Agenti della Digos stanno in queste settimane contattando le famiglie e genitori di simpatizzanti e militanti di Forza Nuova Studenti facendo pressioni affinche' i ragazzi siano dissuasi dal frequentare la sede politica di Forza Nuova e partecipare alle sue attivita'.
Non sappiamo come mai la Digos abbia intrapreso questa prassi ,anche se possiamo intravedere un tentativo maldestro, ma allo stesso tempo indegno per delegittimare un movimento politico che a Lucca , impegna i giovani in attivita' sia di studio sia di formazione politica al di fuori dei canoni consueti dei "Centri Sociali di sinistra", dove il tempo viene passato in ben altro modo , ma cio' a questi "signori" non interessa.
Noi, responsabili di Forza Nuova siamo abituati ad essere "spiati " , e sappiamo benissimo che le attivita' investigative della Digos sono indirizzate dai Poteri Forti ma continuiamo a credere e lottare per il nostro Ideale nonostante tutto cio' che di infamante venga detto su Forza Nuova.
Capiamo i familiari dei giovani che si sono sentiti spiazzati da chi si presenta in casa con questi "preziosi avvertimenti", fatti "nel bene dei ragazzi" , come dicono furbamente gli agenti Digos ed e' giusto che i genitori siano informati sulla vita dei loro figli , ma sono capaci di farlo da soli..Non e' questo il pensiero della Digos che li considera degli sprovveduti.. Questi comportamenti subdoli da parte di chi dovrebbe rappresentare tutti i cittadini e tutte le idee non sono piu' accettabili.
Forza Nuova condanna il comportamento degli agenti della Digos non avendo nulla da nascondere ed invita i genitori e le famiglie dei suoi simpatizzanti e militanti a contattarci in qualunque momento , a visitare la Sede ed a visionare le nostre attivita' , tranquillizzandoli per questi "abusi di potere" subiti dagli agenti della Digos.
La nostra sede e' aperta tutti i pomeriggi , sul sito vi sono anche orari e relazioni studentesche .
Il segretario provinciale Emiliano Mari , il responsabile Studenti Francesco Venturini sono a disposizione delle famiglie per qualsiasi chiarimento in nome della trasparenza e dell'onesta' intellettuale di FORZA NUOVA LUCCA.
FORZA NUOVA VIA ANFITEATRO 85 , 55100 LUCCA
Sito Web
Emiliano Mari - segretario Provinciale Lucca
Francesco Venturini - responsabile Studenti
In data 26/10/2006
il Coordinatore Regionale della Toscana Emiliano Mari e' stato convocato in Questura a Lucca per chiarimenti in merito al comunicato pubblicato sul nostro sito web in questi giorni .
Il Questore di Lucca Dr. Manzo Maurizio ed il Capogabinetto Dr. Feraioli hanno assicurato che nessun ordine di contattare i familiari dei giovani Forzanovisti e' stato dato dalla questura di Lucca e tantomeno dal Questore stesso.
Eventuali contatti sono stati presi da singoli agenti della Digos a titolo personale . Il questore assicura inoltre che tali episodi
non dovranno piu' ripetersi.La Segreteria Di Forza Nuova Lucca prende atto di queste dichiarazioni.
FORZA NUOVA LUCCA 26/10/2006
Coordinatore regionale Forza Nuova Toscana
MARI EMILIANO
19-OTTOBRE-2006
“VOGLIO RINGRAZIARE DI CUORE TUTTI QUELLI CHE MI STANNO SPEDENDO LETTERE DI AFFETTO, TESTIMONIANDOMI SPONTANEAMENTE LA LORO VICINANZA IN UN MOMENTO IN CUI MI TROVO A SOFFRIRE, IN UN MODO PER CERTI VERSI GROTTESCO, L’ENNESIMA INGIUSTIZIA.
RINGRAZIO ANCHE QUEI PARLAMENTARI CHE MI STANNO VENENDO A TROVARE, PREFERENDO L’AMICIZIA E LA COERENZA ALL’OPPORTUNISMO MEDIATICO.
VORREI RINGRAZIARE ANCHE QUEI PARLAMENTARI DI SINISTRA CHE HANNO SAPUTO RESISTERE ALLE SUGGESTIONI, DIMOSTRANDO LA CONSUETA PERSPICACIA.
RINGRAZIO E SALUTO, INFINE, ANCHE QUEI POCHI CHE, FORSE PREOCCUPATI DELLA PROPRIA IMMAGINE, SI SONO DIMENTICATI DI ME E DELLA MIA CAUSA DI GIUSTIZIA.
IO STO BENE, RIMANGO SERENO E, SOPRATTUTTO, NON HO LA MINIMA INTENZIONE DI RINUNCIARE ALLA MIA BATTAGLIA PER LA VERITA’”. Luigi Ciavardini (nota aggiunta)
da
http://www.loradellaverita.org/
da 26 anni attendiamo LA VERITA'
http://www.loradellaverita.org/ragioni.htm
Invito all'Informazione ai Congressisti e non solo
Contro la scarcerazione si era espresso il pm Paolo Auriemma.
Ciavardini, 44 anni, e' gia' stato condannato a 30 anni di carcere per la strage di Bologna.
«E’ vero sono stato condannato in Appello a trent’anni, dopo una richiesta di archiviazione, una assoluzione in primo grado, una condanna in Appello, l’annullamento della sentenza da parte della Cassazione e, infine, una nuova condanna in Appello».Rapina aggravata e porto abusivo d'armi sono invece i reati contestatigli dalla procura di Roma per la rapina, che frutto' 15mila euro.Non si rassegnava, Luigi Ciavardini: «All’inizio del processo ero teste a favore di Mambro e Fioravanti perché quel giorno eravamo tutti e tre a Padova.
Poi divento imputato, inizialmente ritenuto l’esecutore materiale».
Era accusato di aver materialmente depositato la valigia con i ventidue chili di esplosivo nella sala d’attesa della stazione di Bologna.
Ad inchiodare Ciavardini alla strage del 2 agosto del 1980 è stato il «mostro del Circeo»,
Angelo Izzo, arrestato il primo maggio del 2005 per il duplice omicidio di madre e figlia nelle campagne di Mirabello, alle porte di Campobasso.
«Quelle di Izzo erano semplici deduzioni - spiegava Ciavardini - di un pentito per il quale se era vero quel che diceva un altro pentito, e cioé che i colpevoli erano due camerati di Terza Posizione, essendo io il loro responsable non potevo non esserci anch’io a Bologna.
I due sospetti sono usciti dall’inchiesta. Io no, per l’accusa ero alla stazione di Bologna quella mattina».
Ciavardini fu riconosciuto grazie alle riprese del sistema a circuito chiuso dell'istituto di credito. I suoi difensori ricorreranno in Cassazione per impugnare il provvedimento del tribunale del riesame. E proprio sulle sequenze delle telecamere ha qualcosa da dire il legale che assiste l'ex estremista nero: "Non risulta che Ciavardini sia stato riconosciuto dalle immagini riprese dal circuito interno della banca - dice Stefano Marzano - l'ipotesi dell'accusa è che Ciavardini era uno dei rapinatori rimasti all'esterno della banca".
"Ciavardini, secondo l'accusa, avrebbe aggredito la guardia giurata e l'avrebbe trascinata dall'altro lato della strada - spiega l'avvocato - dunque sarebbe rimasto fuori dall'Istituto di credito. Inoltre nei fotogrammi che sono stati prodotti vengono ritratte due persone che non corrispondono ai tratti somatici di Ciavardini''.
STRAGE DI BOLOGNA
La 'carriera' del Nar Luigi Ciavardini
Roma, 10 ottobre 2006 - Luigi Ciavardini ha alle sue spalle una brevissima, ma drammatica carriera da terrorista. A 16 anni è gia in carcere per una rapina. A 17 anni, siamo nel 1980, conosce i Nar di Mambro e Fioravanti. A maggio prende parte all'omicidio dell'agente Evangelista, viene ferito, fugge per l'Italia latitante.
Il 23 giugno 1980 Ciavardini e Gilberto Cavallini uccidono a Roma il sostituto procuratore Mario Amato. Il magistrato, 36 anni, è appena uscito di casa; da due anni conduce le principali inchieste sui movimenti eversivi di destra. Ha ereditato i fascicoli d'indagine dal giudice Vittorio Occorsio. Poco prima di essere assassinato aveva chiesto l'uso di un'auto blindata. Gli fu negato.
All'indomani dell'omicidio, i Nar telefonano ad un quotidiano e fanno ritrovare un volantino di rivendicazione che dice: «Oggi 23 giugno 1980 alle ore 8:05, abbiamo eseguito la sentenza di morte emanata contro il sostituto procuratore Mario Amato, per le cui mani passavano tutti i processi a carico dei camerati. Oggi egli ha chiuso la sua squallida esistenza imbottito di piombo. Altri, ancora, pagheranno».
Amato aveva annunciato che le sue indagini lo stavano portando «alla visione di una verità d'assieme, coinvolgente responsabilità ben più gravi di quelle stesse degli esecutori degli atti criminosi». Per l'omicidio sono stati condannati a 14 anni Ciavardini, Cavallini, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro considerati i mandanti del delitto.
Nel 1986 viene tirato in ballo nel processo per la Strage di Bologna. Si proclama, con decisione, innocente. Nel 2000 viene assolto, nel 2002 - in appello - è nuovamente condannato. Secondo i giudici è lui che ha disposto la bomba che il 2 agosto 1980 a Bologna ha ucciso 85 persone.
All'epoca aveva 17 anni. La strage, scrivono i giudici, l'avrebbero compiuta in tre: Ciavardini, Fioravanti e Mambro. I due capi dei Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari) hanno ammesso tutti loro delitti (insieme sommano 17 ergastoli) ma hanno sempre negato la loro partecipazione alla strage.
Li inchioda la dichiarazione di un pentito della Banda della Magliana,
Massimo Sparti, che pochi mesi dopo la deposizione si ammala - la diagnosi è di tumore fulminante al pancreas - esce dal carcere, poi scompare.
I Nar - secondo l'accusa - sarebbero stata la manovalanza dei servizi segreti deviati e della P2.
Ciavardini viene accusato da Angelo Izzo: è amico di due che lo stupratore del Circeo ritiene i colpevoli della strage,
Nazareno De Angelis e Massimiliano Taddeini di Terza posizione.
Contro di loro l'accusa cadde subito, giocavano a rugby davanti a centinaia di persone quel giorno di agosto.
Ciavardini è condannato a trent'anni.
http://ilrestodelcarlino.quotidiano..../10/25/5439821