La dichiarazione di intenti del CSX di POLNon attendere il momento favorevole: crealo.
(Orison Swett Marden)
1. La nostra coalizione nasce con l’ambizione di unire tutti i democratici, i costruttori di libertà che dalla storia traggono la linfa per non cadere in inopportune velleita' revisioniste, provenienti da storie culturali e politiche diverse, in alcuni casi in passato anche contrapposte, che oggi, lasciati alle spalle i grandi contrasti ideologici che hanno segnato il novecento, si riconoscono in un progetto comune. La nostra coalizione è caratterizzata dunque da un forte pluralismo culturale, e porterà in sé identità plurime.
2. La nostra coalizione si rifà allo spirito di collaborazione e ad i valori espressi nella Costituzione della Repubblica Italiana.
3. La nostra coalizione è legata all’Europa da una scelta irreversibile. L’Europa unita, terra di diritti, realtà politica, economica ed istituzionale, offre il quadro di riferimento per lo svolgimento del nostro progetto nazionale, permette di costruire un’area di pace e stabilità che con l’allargamento si va estendendo all’intero continente, garantisce la migliore speranza di incidere sugli equilibri internazionali per edificare un mondo più giusto.
4. La promozione della pace, della giustizia e della libertà tra tutte le genti è per noi un obiettivo e un dovere. La pace fra le nazioni è un valore fondamentale, essa può radicarsi in un mondo più giusto e il mondo sarà più giusto quando chiunque lo abiti sarà messo in condizione di esprimere tutte le sue capacità e sarà libero di scegliere il proprio destino. Il nostro punto di riferimento è l’articolo 11 della Costituzione italiana . “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tali scopi”.
5. La giustizia e la legalità sono valori essenziali di una convivenza civile e democratica. Esse sono condizione indispensabile perché il potente e il prepotente non prevalgano, il debole non sia schiacciato, ogni cittadino sia libero dalla paura e tutelato nei suoi diritti, lo Stato di diritto si affermi sempre. La lotta alla criminalità, alla corruzione e all’evasione fiscale sono un dovere dello Stato e delle istituzioni. In questo contesto si colloca il diritto fondamentale dei cittadini ad una magistratura autonoma ed indipendente. Non ci possono essere, tuttavia, né vera giustizia né vera eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge se la giustizia stessa non è amministrata con tempi certi e rapidi. La certezza del diritto e della sua applicazione è elemento essenziale del vivere civile e dello sviluppo. La correttezza, la trasparenza e la sobrietà dei comportamenti della politica sono condizione necessaria di una convivenza ordinata e rispettosa e per un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
6. Sui temi eticamente sensibili come quelli della bioetica la politica si trova oggi su una nuova frontiera. Essa è chiamata a pronunciarsi con gli atti legislativi richiesti per regolare fenomeni che pongono problemi nuovi alla società e interpellano le coscienze. Su questi temi, la nostra coalizione si impegna a legiferare con attenzione, fedele al principio della laicità dello Stato, attenta all’equilibrio tra le libertà e le responsabilità delle persone, nel rispetto dei convincimenti etici e religiosi di ciascuno, aperta all’ascolto e al dialogo.
7. La nostra coalizione è una coalizione politica con cultura di governo, che nasce cioè connotata dalla vocazione ad assumersi la responsabilità del governare, per tradurre in decisioni le scelte programmatiche di cui è portatore. Essere «coalizione di governo» ha alcune importanti implicazioni: significa, anzitutto, saper essere un partito che guida uno schieramento ma che parla a tutti i cittadini, perché governare in modo responsabile è sempre porsi il problema di quale sia l'interesse generale del Paese. Significa anche essere un coalizione che «sta al governo come sta all'opposizione», nel senso che non teme il conflitto ma sa canalizzare le spinte al cambiamento, perché ha sempre ben chiare le compatibilità a cui è sottoposta l’azione dei poteri pubblici. In questa ispirazione è fondamentale l'idea che una forza politica deve essere anzitutto «per» qualcosa e non «contro» qualcuno, deve essere portatrice di una visione e di un messaggio positivi e propositivi, deve essere capace di un'efficace analisi della situazione politica, economica e sociale che circoscriva lo spettro delle riforme possibili.
Il Programma del CSX di POLIniziative atte promuovere una maggiore amicizia, nello spirito degli ideali sdrammatizzatori da molto presenti nel forum, e concordia tra i forumisti, e favorirne gli interscambi culturali, quali:
- Promuovere e pubblicizzare meeting di forumisti relativamente ad eventi inerenti i temi trattati su POL;
- Rilanciare RadioPOL;
- Creazione del Concorso "Miss e Mr POL" (che non servira' a stabilire solo la bellezza ma anche la simpatia e avra' lo scopo di essere un momento di aggregazione e di divertimento);
- Rilanciare i Concorsi Pubblici Polliani per la creazione di figure professionali che vanno oltre le carriere politiche.
vedi qui http://www.politicaonline.net/forum/...0&postcount=83
e qui http://www.politicaonline.net/forum/...2&postcount=87;
Parte relativa al gioco stesso:
-Fissare un numero di Ministeri ed eliminare i sottosegretari e viceministri;
-l'incompatibilità tra le cariche di Presidente di POl e Congressista, di Giudice e Congressista e di Ministro e Congressista. Accorciare la catena "presidenziale" facendo passare in caso di dimissioni a catena i poteri prima al vice, poi direttamente al congresso che scegliera' il presidente pro tempore con le stesse regole attuali (si tolgono quindi il premier e il presidente della corte da questa catena);
-dare delle competenze ben delineate per ogni ministero, si vedano i link
http://www.politicaonline.net/forum/...&postcount=412
http://www.politicaonline.net/forum/...&postcount=413
Il ministero degli interni si occupera' anche di favorire una rete di contatti tra i forumisti stessi incentivando l'interscambio e la conoscenza tra gli stessi in maniera assolutamente trasversale e legata ai temi dei forum stessi.
Il ministero degli esteri si occupera' anche di promuovere POL su altri siti.
costruire un database, accessibile a chiunque, che contenga tutti i risultati di tutte le elezioni politiche e amministrative che si sono tenute dal dopoguerra a oggi in questo paese (un archivio in stretta collaborazione con il "Termometro"). Il ministro delle comunicazioni, tra i suoi svariati compiti, abbia anche quello di creare e gestire una mailing list contenente gli indirizzi email dei principali politici e delle principali istituzioni, nonche' dei principali mezzi di comunicazione di questo paese (giornali, redazioni tv ecc..);
-Riforma Corte Suprema, riportare a 6 mesi la durata massima del mandato e limitarne le competenze a livello squisitamente Costituzionale (come il dirimere controversie istituzionali legate all'interpretazione della costituzione di POL) eliminando la parte di Magistratura che in effetti spetta alla Amministrazione, ovvero la Corte potra' produrre al massimo censure e richieste ufficiali (opportunamente motivate) di intervento all'amministrazione, che e' l'unica che puo' punire i forumisti responsabili di qualche violazione del regolamento con sanzioni come la sospensione, la "sola lettura" o l'incandidabilita' di un forumista o di una lista. La Corte potra' intervenire su quello che riguarda lo svolgimento del gioco stesso giudicando per esempio un forumista non degno di rappresentare il congresso e le istituzioni di POL per un certo periodo che non potra' cmq mai eccedere in durata. In qualunque caso di parere dell'amministrazione non conforme con quello della corte, il parere dell'amministrazione e' cmq vincolante e sovrascrive quello della corte.
Durante il mandato alla Corte, i giudici non dovranno ricoprire nessuna carica politica e per i 6 mesi successivi alle dimssioni dalla Corte non potranno essere candidati al Congresso ne ricoprire alcuna carica governativa;
-Problema Cloni: innalzare a 250 post la maturità forumistica ed aggiungere una anzianità di iscrizione di almeno 60 giorni dall'inizio delle votazioni, cosi facendo limiteremo e di molto i buontemponi pronti a darsi da fare nella clonazione;
-Modifica regolamento Congresso: Proposta di ridurre a 4 i giorni totali per le riunioni in congresso, contro gli attuali 6. Ora sono strutturati in 3 sedute di dibattito e 3 di voto. Propongo di ridurre a 2 di dibattimento e 2 di voto. Cosi da snellire un po' i lavori;
-Elezioni fisse ai primi di maggio ed ai primi di novembre, Allo scadere del termine e fino alla nomina del nuovo congresso e del nuovo presidente, i precedenti saranno in regime di prorogatio per il solo disbrigo degli affari correnti;
-per quanto riguarda la legge elettorale ci riserviamo di discutere con tutte le forze del congresso l'eventuale necessita' di modifiche, da effettuare col piu' ampio consenso possibile nei tempi e nei modi che prevede la costituzione di POL;
Proponiamo inoltre una serie di misure (che devono essere viste come integrazione della nostra lettera di intenti) che vadano nella direzione di un equo federalismo e dell’autodeterminazione dei popoli del mondo, nel rispetto delle leggi democratiche e nel rigetto assoluto di ogni forma di violenza o di guerra.
Nello specifico proponiamo una serie di iniziative:
-una mozione che suggerisca la possibilità di autodeterminazione dei popoli presenti nell’unione europea;
-una mozione che proponga una riforma delle autonomie locali dello stato italiano con la formazione di un equo federalismo;
-il riconoscimento della lingua sarda, del veneto, del siciliano e di qualsiasi altra lingua o dialetto presenti su POL con almeno un forum o un gruppo organizzato e che lo richieda;
-la traduzione della Costituzione in sardo,veneto, siciliano ed in ogni lingua o dialetto richiesto, qualora ci sia qualcuno disposto a fare ciò;
-la riforma della Camera per le Autonomie, da trasformarsi in Camera dei Popoli, elettiva su base di forum che ne aderiscono. E si occupera' dei temi di federalismo e difesa delle identità, delle culture, delle lingue e dei dialetti locali, regionali e nazionali dei popoli presenti su POL.
In questo modo intendiamo innanzi tutto dare un’immediata risposta riconoscendo le lingue ed i dialetti dei popoli di POL. In secondo luogo con una riforma seria della mai decollata Camera per le Autonomie intendiamo dare uno spazio ai tanti forum regionalisti di POL in modo che possano anche loro dare un contributo concreto al gioco ed anche in quanto sanno meglio di noi quali sono le necessità locali.