quando si faceva satira di sto genere su di lui(senza dargli del mafioso)ci ha sempre riso su
quando si faceva satira di sto genere su di lui(senza dargli del mafioso)ci ha sempre riso su
Questo è vero , ed è appunto per questo che il tuo discorso non regge.
Lui sulla satira soprassedeva , mentre sulle cose ben più importanti agiva tempestivamente da censure autoritario.
Lo ha detto lui che biagi , luttazzi ( vinta causa contro mediaset per il programma incriminato ) , santoro non erano degne di lavorare in rai ? SI
Santoro , biagi , luttazzi sono spariti dalla rai nello stesso periodo ? SI
Che mi dici , che sono coincidenze ?
Parlare di libertà di espressione e di berlusconi è una contradizione.
guarda che se mi parli di biagi mi inviti a nozze.
questo sclerotizzato ultraottantenne , ora lecca il sederino di prodi perchè gli fa comodo.
ma ha bellamente buttato sotto iltappeto ( come i vari fo, scalfari, bocca,) come campava durante il ventennio. lo sai che faceva'
faceva il giornalista al resto del carlino, il quotidiano di bologna.
giornalista è una parola grossa, non è mai stato capace di scrivere nulla di originale, sempre le stese minestre riscaldate , sempre uguali.
li hai letti i suoi fondini al corriere?
una pena, sempre le stesse cose, sempre la stessa zuppa.
comunque il tuo campione , sai che faceva in gioventù?
il critico cinematografico.
e se ne andava al Lido di Venezia , al festival del Cinema A TESSERE LE LODI DEI FILM DEL REGIME.
e vuole venire a fare la morale a me?
ma che si tolga dai koglioni, voltagabbana ipocrita!
Il post parla di libertà ed informazione e non del merito dei giornalisti.
E' vero o no che berlusconi disse quelle cose e di fatto epurò i tre ?
E questa è liberta di informazione ? E' la linea di chi si definisce liberale ?
Poi sul merito dei giornalisti in questione ognuno ha la sua opinione , a me ad esempio luttazzi non piaceva per nulla come linea del suo programma , però c'è un fatto incontrovertibile su cui riflettere : la trasmissione che fece scandalo fu quella con travaglio ospite in cui si parlò delle fortune di berlusconi. Ebbene a distanza di anni si sa che la causa con mediaset l'ha vinta travaglio semplicemente perchè le cose che disse , definite da mediset diffamatorie , risultavano VERE . Quindi non c'era motivo per la diffazione .
La trasmissione parlò si cose VERE e fu sospesa perchè quelle cose erano scomode per berlusconi ma VERE , i fatti sono questi.
Infatti (a parte il precedente di Forattini umiliato per una vignetta su D'Alema) la cosa che lascia perplessi è che dare del mafioso a qualcuno è satira che deve essere trasmessa dalla Rai mentre fare un rap su Frodi&Co. è un attentato alle Istituzioni...la Serieta' al Governo!
Spiritosi come comunisti
Dopo anni passati a gettare valanghe di letame (in senso figurato e in senso reale) su Silvio Berlusconi in nome dell'inviolabile diritto alla critica, alla satira e alla libertà d'espressione (tutti principi che qui sottoscriviamo a occhi chiusi), la sinistra italiana è arrivata a palazzo Chigi.
E, alla prima occasione, è riuscita a trasformarsi, con grande sprezzo del ridicolo, da allegra eresia in tragicomico regime.
Tra quei servizi necessari a rendere la politica un po' meno noiosa e ridare ossigeno al telespettatore dopo averlo sommerso con grafici e tabelle sulle nuove aliquote Irpef e altre amenità del genere, il direttore del Tg2, Mauro Mazza, ha scelto di mandare in onda il famoso rap di Prodi bofonchiante durante l'audizione alla Camera sull'affaire Telecom-Rovati.
Questa la reazione di chi, sino a ieri, invocava la Costituzione e la Carta dei diritti dell'uomo per difendere il diritto di Roberto Benigni, Antonio Cornacchione, Paolo Rossi e degli altri comici (diritto che anche qui non si ha problema a difendere) ad irrompere nelle tramissioni di informazione, in prima serata, per prendere a calci il presidente del Consiglio davanti a qualche milione di telespettatori:
TELECOM/ UNIONE: CDA RAI VERIFICHI SE RAP SU PRODI E' VILIPENDIO
"Gravissimo che Tg2 abbia dato spazio a video del genere"
02-10-2006 141
Roma, 2 ott. (Apcom) - "Verificare se ci sono gli estremi per vilipendio alle istituzioni". E' questa la richiesta che avanzano i parlamentari Giorgio Merlo della Margherita, vicepresidente della Commissione di Vigilanza, Gennaro Migliore, capogruppo di Rifondazione comunista alla Camera, Loredana De Petris dei Verdi, segretario della Presidenza del Senato ed Esterino Montino, componente dei Ds in Commissione di Vigilanza, in una lettera ai consiglieri della Rai, a seguito della decisione del Tg2 di mandare in onda nell'edizione delle 13 di venerdì scorso il video montato come un brano rap del discorso del premier Romano Prodi alla Camera su Telecom.
"E' gravissimo - proseguono i parlamentari - che un telegiornale del servizio pubblico, in una delle edizioni di punta della sua programmazione, abbia dato spazio ad un video del genere. Sarebbe stato piacevole e gradevole vederlo in una trasmissione di satira, ma certamente non nell'ufficialità e autorevolezza che è propria di un tg Rai. Non è accettabile che di alcune delle maggiori cariche della Repubblica, dal premier al vicepremier, al presidente della Camera, come anche dell'Aula parlamentare, sia stata data un'immagine comica che nulla aveva a che vedere con un momento come quello del dibattito parlamentare su Telecom, dall'alto valore politico e istituzionale".
"E' urgente - concludono - che la cassetta dell'edizione in questione del Tg2 venga posta all'attenzione del consiglio di Amministrazione, per valutare eventuali provvedimenti da prendere".
da A Conservative Mind
E’ la stampa, bellezza
di Marco Taradash
Prodi rappato, cerchiamo il reato. Quattro autorevoli esponenti della maggioranza di Governo, fra cui un capogruppo, due membri della vigilanza sulla Rai, una segretaria di presidenza, non trovano niente di meglio, nel loro repertorio ideologico e culturale, se non invocare i tribunali contro il Tg2. Colpevole di aver trasmesso un video irriverente verso il premier, un Prodi “rappato”. Qual è l’ipotesi di reato? Verifichi la magistratura se il Tg2 di Mauro Mazza non sia incorso nel reato di “vilipendio delle istituzioni” dicono i quattro esponenti di Margherita, Rifondazione, Verdi e Ds. Vilipendio, mica Tafazzi. I quattro si ispirano a Bracardi e al suo grido centrosinistro: “in galeeraaa”.
Qualcuno glielo spieghi, a Lorcompagni, che in Italia esiste tuttora la libertà di stampa. Che alle volte capitano abusi e storture (anche nella Rai sinistrata) ma che mai, ripetiamo mai, si era vista una reazione così bigotta, così da mozzaorecchi, così triviale a uno scherzo innocuo come quello trasmesso dal Tg2. Tranne che in Iran o in Corea del Nord, ovviamente.
* Nota di Phastidio: attendiamo la reazione della Fnsi di Serventi (nomen omen) Longhi a questo attacco alla libertà di stampa. Schiena dritta, compagni. Anche in tempi di spoils system imperante.
dal Sito Phastidio