati nelle cose di tutti i giorni, eppure abbiamo un Parlamento che è diventato un vero e proprio bordello. Drogati, transessuali, ricchioni, zoccole, strafottenti e pieni di soldi (nostri): questi sono gli «onorevoli» eletti dal Popolo e che dovrebbero rappresentarci. Sono 945 e ci costano oltre 1 miliardo di euro all’anno. Certo non sono tutti così, per fortuna, ma quelli buoni cosa fanno per rimediare?
Sarà difficile liberarsi dei lanzichenecchi prodiani. Pur non avendo al Senato i numeri a sufficienza per governare, rimangono sempre a galla perché, al momento opportuno, numerosi senatori dell’opposizione si assentano dalle votazioni in Parlamento, cosicché salvano il Governo dalla bocciatura e quindi evitano di interrompere anticipatamente la legislatura. Perché? Forse ci sarà un accordo sottobanco (come ipotizza verosimilmente Vittorio Feltri su Libero dello scorso 12 ottobre) per permettere a questa armata brancaleone di stare in carica per due anni, sei mesi e un giorno, così avranno diritto a un lauto assegno mensile. E che assegno! Insomma Destra e Sinistra lavorano a un solo scopo: la pagnotta. E, per averla, non si scazzano tra di loro. Figurarsi se hanno tempo di pensare a risolvere i problemi del Sud.
Non parliamo poi delle loro azioni politiche. Consideriamo la «Finanziaria». Questi soloni della politica vogliono prelevare dalle nostre tasche circa 40 miliardi di euro: dicono che lo fanno per il nostro bene, perché l’Italia deve stare sotto il parametro del 3%. Io non so a che cavolo serva stare sotto questo parametro europeo, ma so che se, invece di prendere soldi dalle nostre tasche, tagliassero le inutili spese, la maggior parte delle quali va nelle tasche di questi parlamentari, staremmo tutti molto meglio.
Prendiamo ad esempio le Province. Fanno le stesse cose che fanno i Comuni e le Regioni. Dovevano essere abolite dopo la istituzione delle Regioni e invece stanno ancora là. Pensate, costano ogni anno allo Stato italiano, cioè a tutti noi, ben 50 miliardi di euro. Abolendo le Province non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare le «Finanziarie», anzi ne avanzerebbe pure qualcosa. Macché, i nostri intelligenti parlamentari le tengono in piedi perché a loro servono moltissimo: non solo trovano posto gli «onorevoli» trombati, ma con le Province si possono fare tanti appalti e altre cosette del genere.
E poi c’è Napoli, la bellissima Napoli. Terzo mondo del terzo mondo. è immersa nella munnezza, ma i vari amministratori regionali, provinciali e comunali spendono i soldi dei contribuenti per aprire megagalattici uffici a New York per propagandare i prodotti campani (cioè, in definitiva, la munnezza). Almeno restituissero ai cittadini i soldi che fanno pagare per lo smaltimento della munnezza che non viene fatto! Kafkiana, poi, l’idea di fare orologi di plastica da regalare ai turisti perché a Napoli ci sono gli scippatori di Rolex. Gli amministratori della città, dall’ingegnosità tipicamente partenopea, pensano così che, nello stesso tempo, si aumentano i posti di lavoro per fare questi orologetti (magari fatti da qualche amico degli amici) e si aumenta anche il flusso turistico a Napoli (... proprio la mossa giusta per propagandare il fatto che è sconsigliato fare turismo a Napoli). Poi si sorprendono se la gente protegge i delinquenti dalla Polizia: ma si capisce: a tutti seccherebbe scoprire di aver scippato un orologio di plastica ...!
Al di là dell’umorismo, in questo contesto chi la fa da padrone a Napoli è la criminalità. Emblematico è l’ormai famigerato quartiere di Scampìa. Là vivono pregiudicati e tossici, se ci sta qualcuno perbene è una perla rara. Praticamente gli abitanti del quartiere entrano ed escono dalla galera. La polizia tra l’altro ha le mani legate: anche se arresta qualcuno in flagranza di reato, dopo qualche giorno se lo trova un’altra volta fuori perchè la magistratura li mette in libertà. Lì lo Stato non esiste, quasi tutti hanno una pistola, compresi i bambini. Non vi è alcuna indicazione di spettacoli o di iniziative che possano lasciar immaginare una qualche forma di civile comunanza. La violenza è la caratteristica del quartiere e la gente urla persino per salutarsi.
Naturalmente non è così in tutto il Sud. Vi sono tante isole felici. Felici, ma tristi perché non c’è la gioia di vivere. Il 70% delle famiglie povere italiane è al Sud. I giovani sono costretti a emigrare per trovare lavoro, come sempre ormai da 140 anni. Però quelli del Nord dicono che c’è una «questione settentrionale». Forse perché, con l’entrata dell’euro, non riescono a truffare più come prima, quando potevano svalutare vantaggiosamente la liretta piemontese.
Tutto il sistema Italia è insomma un bordello che più bordello non si può. E chi ne subisce le conseguenze peggiori è sempre il Sud che, da come stanno le cose, non potrà mai sperare di poter risolvere i suoi problemi. Non ricevendo più integrazioni dallo Stato i Sindaci dovranno, poi, aumentare le imposte e non dare alcuni servizi sociali. Comunque, anche se, a presiedere il Governo, fossero politici meridionali, proprio non ci sarebbe scampo: anche questi o sono stupidi ascari del Nord oppure pensano solo ed esclusivamente ai loro interessi.
In questa situazione così negativa i pavidi movimenti meridionalisti difficilmente riusciranno a costituire valide forze politiche alternative. Purtroppo non riescono ad aprire gli occhi e, dopo 146 anni di servaggio, tutto ciò che producono è solo la promessa (capite: la ... promessa!?) di costituire un «laboratorio politico». Ma per farne cosa? è proprio il caso di dire che mentre l’ammalato sta morendo, i medici perdono tempo a consultarsi.
A questo punto bisogna ancora dire una cosa essenziale e cioè che se si usa come proprio simbolo quello della Casa Reale delle Due Sicilie non si possono fare discorsi su un ipotetico «laboratorio politico» e altre amenità simili. Quella bandiera ha rappresentato nella nostra storia solo una cosa: la nostra INDIPENDENZA, cioè non federalismo, né autonomia, né tanto meno inutili e defatiganti «studi di politica».
Il resto sono chiacchiere di chi vuol fare solo il gigionesco attore di questa triste commedia «meridionale» e che non ha il coraggio di essere fino in fondo un vero duosiciliano.
Ma di cosa hanno paura: di pronunciare la parola indipendenza?
Forse non si sono ancora resi conto che sono 146 anni che siamo in guerra contro l’opprimente sistema instaurato dai savoiardi.
Antonio Pagano

[dechristen (POL)]

Sapiente e scintemente perfetta destabilizzazione del difficile progetto A Sud, complimenti per la pros...opopea.
Una casa si inizia dalle fondamenta non dall'attico a meno che la "casa" non la si voglia fare.
Mentre c'è chi si "gigioneggia" c'è pure chi si fa le seghe, le pippe, le pugnette insomma.
Assenti nei momenti di crescita e costruzione e pure giudici supremi pronti ad abbassare il pollice verso.
Meglio molto meglio rivolgersi ai nuovi duosiciliani che aspettare questi personaggi alla Godot.
Per gli utenti posto un messaggio di un signore presente al congresso non neoborbonico :
Caro capitano,

ti scrivo nuovamente dall'ospedale di Aviano. La chemioterapia induce insonnia, e con essa il cervello elabora in continuazione. Nuove riflessioni sul Convegno casertano affollano la mia mente e tu sei, ormai da tempo, il mio interlocutore preferito. Due sono le osservazioni che vorrei sottoporre a te e a quanti hanno partecipato all'evento dell'8 ottobre. In primis non comprendo bene il perchè bisogna ritrovarci a Roma, città storicamente ostile agli interessi duosiciliani, e non invece a Napoli, luogo idoneo per partorire un eventuale Movimento Politico in contrapposizione all'attuale "politica politicante" che stritola i bisogni reali del nostro popolo. In secundis, ma non sarò certo il solo, ho provato un enorme senso di "fastidio" nel notare assenze eclatanti al convegno di Caserta: dove erano i Ciano, i Nisticò, i Vitale, i Pagano( Quest'ultimo l'ho agginto io) che affollavano la kermesse gaetana dell'11 febbraio, sponsorizzata da Forza Italia? Come mai hanno disertato un appuntamento, a mio avviso, di una così notevole importanza? Non mi dirai che non lo sapevano, ovviamente. E' questa una diserzione voluta, uno snobbare quanti hanno creduto, con la loro presenza, di dare voce e volti ai problemi ed ai bisogni della nostra Patria! E' anche per colpa di questa gente se il Sud arretra: si predica bene ma si continua a razzolare in malo modo! Io direi, come già suggerito in una mia precedente nota, di procedere ad una conta....
Questa volta dobbiamo fare sul serio, contarci e contare sulle nostre forze, sull'onestà e sulla laboriosità di coloro che per davvero hanno a cuore le sorti del nostro Sud. Io sono convito che ce la possiamo fare, almeno a dare un segnale forte e propositivo di indirizzo a coloro che non credono più in politici corrotti, arricchiti e boriosi che malgovernano la nostra Terra. Possiamo farcela, davvero. Anche se saremo in pochi, possiamo farcela: io ci credo. Ti abbraccio, come sempre, e se vorrai potrai rendere note queste mie poche righe.

Marco Carpinelli, ospedale di Aviano, 20 ottobre 2006 ore 01.26.
Il giorno che si parlerà di indipendenza quelli come Pagano si inventeranno altre "cose" ccamma 'fà ammà purtà pacienza
forza e onore
dechristen