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Stelle e Strisce » 10/10/2006

Scandalo al Congresso USA

Non è la prima volta che accade. Scandali come questo sono molto frequenti in ogni ambito politico.
A poche settimane dal voto che potrebbe portare i Democratici a conquistare, se non entrambe le Camere del Parlamento americano, almeno una delle due, sembra quasi il colpo finale del boia.
La crescente sfiducia dell’elettorato nei confronti del Governo Repubblicano che domina incontrastato sia alla presidenza che nei due rami del parlamento, è cresciuta a dismisura negli ultimi mesi in seguito a scandali di corruzione di maggiore importanza, che a questa ennesima querelle sessuale.

Il principale protagonista in questo caso è Mark Foley, più volte parlamentare repubblicano, che ha intrattenuto una serie di emails compromettenti con giovani stagisti, uno dei quali di soli 16 anni di età ( età minima richiesta per partecipare ai lavori parlamentari in qualita di stagista o “pagetto” come vengono chiamati qui).
Per sfuggire alle telecamere in attesa che il pubblico si dimentichi dell’intera faccenda, l’accusato Foley si è ritirato in un centro di riabiltazione per alcolizzati. E per bocca del suo avvocato ha fatto pubblica dichiarazione di essere omosessuale ( cosa che già sapevano tutti) e di essere stato violentato da bambino da un prete ( notizia che non trova fino ad adesso riscontro ma che appare in ogni manuale di psicologia, il violentato diventa a sua volta violentatore). Se questa è stata una mossa sicuramente studiata a tavolino con i propri avvocati per rendere più umana la figura del carnefice, dall’altra ha mandato ancora più in brodo di giuggiole la stampa , che ha cercato di capire se c’era qualcosa di più di un semplice scambio di emails. Le notizie delle ultime ore sembrano confermare rapporti sessuali con alcuni di questi stagisti, tutti di natura consenziente tra le parti.

Dato però che lo stagista, per definizione, è un fervente giovane Repubblicano o Democratico, che si trova lì per fare i primi passi nel campo della politica sponsorizzato dai politici stessi, la copertura di questi episodi è quasi sempre totale. I genitori del ragazzo sedicenne in questione difatti non si erano rivolti all’autorità giudiziaria, che per la legge americana aveva le basi per intervenire, ma al Partito Repubblicano di cui Foley fa parte ed al Presidente del Congresso ( che adesso si trova in una posizione molto compromettente, perchè pare abbia saputo di queste email già da diversi anni ).

La cosa più curiosa è che Foley era stato tra i più fervidi promotori di leggi che tutelano la privacy dei minori attraverso internet....quelle stesse leggi che oggi potrebbero mandarlo in galera.
Sicuramente Foley ha utilizzato il suo potere e la sua fama per ottenere quello che voleva a livello sessuale da questi giovani, ma si può dire che un ragazzo arrivista ( come lo sono tutti i pagetti) di sedici anni sia completamente ingenuo ed innocente?
Per le legge americana sì perchè 16 anni non sono 18 o 21, ma dov’è realmente la “maggiore eta’”? L’eta in cui si è in grado di giudicare e di non essere vittime di un abuso “psicologico” di un adulto?

Nella stessa America dove a 16 anni si puo guidare una macchina, a 18 si puo andare a morire in Iraq ed a 21 si può bere ( legalmente) la prima birra, a che età ci si può sentire liberi di vivere la propria sessualità a piacimento?

D’altronde se fosse stato un rapporto tra un uomo ed una giovane stagista non ancora maggiorenne come è capitato già decine di volte, la cosa sarebbe stata di gravità sicuramente inferiore. L’America si riscopre ancora una volta omofobica e la reazione di Foley non fa altro che gettare ancora più nel buio, chi, ad ogni età, dovrebbe giustamente gridare ai quattro venti le proprie inclinazioni sessuali.