FINANZIARIA: SUCCESSIONI E SUV, OK VISCO A MODIFICHE/ANSA
(di Giovanni Innamorati)
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Il tavolo della maggioranza soppianta
il tavolo bipartisan dei 'volenterosi', e porta a casa la prima
modifica alla manovra: l'aumento dell'imposta di registro su
donazioni e successioni previsa dal decreto fiscale scomparirà
e sarà sostituita dalla classica tassa di successione sui
grandi patrimoni, quella annunciata in campagna elettorale, che
dovrà colpire "i furbetti del quartierino" e non il ceto
medio. La richiesta avanzata dai capigruppo dell'Unione è stata
recepita dal viceministro Vincenzo Visco, che forse già domani
porterà a Montecitorio la nuova norma.
E mentre si è registrata una nuova polemica tra il
centrodestra e il governo su una norma di emersione dal lavoro
nero, tacciata di essere un condono, l'Unione sta lavorando
anche ad altre modifiche sulla parte che riguarda i comuni.
Oggi in una lunga riunione alla Camera con i capigruppo
dell'Unione, Visco è stato quasi aggredito sulla superimposta
di registro sulle successioni. L'accusa è che si tratta di un
modo surrettizio di reintrodurre la tassa di successione, mentre
in campagna elettorale si era detto che sarebbe stata
ripristinata solo quella sui grandi patrimoni. "Prodi -
sintetizza la relatrice al decreto fiscale Laura Fincato (Ulivo)
- aveva parlato di tasse per i 'patrimoni di svariati milioni',
e Bertinotti aveva chiaramente detto che la prima casa e la
seconda casa al mare non si toccavano".
Insomma, hanno poi spiegato anche il presidente della
commissione Bilancio Lino Duilio (Ulivo), e i capigruppo di
Udeur e Idv, Mauro Fabris e Massimo Donadi, si "deve tener fede
al programma dell'Unione" e alle promesse fatte in campagna
elettorale. Visco ha dato la propria disponibilità rispetto a
questa indicazione, sulla quale, ha spiegato "non ci sono
pregiudiziali". Domani pomeriggio inizia in commissione il voto
sul decreto fiscale e già lì potrebbe arrivare l'emendamento
del governo. O al più tardi martedì, al momento dell'esame da
parte dell'aula.
Altro capitolo del decreto destinato a essere cambiato è il
superbollo sui Suv. Il decreto parla dei vetture oltre le 2,6
tonnellate di peso, e con meno di otto posti. Alcuni capigruppo
hanno evidenziato che in questa categoria possono rientrare
alcuni minivan acquistati dalle famiglie numerose. Anche qui
Visco ha detto che la norma verrà riscritta tenendo conto di
questa indicazione, cercando inoltre di identificare i veicoli
in base alle emissioni. Un occhio di riguardo è stato chiesto
anche per le province o i comuni (ad esempio quelli di montagna)
dove il Suv è un mezzo di lavoro ordinario.
Il successo del tavolo della maggioranza ha depotenziato
quello bipartisan dei 'volenterosi'. Cosa che si è vista
plasticamente quando Nicola Rossi è arrivato alla riunione di
maggioranza dopo aver lasciato quella 'bipartisan', sulla quale
hanno continuato a piovere critiche dal centrosinistra (Oliviero
Diliberto, Gennaro Migliore, il ministro Beppe Fioroni, Enrico
Boselli).
La polemica del giorno ha invece riguardato un articoo della
Finanziaria finora passato sotto silenzio: si tratta di una
norma per l'emersione del lavoro nero, con una parziale
sanatoria contributiva per i datori di lavoro. L'articolo ha
fatto gridare allo scandalo l'azzurro Antonio Leone. La storia
poi ha le sue ironie, e il principe dei condoni, Giulio
Tremonti, si è indignato parlando di un "condono amorale".
Il sottosegretario Alfiero Grandi e il ministro Cesare
Damiano hanno difeso l'articolo sotto accusa. "Non c'é nessun
condono previdenziali - ha detto Damiano - Come tutte le norme
per l'emersione del sommerso, prevede un concorso del datore del
lavoro per la regolarizzazione. Aiuteremo i lavoratori a non
stare nel lavoro nero, ad avere una regolarizzazione
contributiva e un posto finalmente stabile" "Non è altro - ha
spiegato Grandi - che la riproposizione dei contratti di
emersione", visto che "la possibilità di e