Discreto successo dell’ Associazione Culturale Terza Via che venerdì sera alle ore 21.00 ha presentato la figura di Gabbriele D’Annuzio, esteta armato, a Treviso.
La conferenza ha accolto una quarantina di persone; giovani e meno giovani hanno seguito con interesse l’ iter letterario che il professor Marco Cimmino ha proposto partendo dal “classico” D’ Annunzio decadente ed esteta, passando poi alla fase guerriera e militare per arrivare infine alla fase “fascista” dell’ autore.
Particolare attenzione è stata dedicata alla critica letteraria nei confronti del poeta, critica che compare su tutte le antologie scolastiche e che da anni nega a studenti ed appassionati quelli che sono i lati più rilevanti ed incisivi sia delle opere d’ annunziane che dello stesso autore, il quale ha avuto nella storia italiana (specialmente durante gli anni della Grande Guerra) un ruolo primario; su questa linea il professor Cimmino ha illustrato la partecipazione di D’ Annunzio alla prima guerra mondiale, dalla propaganda, alla trincea, prima come fervido interventista, poi come soldato, ricavando, dall’ aziona in prima persona e dal sentimento nazionalista, spunti importanti per le proprie opere.
Si è profilata al pubblico una nuova figura di poeta: D’Annunzio non è più dunque la squallida caricatura di se stesso, colpevole di essere precursore e servo stesso del fascismo, sul piano storico, misero ladro capace solo di dare un buon ornamento alle idee altrui, sul piano letterario, e perversa figura innamorata di se stesso e della sua notorietà più di ogni altra cosa, sul piano letterario; D’ Annunzio è innovatore, precursore (sono evidenti le similitudini con le opere futuriste), poeta di livello internazionale, forse l’ unico rilevante a livello europeo insieme a Pierandello, e valoroso guerriero, capace tanto di trasportare le folle con le propria retorica, quanto di dare l’ esempio con le sue azioni sul campo di battaglia.
Ancora una volta Terza Via propone una cultura alternativa, non omologata, non standardizzata e la dove tutti tacciono leva alto il suo grido.
MATTEO GRANZIOL
ASS. CULT. TERZA VIA
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