Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    costantino
    Ospite

    Predefinito mozzarella si è rotto i coglioni di Di Pietro

    03 ott 18:49 Giustizia: maggioranza battuta su ddl, Mastella chiede dimissioni Di Pietro
    ROMA - La maggioranza e' stata battuta di un voto al Senato sul decreto Mastella. L'articolo 5 del testo, che prevedeva l'entrata in vigore del testo il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e' stato bocciato con 154 'no' e 153 'si''. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha chiesto che Antonio Di Pietro si dimetta perche' l'Italia dei Valori non avrebbe votato a favore. (Agr)

    Roma, 19:14GIUSTIZIA: MASTELLA, MI SONO ROTTO I C... DI DI PIETRO
    Clemente Mastella cita Cicerone: "'Usque tandem Catilina abutere patientia nostra', la pazienza e' finita e mi sono rotto i c... di Di Pietro". Ha piu' di un diavolo per capello il ministro della Giustizia Clemente Mastella dopo l'astensione dei senatori dell'Italia dei Valori nel dopo sull'articolo 5 del ddl.

    Roma, 19:29GIUSTIZIA: MASTELLA, BLOCCHEREMO LE NORME DI DI PIETRO
    "A questo punto non posso far passare i suoi provvedimenti. Qui al Senato blocchiamo tutte le attivita' del ministro delle Infrastrutture. Qui i provvedimenti di Di Pietro sono morti... Di Pietro deve chiarire con il presidente del consiglio non con me". La furia di Clemente Mastella contro Antonio Di Pietro non si placa e ritiene che l'Italia dei Valori abbia pugnalato alle spalle, "a freddo" la sua legge dando il via libera ad un emendamento dell'opposizione. "Gia' e' una fatica - dice Mastella - non e' possibile accettare ne' umanamente ne' moralmente il comportamento dei senatori dell'Italia dei Valori. Politicamente e' un danno enorme". La votazione con l'astensione dell'IdV fa registrare 154 no e 153 si' mandando in tilt il centrosinistra. Nella votazione in cui va sotto la maggioranza i senatori dell'Idv Aniello Formisano, Giuseppe Caforio e Fabio Giambrone risultano assenti, assenti anche i senatori a vita in blocco, assente anche Sergio De Gregorio del Movimento Italiani nel Mondo, ed ex Idv.

  2. #2
    costantino
    Ospite

    Predefinito

    L'Italia dei valori si astiene, e al Senato la maggioranza va sotto, per un solo voto di scarto, sul ddl Mastella che sospende in parte la riforma dell'ordinamento giudiziario (a Palazzo Madama l'astensione vale come voto contrario), nell'ultima votazione prima della sospensione dei lavori d'Aula. L'articolo 5, quello che prevedeva l'entrata in vigore del testo il giorno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stato bocciato con 154 "no" e 153 "sì". Con la bocciatura, l'entrata in vigore del provvedimento slitta di 15 giorni. Vale a dire che la Camera potrebbe non approvarlo prima del 28 ottobre, giorno in cui i magistrati devono scegliere tra le funzioni di inquirente o giudicante. Il Guardasigilli si scaglia contro il ministro delle Infrastrutture: "Il ministro Di Pietro chiarisca, altrimenti si dimetta".

    Esulta il capogruppo della Lega Roberto Castelli, che parla di "vittoria" del centrodestra: "Questo voto dimostra quanto fragile sia la maggioranza, hanno sbagliato a fare il braccio di ferro". "Cambieremo alla Camera", commenta la diessina Anna Finocchiaro, capogruppo dell'Ulivo al Senato.

    Clemente Mastella è infuriato, cita Cicerone e poi si lascia andare: ""Usque tandem Catilina abutere patientia nostra... La pazienza è finita, mi sono rotto i coglioni di Di Pietro". Poi spiega che "non è possibile accettare né umanamente né moralmente il comportamento dei senatori dell'Italia dei valori".

    Il Guardasigilli parla di un "danno politicamente enorme", e medita vendetta: "A questo punto non posso far passare i provvedimento suoi. Qui al Senato blocchiamo tutte le attività del ministero delle Infrastrutture. Qui, i provvedimenti di Di Pietro sono morti". In quanto alla necessità di un chirimento, "Di Pietro deve chiarire con il presidente del Consiglio, non con me", conclude Mastella.

    Il presidente del gruppo dell'Udeur al Senato, Tommaso Barbato, annuncia una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Infrastrutture. "Il problema è politico - spiega Barbato - Di Pietro si deve dimettere. Non è possibile che un ministro di questo governo, attraverso i suoi parlamentari si comporti in maniera diversa da quelle che sono le direttive e il programma della maggioranza. L'ha fatto con l'indulto, abbiamo subìto forti polemiche in occasione del voto, lo ha rifatto adesso".

  3. #3
    costantino
    Ospite

    Predefinito

    Di Pietro: "Vi sfido, fatelo". Il ministro interrompe il vertice del suo partito a Bologna e lancia la sfida a parte della maggioranza. "Avevamo l'occasione di sospendere la riforma Castelli, avevamo i numeri per farlo. Invece si è scelta la strada degli accordi trasversali". Quanto all'astensione dei 4 senatori dell'Idv, si assume "tutta la responsabilità" ma si dice "umiliato": "Considerano i nostri parlamentari delle marionette che io manovro a piacimento". Conta "su un ripensamento operoso della maggioranza che permetta di discutere in Aula il nostro emendamento, poi con la responsabilità che ci contraddistingue rispetteremo il voto".

    La Cdl: "Debolezza politica". Il voto, per il capogruppo della Lega Roberto Castelli, "dimostra la fragilità della maggioranza, hanno sbagliato a fare il braccio di ferro". Il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli: "E' la prova della debolezza politica di una maggioranza sull'orlo del precipizio". "La Finanziaria - osserva Renato Schifani, capogruppo di Fi a Palazzo Madama - comincia a mietere le proprie vittime".

    Finocchiaro: "Entra in vigore il peggio". "L'unica conseguenza certa del voto di oggi - osserva il capogruppo dell'Ulivo a Palazzo Madama, la ds Anna Finocchiaro - è che la parte più contestata della riforma Castelli entrerà pienamente in vigore e produrrà effetti irreversibili. Davvero un bel risultato...".

    Idv: "Tecnica per dimostrare disappunto". Il capogruppo dei senatori dell'Idv, Nello Formisano, spiega la mancata partecipazione al voto. "Con un artificio regolamentare ci è stato impedito di votare su tre emendamenti a mia firma, presentati e predisposti sull'articolo 4 del provvedimento. E' stato un modo per dimostrare il nostro disappunto. Si è creata una situazione di difficoltà nella maggioranza, quindi nella votazione successiva, sapendo bene che non avrebbe inficiato tutto il provvedimento, abbiamo deciso di non votare".

  4. #4
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


 

 

Discussioni Simili

  1. Fassino s'è rotto i coglioni
    Di Dottor Zoidberg nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 09-01-09, 10:54
  2. M'avete rotto i coglioni...
    Di Il_Siso nel forum Fondoscala
    Risposte: 76
    Ultimo Messaggio: 30-09-07, 20:59
  3. io mi sono rotto i coglioni
    Di Falco Nero nel forum Destra Radicale
    Risposte: 66
    Ultimo Messaggio: 12-04-07, 18:03
  4. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 03-10-06, 19:42
  5. Mi son rotto i coglioni
    Di O'Rei nel forum Fondoscala
    Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 09-07-06, 11:14

Chi Ha Letto Questa Discussione negli Ultimi 365 Giorni: 0

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito