Alle legislative di domenica 1° ottobre il centro-destra di Wolfgang Schuessel (Oevp), grazie al favore di un'economia prospera, dovrebbe resistere all'offensiva della sinistra socialdemocratica, indebolita da scandali di varia natura; ma non è del tutto esclusa l'ipotesi che, grazie al sistema elettorale proporzionale, i due partiti si ritrovino costretti a formare un governo di Grosse Koalition come in Germania.
L'estrema destra di Jorg Haider, invece, il cui ingresso nel Governo nel 2000 aveva scatenato la riprovazione e le proteste in seno all'Unione europea, potrebbe uscire di scena: il partito di Haider, Bzoe (derivato dalla scissione dal Fpoe), si ritrova infatti indebolito e sorpassato a destra dal più giovane e radicale leader, Heinz Christian Strache.
Gli ultimi sondaggi prefigurano una battaglia serrata: dal 37 al 39% di voti per l'Oevp, 34-35% per i socialdemocratici (Spoe), 10-11% per i Verdi, 10% per il Fpoe, 3% per il Bzoe.
L'Oevp ha centrato la sua campagna sulla personalità del cancelliere: l'immagine di questo navigato politico di 61 anni è affissa sui manifesti sparsi per Vienna con la scritta: «Schuessel, perché ci sa fare». Il presidente del Parlamento, Andreas Khol, un cristiano-democratico considerato l'eminenza grigia dietro a Schuessel, ha decantato, in una recente intervista, il bilancio positivo della coalizione uscente e della sua politica liberale. Il bilancio è in pari, le privatizzazioni delle aziende pubbliche sono andate in porto, la riforma delle pensioni permette il finanziamento delle stesse fino al 2050 e «siamo sulla strada giusta per una piena occupazione» (attualmente il tasso di disoccupazione è del 5%), ha dichiarato Khol.
Alfred Gusenbauer, presidente del Spoe, la pensa diversamente e denuncia una politica sempre meno sociale. «L'Austria è un Paese ricco - ma - sono sempre in meno a profittare di questa ricchezza», in particolare dei frutti dell'espansione economica verso l'Europa dell'Est: «Non vi è stato un aumento corrispondente dei salari negli ultimi dieci anni», denuncia Gusenbauer e la disoccupazione giovanile è «raddoppiata» durante il cancellierato Schuessel.
Secondo gli osservatori politici, il Spoe non conquisterà il primo posto a causa dell'ultimo scandalo che ha coinvolto il partito: la banca Bawag, proprietà del sindacato Oegb, legato alla sinistra, avrebbe nascosto per diversi anni un buco di circa tre miliardi di euro, in seguito a frodi e a speculazioni di dubbia natura. Oltre a questo scandalo, la campagna elettorale è stata centrata sui temi dell'immigrazione islamica, cavalcati dall'estrema destra e sui posti di lavoro in nero a migliaia di donne provenienti dall'Est europeo. Assente dal dibattito l'Unione europea, nonostante Vienna ne abbia avuto la presidenza nel primo semestre 2006.
Secondo la tradizione austriaca, difficilmente si conoscerà il colore del futuro governo la sera del 1° ottobre: bisognerà probabilmente attendere fin verso Natale, al termine di lunghe e difficili trattative sul programma fra i diversi partiti. Una grande coalizione tra cristiano-democratici e socialdemocratici è possibile, così come un'alleanza tra Oevp e Verdi. Fuori discussione qualsiasi trattativa tra Oevp e la formazione xenofoba Fpoe, ma non è del tutto escluso il proseguimento della coalizione con il Bzoe, se dovesse sopravvivere al voto. Gli ecologisti, in una posizione più centrista rispetto a quelli tedeschi o francesi, sono corteggiati anche dalla sinistra, ma temono di essere scavalcati dal Fpoe. Resta insoluta una questione per siglare un'alleanza con i cristianodemocratici: l'acquisto di 18 Eurofighter.
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http://en.wikipedia.org/wiki/Austria...ection%2C_2006