Prendendo ad esempio il caso di Bosio in Piemonte e guardando indietro nella Storia della Lega Nord un dato emerge in modo lampante e preoccupante: esiste una schiera di dirigenti "sbagliati", un inanellarsi apocalittico su uomini di quart' ordine, politicamente e spesso umanamente, segretari di ogni ordine e grado che hanno devastato un movimento, lo hanno divelto come fosse una cassa porta valori, scardinato, impantanato e diviso in mille microrealtà di botteghai e farisei. Un decennio di dirigenti da plotone d' esecuzione, mercanti di tessere e truffatori della nostra buona fede. Pochissimi si salvano, é incredibile...se ci pensate é una lunga interminabile sfilza di nomi. Molti divennero capi anche e nonostante avessero già messo in mostra in molti modi la loro natura infingarda e arrivista. E noi abbiamo permesso e avallato tutto questo, é vero in parte. Ma la Lega fin dalla sua nascita é un movimento nel quale l' autorità interna discende da un leader carismatico(Bossi), attraverso cooptazioni che trovano la loro giustificazione democratica nel plebiscitarismo popolare per il capo. Ciò chi lui indicava e scieglieva noi votavamo. Idioti noi senza dubbio, ma lui, il Grande Capo, per quale arcano motivo ha quasi sempre scelto gaglioffi e cialtroni d' ogni risma? Dov' era il suo fiuto politico?
E' una domanda che tutt' oggi mi logora. Perché indicarci sempre, o quasi, un mezzo farabutto? Bloccare, rinviare, pilotare, blindare Congressi per far passare certa gente?
Wotan