Ieri ho visto un altra puntata di quel godibilissimo programma su RAITRE in prima serata che ripercorre in modo ironico la storia di questi ultimi decenni attingendo soprattutto a programmi televisivi di satira.
Assolutamente eccezionale e tenero il Rutelli di Corrado Guzzanti che nelle parti di Amleto col teschio in mano chiede (come poteva fare Alberto Sordi) lumi ala sua coalizione almeno su un tema. Che questa si schieri in modo chiaro almeno su una cosa senza riceverne, ovviamente, alcuna risposta.
Chissà perché ho il dubbio che trasmissioni così (Avanzi, Tunnel, Pippochennedy show). C'era allora un entusiasmo, una sincera speranza che ancora qualcosa in questo paese potesse cambiare tanto da potersi sentire così forte i politici da farsi anche preneder in giro in modi feroci (perché quella imitazione nella sua "leggerezza" feroce lo era davvero nel descrivere l'inconsistenza di una coalizione e di certi leaders).
Oggi tutto è più cupo. Vedi presentarsi sugli schermi veltroni e Bassolino che parlano della "levità" della notte bianca delle rispettive città e ti viene in mente la delinquenza di Napoli e l'imperversare della camora ed il degrado di Roma e le mille promesse non mantenute. Come se davvero, neanche di riderne vada più a nessuno.