Con curiosa delibera del 20 settembre 2006, la Giunta Regionale Marchigiana ha deciso di allargare la fascia delle esenzioni dal pagamento dei biglietti dell' autobus a profughi, perseguitati politici, perseguitati per motivi di razza e tutti coloro che si dichiareranno antifascisti.
Ora sorge spontanea una domanda. Come farà il controllore a riconoscere un antifascista? Basterà una dichiarazione personale dell' utente?
Poi il personale viaggiante dovrà scoprire chi sono i profughi, chi i perseguitati politici, chi i perseguitati per motivi di razza. E' inevitabile che detto personale venga dotato di apposito opuscolo con i quesiti da porre all' utenza.
Sicuramente tutti i marchigiani si dichiareranno antifascisti, non potendo dimostrare la persecuzione per motivi razziali.
M' immagino le scene:
- Biglietto prego...
- Aborro il fascismo, mai più Mussolini
- Bravo ragazzo/ signore/ signora/ Lei è esente dal pagamento
Però c'è un altro problema: e se i fascisti invece si dichiarassero "perseguitati per motivi politici" dalla Giunta marchigiana?
In questo modo, proprio più nessuno pagherebbe l' autobus nelle Marche.
Insomma, in 'sto Paese anche le cose serie finiscono in barzelletta.