Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
I prezzi in crescita innaturale sono la conseguenza dell'aumento della massa monetaria. Se esistono 10 monete per una economia, il valore delle quali "rappresenta" tot. beni i prezzi sono x perchè la domanda è z e l'offerta y. Alzando di 10 le monete, andando a venti, sulla stessa (o pressochè identica) serie di asset e beni la moneta varrebbe la metà (se 1 rappresentava 1 ora 1 rappresenta meno di uno). Perchè quelli con più moneta (cioè quelli a cui arriva per primi la moneta in eccesso) aumenterebbero le loro domande e dunque farebbero salire i prezzi in modo notevole.

L'inflazione dei prezzi è conseguenza dell'esistenza di un tasso di inflazione della BC, cioè di un tasso di aumento della massa monetaria. C'è un modo molto semplice per risolvere tutto questo: eliminare l'inflazione semplicemente decretando la cancellazione della moneta cartacea e tornando all'oro, il quale è molto difficile presenti questi fenomeni, oppure colpire le banche centrali, abolirle, e fissare una regola al 2% di aumento della massa monetaria ogni anno.

La prima soluzione è sostenuta dalla Scuola Austriaca di Economia, la seconda soluzione dalla Scuola Monetarista dell'Economia. L'inflazione come "metodo di governo" è teorizzata dai Keynesiani, per i quali l'inflazione fa bene all'economia.

questo per darvi un excursus generale sul tema, del quale pero' non vorrei parlare in macro quanto in micro,....

in particolare: chi di voi sostiene il c.d. calmiere dei prezzi come metodo?
Io sono contrario ad un calmiere dei prezzi generalizzato (su quelli di prima necessità forse si puo' discutere magari tramite un contributo statale per non penalizzare alcune categorie rispetto alle altre)
Riguardo ai prezzi una cosa che tutti dicono (ma che resta costantemente tale da anni) è la loro errata rilevazione, ovvero quella data dall' ISTAT. Tutti infatti affermano (compresi gli industriali....se sentite radio24 che ne è una diretta emanazione vedrete che è cosi') che il paniere non corrisponde alla realtà delle spese di una famiglia media (ma di una teorica dove si fuma nazionali e non si hanno quasi spese per casa e trasporti ....praticamente una famiglia marocchina con un lavoro casalingo che abita in un villaggio nel sahara).

Il problema (generato da cio') a questo punto è un'altro ovvero la disparità di adeguamenti fra lavoratori dimendenti e autonomi, infatti i primi sono legati a questo fantomatico (ed inveritiero) indice i secondi si adeguano il salario al reale aumento della vita e date le protezioni lobbistiche di cui godono in Italia (un esempio lo abbiamo avuto lampante con il famoso decreto Bersani) vanno avanti indisturbati in tal senso.

Chiaramente rendere veritiero l'indice ISTAT comporterebbe delle pesanti ricadute sia economiche che politiche (che credo tutti voi possiate immaginare) per cui tutti (Berlusconi prima e ora Prodi) continuano a far finta che il problema non esista (fintanto che si arriverà prima o poi ad un punto di rottura ....e definire qui quale e quando è ben difficile).

Legato strettamente a questo discorso di equità sociale vi è anche quello dell'evasione e elusione fiscale (spesso in uso nalle stesse categorie autonome che si autoadeguano il salario), ma questo sarebbe un ulteriore tema e ci porterebbe forse trotto lontani dalla discussione originaria.....