Originariamente Scritto da
Forzanovista
Forza Nuova ha quasi 10 anni di vita ma se consideriamo il periodo di incubazione e preparazione che ha preceduto la fondazione e il lancio del movimento possiamo dire di avere abbondantemente superato il decennio di attività e battaglia comunitaria. Dai pochi, sparuti nuclei di “sopravvissuti” alle precedenti ondate repressive che si rivolgevano ai due capi storici in esilio a Londra, siamo passati a una comunità militante compatta e operativa, a un unico movimento organizzato e legale. Il lancio stesso del movimento venne ritardato per tentare prima una forma di unità di ambiente che ci venne resa impossibile da altrui scelte di politica politicante. Seguirono manovre repressive di disturbo che caddero completamente nel vuoto per la fermezza dei militanti decisi a restare compatti come una legione e a marciare insieme a “passi pesanti e lenti”. Inizialmente le sedi si contavano sulle dita di una mano, i capi erano ancora in esilio e anche nel mondo della destra radicale ben pochi avrebbero scommesso sulla sopravvivenza e l’avanzata del movimento. Ancora oggi troppo spesso chi ci rivolge critiche (giuste o errate che siano) omette di ricordare quella fase pionieristica durante la quale si doveva costruire da zero, contro tutto e contro tutti, il movimento militante sotto la protezione dell’Arcangelo Michele per la salvezza del nostro popolo. Anno dopo anno, FN è cresciuta fino a contare su dozzine di sedi, su un solido apparato di propaganda, ha gettato i semi di strutture corporative e sindacali, si è conquistata un proprio spazio politico, ha coagulato intorno a sé altre realtà, ma soprattutto ha centrato gli obiettivi giusti in campo culturale e dottrinario. Gli “8 punti” del programma forzanovista, tanto attaccati e criticati dai nemici ma anche da amici polemici, sono stati come la Pietra che, scartata dai costruttori, è diventata testata d’angolo. Se i Valori che ne stavano all’origine erano antichi (o meglio: eterni) la loro formulazione era persino futurista. Tematiche che sembravano ormai dimenticate (la difesa della Vita umana dal concepimento, la difesa della vita nazionale dall’invasione extraeuropea e dall’usura bancaria, la difesa della nostra identità religiosa e culturale attaccata dal laicismo e dal relativismo) sembravano non essere di moda, quasi dei tabù. Abbiamo costretto l’ambiente della destra radicale a riconsiderare questi temi e ne abbiamo anticipato il riesplodere nel contesto politico e sociale nazionale. A distanza di quasi 10 anni ci apprestiamo a ripetere e rilanciare l’operazione. Siamo determinati a non cambiare gli “8 punti” che, oltre a offrire al nostro popolo una via di salvezza, garantiscono l’ortodossia dottrinaria e la granitica compattezza del movimento, ma allo stesso tempo, vogliamo ampliarli e svilupparli per giungere alle loro logiche conclusioni di fronte alle nuove sfide che ci vengono poste. In estrema sintesi: dobbiamo porci di fronte a ad alcuni fattori fondamentali in continua evoluzione. L’attacco del mondialismo alla esistenza stessa del nostro popolo si è fatto sempre più subdolo e totale nelle sue diverse forme. Le reazioni sociali, più o meno istintive, più o meno “ragionate” non mancano anche se sono spesso confuse, parziali, prive di coordinamento dottrinario e operativo. L’orizzonte politico si è tanto ampliato da costringerci a allargare e tradurre certe analisi da un contesto italiano a un contesto europeo e mondiale.
In aggiunta a questi fattori generali dobbiamo prendere atto del regime parasovietico che si sta instaurando in Italia: il capitalcomunismo. Un sistema che da una parte si salda in posizione ovviamente subalterna ai poteri forti transnazionali e dall’altra ritrova la sua compattezza ideologica e operativa nel rilancio dell’antifascismo elevato a mito fondante. Questo dato oggettivo dimostra la validità e la lungimiranza della presa di posizione forzanovista negli “8 punti” contro le leggi liberticide e contro la massoneria e i poteri forti che supportano e dirigono il capitalcomunismo italiano. Questo nuovo regime capitalcomunista che cercherà di saldare gli elementi neosovietici con quelli del relativismo liberale e del decadentismo autodistruttivo più immorale, gode già di ampio sostegno da parte dei poteri forti internazionali ansiosi di dare inizio a un nuovo saccheggio della nostra economia nazionale. Il precedente governo liberale, d’altra parte, non ha fatto altro che preparare il terreno a tutto questo, marciando nella stessa direzione sia pure a velocità più moderata.
In un tale contesto Forza Nuova ha tentato per quanto possibile di risparmiare al popolo e alla nazione questa ulteriore caduta verso l’abisso morale e materiale che ci aspetta, combattendo da sola la sue battaglie quando necessario, ma anche inserendosi nelle contraddizioni del sistema e in certi frangenti, “sopportando l’insopportabile” pur di ostacolare il passo alle entità del caos e della dissoluzione. Oggi queste entità sono insediate al governo e dispongono dell’intero apparato dello stato per imporre la propria volontà al popolo. In questa situazione, il compito storico affidato a Forza Nuova è quello di dare vita a una vera Unica Opposizione, prendendo atto che anche i partiti che sono esterni al nuovo regime, dissentono solo parzialmente, timidamente e confusamente dal nuovo corso. Solo Forza Nuova ha in se, nella sua integrità dottrinaria, i punti di riferimento per una vera opposizione a tutto campo. Gli “8 punti” del forzanovismo hanno un carattere non solo attuale, ma persino profetico e futurista . Non dovremo fare altro che essere conseguenti con noi stessi.