La seduta è terminata... Tutto bene, domani mattina si riprende...
La seduta è terminata... Tutto bene, domani mattina si riprende...
Che margine c'è stato sugli emendamenti?
Ecco, si spera che domani i rinforzi ci siano da subito. Anche perchè la prima votazione è stata un mirabolante colpo di culo. Cosa che va bene una volta, ma non sempre.
Oltretutto è evidente che quanto più il governo ed i gruppi parlamentari che lo sostengono riescono a "farsi strada" tanto più lo spazio di dissenso e disturbo tra i membri della ex cdl si allarga.
Non devono essere commessi passi falsi.
Credete a me che la riforma dell'ordinamento giudiziario fa solo che piacere al csx...
Al Corriere devono aver bevuto:
Votazioni sul filo del rasoio a Palazzo Madama dove il primo emendamento di Roberto Castelli al ddl Mastella viene bocciato con solo 7 voti di differenza: 156 a 149. Prima della votazione si e' aperta la "caccia" ai pianisti e qualche doppia tessera e' stata ritirata.
Ma se abbiamo 2 senatori di scarto, scrivono addirittura con "solo" 7 voti di differenza....
Politica28 set 09: 51 Giustizia: voto su ddl Mastella rinviato a mercoledi'
ROMA - Rinviata a mercoledi' prossimo l'esame al Senato del decreto Mastella: in aula e' mancato il numero legale, quindi e' stato necessario posticipare la seduta. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, che si e' appena conclusa. "Abbiamo deciso di venire incontro alle richieste dell'opposizione - ha detto il presidente dei senatori, Giovanni Russo Spena di Rifondazione Comunista - proprio per proseguire nel confronto seriamente". La richiesta di recuperare il tempo speso ieri per la trattativa viene infatti da Renato Schifani, capogruppo della Casa delle Liberta'. (Agr)
La mancata abrogazione della legge Castelli
La legge sulla Giustizia proposta da Clemente Mastella è stata votata. E’ la prova provata che le polemiche dei giorni scorsi sulla mancata approvazione della legge a causa dell’astensione dei senatori dell’Italia dei Valori erano strumentali e inconsistenti. Non si voleva semplicemente che l’inciucio tra maggioranza e opposizione venisse alla luce.
L’Unione in campagna elettorale ha affermato che la Castelli andava abrogata in quanto incostituzionale. Una promessa, e purtroppo non l’unica, non mantenuta. Una promessa che si poteva facilmente mantenere. Con i voti dell’Italia dei Valori in Senato ci sarebbe stata la maggioranza per cancellare la legge Castelli. Si è preferito un brutto accordo con la Cdl piuttosto che mantenere la parola verso i propri elettori.
L’Italia dei Valori non farà cadere il Governo per senso di responsabilità verso il Paese, ma chiede pari dignità rispetto agli altri partiti di Governo. L’Italia dei Valori è il quarto partito della coalizione, la sua voce non può essere né ignorata, né sottovalutata. Esattamente come quella del Paese.
(Antonio Di Pietro)
mi sa che un ne cancelleranno manco una di codeste leggi de i' nanerottolo .... l'aria è codesta ....