Una turchia inintegrabile nell'Unione Europea, sempre più lontana dall'alleato atlantico, sempre più terreno fertile del fondamentalismo islamico...
Sono elementi che pongono serie incognite nello scacchiere geopolitico nato e degli interessi israeloamericani. Quando poi ci buttiamo anche una crisi economica ed un'inflazione ormai cronicizzata l'esplosione del sistema Turchia pare non solo inevitabile, ma incoraggiabile per un nuovo rapido riassetto delle relazioni strategiche americane nel Golfo.
Pare che gli americani abbiano le idee chiare, Erdogan non è un uomo solo, alle spalle ha un elettorato anche oltreturchia di 200milioni di individui pronti a riprendere corano e sciabola contro il nemico imperialista, l'esercito turco che ha più volte meso in guardia sul rischio di caduta per il paese nel fondamentalismo pare divenuto impotente, soprattutto di fronte alle spinte di un popolo che non cresce economicamente più come un tempo e che invece continua a subire la stessa inflazione di sempre.
In questo contesto si inserisce anche la polveriera Iraq e la minaccia iraniana, su chi l'America potrà contare? come fermare il progetto folle di un grande Iran che si ingoia la parte scita dell'Iraq? Come fermare i rapporti turchi sempre più stretti con il paese iraniano? Per alcuni, forse già per l'amministrazione Bush la soluzione potrebbe essere il nuovo paese Curdo.
Curdi che si starebbero rifacendo vivi con bombe a est e a ovest dell'Anatolia, con bombe a Istanbul ma anche nell'oriente turco. Curdi che hanno visto nelle visita di ieri della Condoleeza Rice la possibilità di un indipendenza sovvenzionata dai petroldollari e dalle ricche commesse stipulate tra Stati Uniti ed una Repubblica Curda che potrebbe crearsi per la prima volta nella storia.
Il viaggio del Papa in Turchia potrebbe favorire l'accelerazione del processo di disgregazione del paese, a questo punto le fazioni armate curde potrebbero di concerto lavorare per una nuova indipendenza e formare un nuovo paese indipendente divenendo un nuovo stato vicino, anzi vicinissimo alle politiche americane nel golfo.
Insomma, visto che non c'è più Saddam e l'iraq, visto che l'Iran monta e la Turchia che sta per esplodere si allontana dal vecchio alleato ecco che creare in laboratorio una nuova forte repubblica non islamica potrebbe rimettere agli americani le cose a posto.