Non credo utile in una fase come questa attuare una politica di completa disgregazione dello stato italico; sarebbe semmai utile una forte autonomia locale a tutte le regioni(magari da ridisegnare).
A lungo termine il fine, x me, è una grande unione europea che includa tutti i popoli, per l'appunto,europei. Se avremo la maggior parte delle competenze ancorate a bassi livelli e con il tempo la macroeconomia, la difesa e la gestione di ambiente ed energia passeranno dagli attuali stati all'UE credo che lo stadio intermedio di stato cosidetto nazionale verrebbe a decadere facendo prevalere piccole comunità grandi circa come le attuali regioni italiane, che abbiano un senso maggiore per il legame culturale sociale ed economico che al loro interno esiste.
Di fatto spostere competenze dagli attuali stati a livello superiore(UE) e inferiore(regioni) per garantire un futuro sicuro e centrale nel mondo all'europa e una maggiora vicinanza nelle decisioni tra cittadini e istituzioni.
ecco la mia opinione
apprezzo la posizione del forumista, ma la sinistra ha appoggiato sempre le istanze di autodeterminazione dei popoli; di tutti i popoli, eccetto quelli che attualmente convivono malgrado loro, nello stivale..........
per questi ci sono le legnate se osano mettere in discussione l'UNITA' imposta a suon di cannonate........
è probabile comunque, che si mostreranno più comprensivi nel caso in
cui i nuovi itagliani chiedessero la costituzione del califfato.......