I cosiddetti trasversali, in altre parole, i "bipartisan", come qualcuno ama definirli, andrebbero denunciati all'opinione pubblica come i nemici più pericolosi per la nostra società.

E non è, questa, un'affermazione gratuita; c'é una buona e validissima ragione per sostenerla.

Navigando su Internet - ormai non se ne può più fare a meno - è possibile fare incontri molto interessanti...

"ASPEN". Per esempio.

É probabile che questa parola non dica niente a molti, ma i "navigatori" più attenti ed i bene informati sanno benissimo di che si tratta. Una «associazione privata, indipendente, internazionale, apartitica e senza fini di lucro dedicata alla discussione, all'approfondimento e allo scambi di conoscenze, informazioni e valori», almeno così é testualmente affermato sul sito Internet ufficiale che la riguarda.

L'associazione, Aspen Institute Italia, cura anche una prestigiosa rivista di impostazione multidisciplinare, con cadenza trimestrale, aspenia.

Fondata nel 1995, aspenia ospita interventi di personalità autorevoli italiane e straniere su temi di «interesse strategico per i soci dell'Istituto e per la leadership internazionale».

Direttore è Marta Dassù(1); Direttore responsabile, invece, é Lucia Annunziata, nota giornalista RAI e già Presidente della stessa RAI; Art Director, è tale Italo Lupi.(2)

Un piccolo particolare: la rivista è pubblicata dal quotidiano della Confindustria "Il Sole 24 Ore".

Honny soit qui mal y pense! (sia vituperato chi pensa male!), tuttavia se andiamo avanti nella lettura delle interessantissime informazioni fornite dal sito di ASPEN, apprendiamo che l'Istituto ha una "missione" che consiste nell'«internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del paese e la promozione del libero confronto tra culture diverse, allo scopo di identificare e valorizzare idee, valori, conoscenze ed interessi comuni». E non è finita. Si legge ancora: «L'Istituto concentra la propria attenzione verso i problemi e le sfide più attuali della società e della business community e invita a discuterne leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale, culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva». Non a caso, infatti, il "metodo Aspen", privilegia il confronto ed il dibattito "a porte chiuse".

Ed ora entriamo un po' più nello specifico e vediamo da chi è composto l'Esecutivo di questa stravagante associazione.

Sempre sul sito Internet (www.aspeninstitute.it) vi è un lungo elenco di nomi che non hanno alcun bisogno di presentazioni: Luigi Abete; Giuliano Amato; Lucia Annunziata; Francesco Caltagirone; Elio Catania; Giuseppe Cattaneo; Vittorio Colao; Fedele Confalonieri; Francesco Cossiga; Gianni De Michelis; Umberto Eco; John Elkann; Pietro Ferrero; Jean-Paul Fitoussi; Franco Frattini; Cesare Geronzi; Piero Gnudi; Mario Greco; Gian Maria Gros-Pietro; Enrico Letta; Gianni Letta; Emma Marcegaglia; William Mayer; Francesco Micheli; Paolo Mieli; Mario Monti;Tommaso Padoa Schioppa; Corrado Passera; Riccardo Perissich; Mario Pirani; Roberto Poli; Ennio Presutti; Romano Prodi; Gianfelice Rocca; Cesare Romiti; Paolo Savona; Carlo Scognamiglio; Domenico Siniscalco; Lucio Stanca; Giulio Tremonti; Giuliano Urbani; Giacomo Vaciago.

È assolutamente legittimo che un gruppo di persone, per giunta autorevolissime, come quelle citate, si riunisca in un'Associazione per discutere dei massimi sistemi. Né desta stupore alcuno che all'interno dell'Istituto vi siano rappresentanze di una e dell'altra parte politica.

Non siamo nati ieri e per questo non ci meravigliamo.

È inquietante, tuttavia, osservare che in pubblico quei personaggi "litigano" aspramente tra loro, ma, poi in Associazione, privilegiano il confronto ed il dibattito "a porte chiuse".

Se consideriamo, ad esempio, che durante gli ultimi due anni del Governo Berlusconi, i Ministri che si sono avvicendati al Ministero dell’Economia (Tremonti – Siniscalco – Tremonti), appartengono ad aspen, così come ad aspen appartengono Mario Monti e Padoa-Schioppa, entrambi “candidati” al Ministero dell’Economia del Governo Prodi che ha “preferito” come si sa il secondo, non possiamo non manifestare qualche perplessità per queste scelte.

In una intervista riportata nel libro Poteri deboli di Giancarlo Galli, dopo l’avvicendamento che portò Domenico Siniscalco al Ministero di Via XX Settembre con il conseguente defenestramento di Tremonti, l’ex Ministro enfant terribile asserisce: «Nulla é assurdo, in politica. É arte complessa, e avendo sempre da imparare mi sono fatto da parte, provvisoriamente... Un po' incazzato, l'ammetto; ma é giá sbollita. Il buon Domenico [Siniscalco], i miei compiti li vedeva, ce li scambiavamo. Mi pare stia facendo bene».

E che dire dei due Letta.

Entrambi Soci di aspen.

Il primo, Gianni, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio durante il Governo Berlusconi; l’altro, Enrico, il nipote, attuale Sottosegretario al fianco del Professor Prodi, non molto tempo fa si sono incontrati a Palazzo Chigi per discutere sulle nomine di Rai e Ferrovie.

Un incontro ufficiale dal quale poco è trapelato.

In ogni caso non sarebbe servito a niente conoscere l’esito di quell’incontro. Le cose importanti se non se le sono già dette, se le diranno a breve in uno dei simposi della prestigiosa Associazione della quale entrambi fanno parte.

È davvero triste pensare che metà degli italiani, quotidianamente, discute con l’altra metà per far democraticamente valere principi ed ideali in cui crede e poi scoprire che i loro punti di riferimento politico si comportano come i “Ladri di Pisa”, ovvero, di giorno litigano e di notte …. di notte lavorano insieme…

Rassegnamoci, la realtà è questa e, a meno di una radicale ribellione – e gli italiani non hanno nel loro DNA il gene della rivoluzione – non c’è nulla che potrà cambiare lo stato delle cose.

Quanto avete letto, in un breve lasso di tempo, passerà nel dimenticatoio e tutto ritornerà come prima.

Gli onesti ed ingenui cittadini di questa martoriata Repubblica continueranno le loro animate discussioni con gli amici al bar o sui posti di lavoro ed il teatrino della politica continuerà, indisturbato, il suo spettacolo come se niente fosse: The show must go on.

Ah, quasi dimenticavo. ASPEN non si ferma in Italia. Ha anche un discreto numero di sedi all'estero.

In Giappone ed in India; in Europa, Francia e Germania e, dulcis in fundo, non potevano mancare gli Stati Uniti dove, manco a dirlo, nel 1950, ebbe tutto origine.

Inutile dirlo: sapremo fare tesoro di queste informazioni alle prossime consultazioni elettorali, quando, sull’istinto di andare a votare prevarrà il desiderio di rimanere a casa, consapevoli dell’inutilità della nostra espressione.



Clemente Mario Pansa
18.09.06

NOTE:

1 - Membro del Comitato Scientifico "Euroforum" di Firenze. Marta Dassù, specialista nelle Relazioni Internazionali e nella politica estera italiana, è editore di Aspenia e direttore dei Programmi Politici dell'Aspen Institute in Italia. Dal 1998 al 2001 è stata consigliere in politica estera del Primo Ministro Italiano. Era precedentemente Direttore del CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale. Insegna a un corso su "nuovi conflitti e il ruolo dei Media" all'Università "La Sapienza" a Roma. Ha pubblicato molto su giornali specializzati italiani ed europei ed è stata editore di vari libri incluso il più recente "Conflitti nel XXI secolo" edito da Aspen Institute, 2002. (Dal sito internet www.euroforumfirenze.it)

2 - Architetto, progetta immagini, comunicazione, segnaletica e disegna allestimenti temporanei e spazi museali. Membro italiano dell'AGI (Alliance Graphique Internationale), socio onorario dell'Art Directors Club di Milano. Direttore responsabile e art director della rivista ABITARE.