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  1. #1
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    Predefinito La pensione ai genitori degli immigrati??

    http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=289707



    Non che sia una novità, ma....se l'INPS serve a pagare le pensioni finte d'invalidità a paesi interi del sudde, le baby pensioni e le pensioni d'oro....perchè non anche ai genitori degli immigrati arrivati qui l'altro ieri? così il governo si tiene buoni gli immigrati e acquista anche un pò di voti....è nella logica di questo paese

  2. #2
    naufrago
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    Già di puttanate ne sfornano a iosa, non c'è bisogno che gliele suggerisci...

  3. #3
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    [quote=FdV77;4618970]Già di puttanate ne sfornano a iLe mani bucate del centrosinistra: pensione-omaggio agli albanesi ...
    Pierangelo Maurizio

    Una Finanziaria lacrime e sangue, tagli a tutto? Niente paura: c'è anche chi ride. Lo Stato italiano tramite l'Inps paga le «pensioni sociali» anche agli albanesi (ma in linea teorica anche ai turchi, marocchini, e così via) «ricongiunti» con i loro cari in Italia, purché siano sprovvisti di reddito, abbiano compiuto i 65 anni e abbiano il permesso di soggiorno a tempo indeterminato. L'assegno è di 381 euro al mese, per un totale annuo (13 mensilità) di 4.962,33 euro. Il tutto grazie a quattro righe e mezza contenute in un'altra Finanziaria dell'Ulivo, quella per il 2001 (con il governo Amato imperante), approvata il 23 dicembre 2000.
    Il comma 19, articolo 80 («Disposizioni in materia di politiche sociali»), così recita: «Ai sensi dell'articolo 41 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, l'assegno sociale e le provvidenze economiche che costituiscono diritti soggettivi in base alla legislazione vigente in materia di servizi sociali sono concessi, alle condizioni previste dalla legislazione medesima, agli stranieri che siano titolari di carta di soggiorno (ndr, ora permesso di soggiorno a tempo indeterminato)».
    Come nella migliore delle tradizioni il comma 19 è scivolato nell'articolo 80 dove si parla di tutto, dai contributi per «i lavoratori sordomuti» alla «solidarietà sociale» per il Trentino-Alto Adige. La cosa era cominciata con l'estensione delle tutele sociali ai cittadini dell'Unione europea, in nome della reciprocità, quindi con la Finaziaria di Amato si è arrivati al concetto largo di «stranieri», purché con permesso di soggiorno superiore all'anno. A ricorrere al nuovo «miracolo» italiano, finora, sembra siano soprattutto gli albanesi. Ma ad usare il grimaldello del comma 19 sono i patronati dei sindacati, che sono remunerati dall'Inps con un fondo speciale. Sono loro, i patronati, a compilare e a far arrivare le pratiche agli sportelli dell'Istituto di previdenza.
    La filiera della cuccagna funziona così. Il muratore o la colf albanesi chiedono il «ricongiungimento» dei genitori in Italia. I quali ottengono in un primo tempo il permesso di soggiorno temporaneo, poi quello definitivo. Nel compilare moduli e pratiche alla voce su come pensano di campare, dichiarano «altri redditi»: cioè al loro sostentamento provvederanno i figli. Compiuti i 65 anni possono chiedere e ottenere l'assegno sociale: sono privi di reddito (quello dei figli non è cumulabile), sono in possesso del permesso di soggiorno a tempo indeterminato.
    Finora le pratiche di questo tipo arrivate in ordine sparso agli sportelli della Previdenza si contano nell'ordine delle centinaia. Ma la vicenda preoccupa soprattutto in prospettiva. Le maglie delle norme in vigore sono larghissime, per usare un eufemismo. Certo, c'è la condizione indispensabile che il cittadino straniero per avere l'assegno sociale «risieda abitualmente in Italia». Ma i controlli nessuno li fa. Innanzitutto, perché sono impossibili. E comunque nessuno li ha previsti. Così, in linea teorica, una volta ottenuto l'accredito su un conto corrente in banca o alla posta l'ultra-sessantacinquenne albanese, o chi per lui, può intascare l'assegno mensile senza spostarsi dall'Albania. Se i genitori «ricongiunti» sono tutti e due, babbo e mamma, la somma complessiva ogni anno è di 10mila euro. In Italia una coppia di anziani forse ha qualche difficoltà a garantirsi tutti i giorni caffellatte e biscotti con questi soldi. Ma in terra albanese sono un'autentica fortuna.
    In alcune città gli uffici territoriali dell'Inps hanno autonomamente chiesto alle questure come mai vengono rilasciati tanti permessi definitivi ad albanesi ultra-sessantacinquenni. «Finché le leggi restano queste - hanno allargato le braccia in questura - non possiamo fare nulla». E la legge stabilisce che, nel caso di immigrati che sono in Italia regolarmente almeno da sei anni, ai genitori spetti il permesso di soggiorno a tempo indefinito. Con assegno sociale incorporato.
    osa, non c'è bisogno che gliele suggerisci

  4. #4
    naufrago
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    Citazione Originariamente Scritto da Asario Visualizza Messaggio
    Le mani bucate del centrosinistra: pensione-omaggio agli albanesi ...
    Pierangelo Maurizio

    Una Finanziaria lacrime e sangue, tagli a tutto? Niente paura: c'è anche chi ride. Lo Stato italiano tramite l'Inps paga le «pensioni sociali» anche agli albanesi (ma in linea teorica anche ai turchi, marocchini, e così via) «ricongiunti» con i loro cari in Italia, purché siano sprovvisti di reddito, abbiano compiuto i 65 anni e abbiano il permesso di soggiorno a tempo indeterminato. L'assegno è di 381 euro al mese, per un totale annuo (13 mensilità) di 4.962,33 euro. Il tutto grazie a quattro righe e mezza contenute in un'altra Finanziaria dell'Ulivo, quella per il 2001 (con il governo Amato imperante), approvata il 23 dicembre 2000.
    Il comma 19, articolo 80 («Disposizioni in materia di politiche sociali»), così recita: «Ai sensi dell'articolo 41 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, l'assegno sociale e le provvidenze economiche che costituiscono diritti soggettivi in base alla legislazione vigente in materia di servizi sociali sono concessi, alle condizioni previste dalla legislazione medesima, agli stranieri che siano titolari di carta di soggiorno (ndr, ora permesso di soggiorno a tempo indeterminato)».
    Come nella migliore delle tradizioni il comma 19 è scivolato nell'articolo 80 dove si parla di tutto, dai contributi per «i lavoratori sordomuti» alla «solidarietà sociale» per il Trentino-Alto Adige. La cosa era cominciata con l'estensione delle tutele sociali ai cittadini dell'Unione europea, in nome della reciprocità, quindi con la Finaziaria di Amato si è arrivati al concetto largo di «stranieri», purché con permesso di soggiorno superiore all'anno. A ricorrere al nuovo «miracolo» italiano, finora, sembra siano soprattutto gli albanesi. Ma ad usare il grimaldello del comma 19 sono i patronati dei sindacati, che sono remunerati dall'Inps con un fondo speciale. Sono loro, i patronati, a compilare e a far arrivare le pratiche agli sportelli dell'Istituto di previdenza.
    La filiera della cuccagna funziona così. Il muratore o la colf albanesi chiedono il «ricongiungimento» dei genitori in Italia. I quali ottengono in un primo tempo il permesso di soggiorno temporaneo, poi quello definitivo. Nel compilare moduli e pratiche alla voce su come pensano di campare, dichiarano «altri redditi»: cioè al loro sostentamento provvederanno i figli. Compiuti i 65 anni possono chiedere e ottenere l'assegno sociale: sono privi di reddito (quello dei figli non è cumulabile), sono in possesso del permesso di soggiorno a tempo indeterminato.
    Finora le pratiche di questo tipo arrivate in ordine sparso agli sportelli della Previdenza si contano nell'ordine delle centinaia. Ma la vicenda preoccupa soprattutto in prospettiva. Le maglie delle norme in vigore sono larghissime, per usare un eufemismo. Certo, c'è la condizione indispensabile che il cittadino straniero per avere l'assegno sociale «risieda abitualmente in Italia». Ma i controlli nessuno li fa. Innanzitutto, perché sono impossibili. E comunque nessuno li ha previsti. Così, in linea teorica, una volta ottenuto l'accredito su un conto corrente in banca o alla posta l'ultra-sessantacinquenne albanese, o chi per lui, può intascare l'assegno mensile senza spostarsi dall'Albania. Se i genitori «ricongiunti» sono tutti e due, babbo e mamma, la somma complessiva ogni anno è di 10mila euro. In Italia una coppia di anziani forse ha qualche difficoltà a garantirsi tutti i giorni caffellatte e biscotti con questi soldi. Ma in terra albanese sono un'autentica fortuna.
    In alcune città gli uffici territoriali dell'Inps hanno autonomamente chiesto alle questure come mai vengono rilasciati tanti permessi definitivi ad albanesi ultra-sessantacinquenni. «Finché le leggi restano queste - hanno allargato le braccia in questura - non possiamo fare nulla». E la legge stabilisce che, nel caso di immigrati che sono in Italia regolarmente almeno da sei anni, ai genitori spetti il permesso di soggiorno a tempo indefinito. Con assegno sociale incorporato.
    osa, non c'è bisogno che gliele suggerisci
    Disgustoso.

  5. #5
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    Ehm, scusa, ma la legge e' stata introdotta dal governo in carica nel 2000. Come mai la cdl se n'e' accorta solo adesso? Poteva cambiare quella norma nei 5 anni di governo. Invece ha fatto finta di non accorgersene e poi adesso va ipocritamente a dare la colpa a Prodi (come implicitamente suggerisce l'accostamento con la finanziaria di Prodi all'inizio, per far credere al lettore che sia stato questo governo a "dare la pensione agli albanesi"). L'articolo poteva piu' correttamente intitolarsi: "le mani bucate della CDL: per 5 anni hanno pagato pensioni agli albanesi".

    In generale, ascolticchiando ogni tanto la radio ufficiale cdl (rpl), e' divertente notare come dal 2001 all'aprile 2006, tutti i problemi erano responsabilita' dei governi di sinistra 1996-2000, il povero berlusconi aveva appena incominciato a sanarli, perche' ci vogliono anni prima di poter cambiare le norme dei governi precedenti, ecc..... poi dal giorno dopo le elezioni, tutti i problemi sono gia' direttamente colpa del governo prodi prima ancora che entrasse in carica! Allora mi chiedo, cosa e' stata a fare la cdl al governo 5 anni?

    ------------
    Aggiungo anche, per essere cattivo:
    la legge del 2000 non e' in teoria sbagliata, quella di dare pensioni ai famigliari ricongiunti. Lo si fa anche in Australia. La legge Amato del 2000 diceva: "se ne hai diritto, ti diamo una pensione". Toccava poi a un'altra legge (Bossi-Fini) decidere chi ne ha diritto, e prevedere controlli perche' non se ne abusasse, cosa che non e' stata fatta. Al massimo la colpa e' da dividere fra Amato e berlusconi, ma prodi qui non c'entra.

  6. #6
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    a farci perdere 5 anni?

  7. #7
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    E' semplicemente sbagliata la legge sui ricongiungimenti. Un uomo o una donna adulti che vengono a lavorare qui hanno bisogno dei genitori appresso in via "definitiva"? Suvvia. E' giusto ricongiungere mariti, mogli e figli... Ma naturalmente, limitarsi a questo principio implicherebbe un insolito eccesso di buon senso per il Belpaese. Bello, almeno, se visto dall'Albania.

    La Lega dirà che è colpa degli altri: se c'era non sapeva e, se sapeva, come fare con la devolution in ballo?

  8. #8
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    ma sembra giust...
    mia mama l'ha laura' vint ann e la ciapa un casso...
    chesti ariven e ciapen me mi in un mes de laura'

    CALCI E PUGNI

  9. #9
    motan
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    Citazione Originariamente Scritto da aussiebloke Visualizza Messaggio
    Ehm, scusa, ma la legge e' stata introdotta dal governo in carica nel 2000. Come mai la cdl se n'e' accorta solo adesso? Poteva cambiare quella norma nei 5 anni di governo. Invece ha fatto finta di non accorgersene e poi adesso va ipocritamente a dare la colpa a Prodi (come implicitamente suggerisce l'accostamento con la finanziaria di Prodi all'inizio, per far credere al lettore che sia stato questo governo a "dare la pensione agli albanesi"). L'articolo poteva piu' correttamente intitolarsi: "le mani bucate della CDL: per 5 anni hanno pagato pensioni agli albanesi".
    Il decreto legislativo 286/98 è poi stato poi convertito nella L.189/02 (Bossi-Fini), quindi hai pienamente ragione. Come ho scritto anche da un'altra parte, chi ha elaborato l'articolo è quantomeno in malafede, visto che il TU sull'immigrazione in vigore è quello del centrodestra, cosa che l'informato autore si guarda bene dall'evidenziare.

  10. #10
    naufrago
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    Citazione Originariamente Scritto da motan Visualizza Messaggio
    Il decreto legislativo 286/98 è poi stato poi convertito nella L.189/02 (Bossi-Fini), quindi hai pienamente ragione. Come ho scritto anche da un'altra parte, chi ha elaborato l'articolo è quantomeno in malafede, visto che il TU sull'immigrazione in vigore è quello del centrodestra, cosa che l'informato autore si guarda bene dall'evidenziare.
    Citazione Originariamente Scritto da aussiebloke Visualizza Messaggio
    Aggiungo anche, per essere cattivo:
    la legge del 2000 non e' in teoria sbagliata, quella di dare pensioni ai famigliari ricongiunti. Lo si fa anche in Australia. La legge Amato del 2000 diceva: "se ne hai diritto, ti diamo una pensione". Toccava poi a un'altra legge (Bossi-Fini) decidere chi ne ha diritto, e prevedere controlli perche' non se ne abusasse, cosa che non e' stata fatta. Al massimo la colpa e' da dividere fra Amato e berlusconi, ma prodi qui non c'entra.
    Aussie ti ha già risposto.

 

 
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