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  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Paleo Visualizza Messaggio
    Credo che l'altro
    giorno, sul Corriere della Sera, Messori abbia dato una sintetica ma perfetta descrizione di cosa sia oggi il mondo islamico: "folle imbestialite che agitano armi, sangue a fiumi, guerra santa, insensibilità sociale, burka e privazione di
    diritti per le donne, poligamia, esecuzioni pubbliche, rapimenti, frustate,
    minacce, ricatti, interdetti alimentari, persecuzione degli omosessuali,
    intolleranza, dogmatismi, tribalismi, letteralismi scritturali, indifferenza
    all'ambiente, persino proibizione di tenere con sé «impuri» cani e
    gatti".

    Chi vuole tutto questo anche in Europa si accomodi pure.

    Non credo che Messori abbia detto questo. Puoi postare l'articolo?

  2. #22
    presbitero cristiano ortodosso
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    ed eretico perfino di se stesso -contraddisse e si contraddisse
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    Citazione Originariamente Scritto da rothbardino Visualizza Messaggio
    I laicisti non fanno figli o ne fanno pochissimi, quindi quello che succederà in Europa tra 30 o 40 anni non gli interessa.

    Noi cattolici e conservatori cerchiamo invece di rispondere a questa domanda: come impedire che i nostri figli e nipoti facciano la fine dei cristiani in Indonesia, in Arabia o in Pakistan? Cosa si può fare per evitare che vengano sgozzati o assoggetti a dhimmi?

    Ognuno dica la sua.

    Per quanto mi riguarda, l'Europa dovrebbe chiudersi completamente all'islam, come saggiamente i nostri antenati hanno fatto per 1400 anni. Bisogna cioè bloccare subito tutta l'immigrazione proveniente dai paesi musulmani, ed espellere coattivamente buona parte dei musulmani residenti in Europa. Il solo sentir bisbigliare di jihad o di guerra santa dovrebbe essere motivo di immediata cacciata e revoca della cittadinanza. Possono rimanere quelli come Magdi Allam e pochi altri.

    Qualcuno ha una proposta migliore?

    Kyrie eleison

    Credo che l'altro
    giorno, sul Corriere della Sera, Messori abbia dato una sintetica ma perfetta descrizione di cosa sia oggi il mondo islamico: "folle imbestialite che agitano armi, sangue a fiumi, guerra santa, insensibilità sociale, burka e privazione di
    diritti per le donne, poligamia, esecuzioni pubbliche, rapimenti, frustate,
    minacce, ricatti, interdetti alimentari, persecuzione degli omosessuali,
    intolleranza, dogmatismi, tribalismi, letteralismi scritturali, indifferenza
    all'ambiente, persino proibizione di tenere con sé «impuri» cani e
    gatti".

    Chi vuole tutto questo anche in Europa si accomodi pure.

    Kyrie eleison e Kyrie eleison per la dichiarazione di guerra di Messori al di là dei contenuti...resta sempre una dichiarazione di guerra




    Mai come stavolta sono contento di non spezzare nè bere con voi i Santi Misteri del Signore Risorto....

    Alla conferenza di Belgrado tra ortodossi e cattolici dovreste andarci voi,se siete la fotografia del reale del mondo romano-cattolico..almeno così la finiamo...perchè comincio a temere che lo siate,siate cioè forografia reale delle viscere più viscere del mondo romano-cattolico

  3. #23
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    In questo periodo, guardando la valanga di programmi nelle nostre tivù (una masnada di "reality", "talk show", e film dai contenuti che definire "satanici" è dire poco) che inquinano le menti dei nostri ragazzi (e pure dei nostri adulti),
    cerco di immaginarmi che cosa potrebbe pensare un fedele islamico (ma non solo islamico) al vedere come vengono formate le menti degli occidentali. E non posso non solidarizzare con l'eventuale senso di disprezzo che costoro possano provare ... Disprezzo non tanto per gli anticristi che ci propinano quello sterco mediatico, ma per noi che non riusciamo nemmeno più a ribellarci e consideriamo ormai tutto ciò come normale.

    "Europa terra di missione" non è un vuoto slogan ...

  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da Ormriauga Visualizza Messaggio
    Non credo che Messori abbia detto questo. Puoi postare l'articolo?
    Preciso: Messori ha detto che questa è l'immagine dell'islam che arriva in Occidente. Se, per lui, tale immagine corrisponda al vero non lo dice. Dal contesto dell'articolo, però, mi pare proprio che lo pensi.

    Ad ogni modo, ecco l'articolo:


    Corriere della Sera, 18 settembre 2006.

    La forza del cristianesimo

    di Vittorio Messori

    I cristiani della mia generazione hanno passato gran parte della vita a confrontarsi con quelli che non credevano in Dio: i comunisti. E adesso, devono confrontarsi con quelli che, in un Dio, ci credono «troppo»: i musulmani. Se questo è il menu, non resta che accettare, purché sempre sorretti dal realismo evangelico. Quello, ad esempio, che renda consapevoli che la lettura distorta delle parole di Benedetto XVI a Ratisbona non è che un pretesto come un altro: un detonatore purchessia, di cui si andava alla ricerca.

    Il Papa è incappato in quella che sembra essere una generosa imprudenza. Per un paio d'ore ha voluto tornare il professor Joseph Ratzinger che si rivolge ai colleghi dell'università dove ha insegnato. Una sorta di pausa per lui, che sente sino in fondo il peso della guida di un miliardo di cattolici cui deve rivolgersi con encicliche, documenti magisteriali, omelie. Certezze, comunque, che confermino nella fede, non ipotesi e ricerche accademiche. Smessa, per un momento, la bianca talare papale, ha creduto di poter reindossare la toga nera professorale. In quel candore evangelico che lo rende amabile, alieno da ogni furbizia, ciò che non ha messo in conto è che il media-system non gli avrebbe concesso di tornare professore tra i professori e che lo avrebbe valutato come Papa; che, in gran parte, quel «sistema» non avrebbe capito una lezione così complessa; che si sarebbe fatto ricorso a sintesi brutali; che si sarebbe focalizzata l'attenzione non sulla universalità della cultura ma sull'attualità del giorno. Non sempre per cattiva volontà, ma per inevitabile deriva, il giornalismo conferma spesso Joseph Fouché, il luciferino ministro di polizia di Napoleone: «Datemi lo scritto di chiunque e vi assicuro che, isolando una frase dal contesto, sarò in grado di inviarlo sul patibolo ».

    In effetti se qualcuno che conosce i meccanismi di informazione (e disinformazione) avesse visto in anticipo il testo della lectio magistralis del professor Ratzinger, lo avrebbe avvertito di cercare citazioni diverse da quella del settimo colloquio con un dotto persiano dell'imperatore Manuele II Paleologo:
    «Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo e vi troverai solo delle cose cattive e disumane, come il suo ordine di diffondere la fede attraverso la spada». Non conta che sia una citazione di un autore antico che lo stesso professor Ratzinger precisa e chiarisce, non conta che sia data con precauzioni come: «un modo sorprendentemente brusco», «un linguaggio pesante».

    E, purtroppo, non conta neppure che, pur con le distinzioni che Ratzinger non manca di fare, descriva una verità oggettiva. Conta il fatto che la frase sarebbe stata certamente avulsa dal contesto e, eliminate le virgolette, sarebbe stata attribuita non al remoto Paleologo ma a Benedetto XVI. La cosa era talmente prevedibile che non è mancato chi ha subito previsto una fatwa di morte per Benedetto XVI. Sono stati ottimisti: ne sono giunte non una ma molte, senza che il testo fosse letto, prima che fosse tradotto in arabo e che si andasse al di là delle estrapolazioni abusive delle agenzie.

    In ogni modo, lo osservavo all'inizio, la lezione
    universitaria manipolata non è stata che un pretesto come un altro. Prima o poi doveva avvenire. Mentre il marxismo è un giudeo-cristianesimo secolarizzato, l'Islam è, oggettivamente, un giudeo-cristianesimo semplificato.
    Il concetto di amico-nemico-in una brutalità, appunto, semplificatoria - gli è indispensabile, almeno nella lettura che porta al fanatismo che conosciamo. Vi è comunque, negli eccessi musulmani che constatiamo e che riempiranno anche il nostro futuro, una ricaduta in qualchemodo«positiva»
    per il cristianesimo. Questo fu insidiato dal fascino suadente di quella sorta di vangelo di libertà e di giustizia-qui e ora, non in un illusorio Aldilà - proposto da quel nipote e pronipote di rabbini che fu Karl Marx.

    Forte poi, e questa non in crisi, l'attrazione esercitata dal buddismo che è, in sostanza, un ateismo, ma che una folla crescente di occidentali accoglie - magari in versioni immaginarie - come una religione alternativa al cristianesimo. E vedrete che, prima o poi, tra le esportazioni con cui la Cina ci inonda, ci sarà la sua sapienza, più antica di mezzo millennio di quella evangelica, quel Confucianesimo che farà breccia tra tanti americani ed europei.

    Non avverrà, non potrà avvenire con l'islamismo. Il volto che presenta è in rotta di collisione con quel «politicamente corretto» che è-nel bene e nel male - il nostro pensiero egemone. Non dimentichiamo che esistettero, ed esistono, culture e società musulmane ben diverse. Ma ciò che oggi giunge alla gente è la versione repellente: folle imbestialite che agitano armi, sangue a fiumi, guerra santa, insensibilità sociale, burka e privazione di diritti per le donne, poligamia, esecuzioni pubbliche, rapimenti, frustate, minacce, ricatti, interdetti alimentari, persecuzione degli omosessuali, intolleranza, dogmatismi, tribalismi, letteralismi scritturali, indifferenza all'ambiente, persino proibizione di tenere con sé «impuri» cani e gatti...

    L'opposto, insomma, della sensibilità corrente oggi nelle società democratiche.
    Che Dio non voglia: lo scontro - che il cristiano tenta in ogni modo di evitare, ma che è cercato da molti della controparte-lo scontro, se ci sarà, sarà lungo e duro ma, almeno questa volta, la quinta colonna tra noi sarà esigua. Le conversioni di occidentali ad Allah sono marginali e riguardano in buona parte questioni matrimoniali o frange di estrema destra e di estrema sinistra. Al contrario: anche fenomeni discussi come quello dell'«ateismo devoto » mostrano che-messo con le spalle al muro, al bivio tra Gesù e Muhammad - l'uomo dell'Occidente riscopre che, malgrado tutto, «cristiano è meglio ». Parlando sempre, s'intende, da credenti: forse ancora una volta la Provvidenza potrebbe star scrivendo dritto su righe storte.

    18 settembre 2006


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  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da Ormriauga Visualizza Messaggio
    In questo periodo, guardando la valanga di programmi nelle nostre tivù (una masnada di "reality", "talk show", e film dai contenuti che definire "satanici" è dire poco) che inquinano le menti dei nostri ragazzi (e pure dei nostri adulti),
    cerco di immaginarmi che cosa potrebbe pensare un fedele islamico (ma non solo islamico) al vedere come vengono formate le menti degli occidentali. E non posso non solidarizzare con l'eventuale senso di disprezzo che costoro possano provare ... Disprezzo non tanto per gli anticristi che ci propinano quello sterco mediatico, ma per noi che non riusciamo nemmeno più a ribellarci e consideriamo ormai tutto ciò come normale.

    "Europa terra di missione" non è un vuoto slogan ...
    Sì, ma non di missione islamica.

    Anche a me fanno schifo i reality e tutto il resto, ma sono mille volte meglio dei programmi per bambini delle televisioni arabe: vere e proprie lezioni d'odio contro gli ebrei e gli occidentali, che indottrinano i minori alla guerra santa. Ho visto una serie di video impressionanti in cui i bambini venivano spinti dal conduttore ad immolarsi nel jihad.

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da rothbardino Visualizza Messaggio
    Sì, ma non di missione islamica.

    Anche a me fanno schifo i reality e tutto il resto, ma sono mille volte meglio dei programmi per bambini delle televisioni arabe: vere e proprie lezioni d'odio contro gli ebrei e gli occidentali, che indottrinano i minori alla guerra santa. Ho visto una serie di video impressionanti in cui i bambini venivano spinti dal conduttore ad immolarsi nel jihad.
    idem nei libri di testo delle scuole.

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da matrix82ct Visualizza Messaggio
    mai sentito di medici abortisti uccisi da integralisti cristiani?
    mai sentito di donne e figlie segregate in casa dai mariti?
    mai sentito di pestaggi/uccisioni subite dai gay?
    mai sentito qualche discorso che parla di guerra all'islam?
    ecc. ecc.

    se vuoi continuare a credere che gli islamici sono tutti invasati fondamentalisti e che tra i cristiani c'è solo brava gente, lontana da una qualche forma di fondamentalismo, fai pure...
    Tu dovresti vivere qualche anno in un paese islamico, dopodichè rimpiangeresti amaramente il "fondamentalismo" (?) dei cristiani.

  8. #28
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    Strano, se vado a leggere i libri sulla storia degli ultimi due secoli mi accorgo che i laicisti e gli atei, dai giacobini di Robespierre ai comunisti, hanno compiuto gli stermini più immensi, mentre i cristiani non hanno fatto male ad una mosca.

    Nel solo XX secolo più di 70 milioni di cristiani sono stati uccisi per la loro fede dai tuoi beniamini.

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da rothbardino Visualizza Messaggio
    Strano, se vado a leggere i libri sulla storia degli ultimi due secoli mi accorgo che i laicisti e gli atei, dai giacobini di Robespierre ai comunisti, hanno compiuto gli stermini più immensi, mentre i cristiani non hanno fatto male ad una mosca.

    Nel solo XX secolo più di 70 milioni di cristiani sono stati uccisi per la loro fede dai tuoi beniamini.
    Allora secondo te noi ora dobbiamo pareggiare e poi andare in vantaggio?

    Mi sembra una bestemmia e di quella totale e cosmica...

    Hai già comprato le armi? Hai acquistato i locali per le torture( ti consiglio di acquistare in Italia qualche appartamento a Roma in via Tasso o qualche edificio-oggi albergo-sulla piazza rossa a Mosca)?

    Hia già trovato il Vescovo che ti benedirà i cannoni?(qualche suggerimento in pvt posso dartelo io...)

    Hai fatto preparare le divise crociate? Hai già i cappellani militari?

    .che poi noi cristiani non abbiamo mai fatto male ad un mosca è una buona barzelletta

    Te lo riscrivo

    Alla conferenza di Belgrado tra ortodossi e cattolici dovreste andarci voi,se siete la fotografia del reale del mondo romano-cattolico..almeno così la finiamo...perchè comincio a temere che lo siate,siate cioè forografia reale delle viscere più viscere del mondo romano-cattolico

  10. #30
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    è incredibile (IN-CRE-DI-BI-LE) come non si possa parlare di islam senza tracimare in retorica, ingenuità, bellicismi, e altro.

    d'altronde è vero che è una cosa che ci tocca tutti. è l'antica paura delle invasioni da oriente, che volenti o nolenti ci tocca. poi ognuno reagisce a suo modo.

    resto però convinto che si debbano esaminare i FATTI. i fatti attuali, del 2006, per poter poi dare una risposta nel 2006.

    usare come fatti le crociate, il colonialismo, o altro è sì utile per il CONTESTO, ma non serve a niente per la sostanza delle risposte.

    le crociate? e prima ci fu sicuramente qualcosa visto che la prima crociata è del 1099. l'islam da molto prima. fu l'islam di maometto a conquistare la regione, che era cristiana. per cui che diciamo? c'ero prima io. no c'ero io?

    vediamo il 2006.

    cosa credo io, alessandro bottero, uomo di media cultura e mediamente curioso/informato su cosa succede nel mondo, ossia non solo in italia o in europa?

    io credo che su tutta una serie di diritti umani fondamentali e comuni a tutti, indipendentemente dalla religione, dal sesso, dalla razza o dall'età, la società occidentale, sviluppatasi dall'eredità greco-cristiana, e arrivata dopo l'illuminismo , alla separazione-distinzione tra stato e chiesa, sia più avanti di quella arabo-islamica.

    se esamino la condizione della donna, dei vecchi, degli omosessuali, dei diversi, dei non credenti (ossia dei "diversi") , in occidente e nell'islam nell'occidente vedo maggiore capacità di accettare il diverso.

    e questo per me è un dato che mi fa dire "la società occidentale in cui vivo a mio parere è migliore di una fondata sull'islam".

    o meglio diciamo così : se mi dicessero di scegliere una società in cui far vivere mio figlio e mia figlia, direi "quella occidentale". non sicuramente quella islamica fondata sulla sharia.

    questo lo devo dire per sincerità.

    posso ammirare le conquiste culturali dell'islam in campo poetico, in campo artistico, in campo scientifico, ma resta un'ammirazione culturale.
    come quelli che comprano i libri di poesie degli indiani d'america, le leggono e le trovano belle.
    questo non significa che domani andiamo a vivere sotto la tenda.

    DUE
    al tempo stesso non mi sogno di voler far cambiare idea a FORZA al mondo islamico. fortunatamente come civiltà occidentale abbiamo superato lo stadio del compellere entrare (ossia costringere la gente a farsi cattolica, perché la chiesa sa meglio di te cosa è buono per te). è un DONO DI DIO avere avuto la capacità razionale di capire che dio NON vuole conversioni forzate, e che la libertà religiosa vale per tutti. anche per chi dice no al cristianesimo.

    quindi non "conversione forzata". Ma assolutamente rivendico la possibilità di vivere e testimoniare la fede cristiana dappertutto. anche nei paesi islamici.

    e qui vengo al TERZO punto

    io non sono d'accordo quasi mai con Socci, ma quando dice che esiste un modello di pensiero e di comunicazione per cui "l'unica minoranza di cui si può parlare male è il cattolicicesimo", io gli do ragione.

    dal mio punto di vista è vero che nei grandi mezzi di comunicazione di massa il cattolicesimo è presentato in modo falso.

    ma questo perché? perché il vero messaggio di cristo contrasta con il pensiero unico mercantilistico-capitalista che ormai domina.

    il tragico è che per ottenere visibilità alcuni cattolici (o finti convertiti) parlano la lingua che ai mezzi di comunicazione di massa ADESSO conviene, ossia quella dello scontro con l'islam.

    I grandi gruppi sovranazionali che hanno assoluta necessità di dominare le fonti energetiche DEVONO addomesticare o eliminare l'islam, perché l'islam sta dove è il petrolio.

    allora un linguaggio emotivo che cerca di coagulare le masse attorno ai valori base religiosi, CONTRO un'altra religione serve a chi controlla i mezzi di comunicazione, e quindi gli si da spazio, mentre lo si toglie a chi parla a favore di un dialogo.


    ma l'argomento andrebbe approfondito ancora. per adesso mi fermo qui.

 

 
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