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  1. #1
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito Sgombata Casa d'Italia Boccea

    10 Famiglie italiane che avevano trovato alloggio in un palazzo abbandonato da 26 anni, sono state sgombrate con la forza. Colti di sorpresa nel sonno, senza preavviso, bambini, donne, anziani e disabili hanno trovato i solerti agenti di polizia alla porta.

    Bene, la strada ora aspetta queste famiglie. Tutto questo per far valere il diritto di un proprietario che si è permesso il lusso di lasciare un palazzo abbandonato per 26 anni.

    Questo è il volto umano della amministrazione Veltroni. Questo il futuro delle 30.000 famiglie romane sotto sfratto.

    Soluzioni zero, atti di forza a profusione.
    Solo una settimana fa era stato sventato lo sgombero di un altro palazzo al Torrino grazie all'intervento di un gruppo di ragazzi ed inquilini determinati a resistere in maniera attiva alla disgregazione del loro nucleo familiare e all'idea di tornare a dormire in macchina.

    Quante case ha costruito l'amministrazione Veltroni e il centrosinistra tutto in 20 anni di amministrazione di questa città?
    Esattamente zero.

    Quanti milioni di euro per Ara Pacis, Auditorium, Casa del Jazz, Nuvula di Fuksas etc etc?
    Quasi un miliardo di Euro.

    Ci auguriamo che di fronte a questo evidente disprezzo che il comune di Roma e il Governo Prodi provano nei confronti dei precari della casa, gli inquilini decidano in massa per una resistenza attiva a qualsiasi tentativo di SFRATTO ESECUTIVO.

    Gianluca Iannone
    Coordinamento OSA

  2. #2
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito

    Da parte mia solidarietà alle famiglie senza tetto (veltroni boia!) e ai camerati!

  3. #3
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito

    Roma. Sgombrata Casa Italia Boccea, sotto minaccia Casa Italia Torrino. Un'offensiva in pieno stile

    Nella mattinata di mercoledì 11 ottobre la forza pubblica ha attaccato Casa Italia Boccea dove numerose famiglie italiane avevano trovato da oltre due anni riparo da quella strada in cui le speculazioni edilizie le avevano gettate. Le famiglie tornano oggi nella strada! Questo si è verificato a soli sei giorni dal tentato sgombero di Casa Italia al Torrino, impedita solo dal miracoloso e tempestivo intervento di centinaia di ragazzi delle Osa.

    È chiarissimo che la politica del governo Proni e delle amministrazioni ad esso collegate verte solo a favorire gli espropri finanziari, ovvero le privatizzazioni pilotate a prezzi di svendita. La folta cricca di pescicani oggi viaggia impunita e si accanisce Come è chiaro, con la finanziaria si smembra e disossa il paese impoverendo i quasi poveri e lasciando i poveri in miseria.

    La politica economica di Proni e dei suoi complici è una sola: arricchire pochi speculatori distruggendo la nazione, la società e la sovranità.

    La politica della banda Proni prevede anche il gettare in casa le centinaia di migliaia di famiglie costrette ad abbandonare immobili privatizzati a pochi soldi e sui quali finanziarie e altre porcherie fanno speculazioni immonde.

    Lo dicevamo in tempi non sospetti, ora appare chiarissimo: peggio di così l'Italia non poteva cadere in fatto di gestione (volutamente fallimentare) della sua amministrazione quotidiana.

    Una protesta ha luogo in Campidoglio contro i complici dei pescicani, coperti e benedetti dal sindaco Veltroni.

    www.noreporter.org

  4. #4
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito

    11/10/2006:

    In questo momento ORE 13.20 le famiglie sgombrate con la forza da CASADITALIA Boccea (un palazzo che prima dell'occupazione messa in atto da 10 famiglie italiane era abbandonato da 26 anni!), hanno attuato un blocco stradale di Via di Boccea.

    Le famiglie si trovano ora sedute sull' asfalto mentre si cerca di portare alla ragione le forze dell'ordine intenzionate ad interrompere con delle cariche il blocco stradale.

    Presenti sul posto a difesa delle famiglie, i militanti della Fiamma Tricolore e il Consigliere Comunale Luca Gramazio.

    La circolazione è bloccata su tutta via di Boccea e sull'adiacente Grande Raccordo Anulare

    Nel frattempo in campidoglio è stata interrotta la seduta del consiglio comunale da una delegazione di famiglie di occupanti. Sono stati allontanati con la forza dopo aver insultato i consiglieri di maggioranza e aver lanciato numerosi volantini.

    Grandi assenti: Il sindaco Veltroni e il Prefetto Serra.

    Coordinamento delle OSA
    Occupazione Scopo Abitativo

  5. #5
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito

    Sgombero BOCCEA: occupato il XVIII municipio a Roma

    In questo momento le famiglie sgombrate da CASADITALIA BOCCEA dopo aver bloccato il traffico e paralizzato il quartiere, hanno occupato il consiglio circoscrizionale del XVIII municipio.

    Intenzionati a rimanere finchè non si sia trovata una sistemazione stabile, gli inquilini e i ragazzi che li sostengono si apprestano con tende e sacchi a pelo a passare la notte nell'aula consiliare.

    Il presidente del XVIII MARIA GIOVANNA FILARDI è al lavoro per risolvere il problema più urgente: i servizi sociali intendono infatti separare i nuclei familiari e portare donne e bambini in strutture che non prevedono la presenza dei mariti. L'integrità dei nuclei familiari è la prima necessità per dei minori che grazie al sindaco Veltroni e al prefetto Serra si trovano a vivere un vero e proprio trauma per soddisfare gli appetiti e le pretese di un palazzinaro che rivuole uno stabile abbandonato da 26 anni.

    COORDINAMENTO DELLE OSA
    Occupazioni Scopo Abitativo

  6. #6
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito

    'Casa Italia' sotto sgombero, caos in via Boccea
    Lo stabile, abbandonato da 24 anni e occupato da due, è stato messo sotto sequestro dalle forze dell'ordine. Tra gli abitanti, due donne incinta e sei bambini. Momenti di tensione, urla e pianti. Traffico bloccato e barricate

    Roma, 11 ottobre 2006 - 'Casa Italia' è sotto sgombero, in seguito al provvedimento di sequestro cautelativo richiesto dal proprietario dell'edificio. Militanti del centro sociale Casa Pound, insieme ai residenti, hanno tentato di fermare l'attività di polizia e carabinieri, sventolando bandiere italiane e bloccando il traffico. Non sono mancati momenti di tensione: con urla e pianti si cerca di occupare la sede stradale. Zaini, biciclette e oggetti personali a fare da barricate.
    Le proteste non sono però servite a bloccare lo sfratto. Così, dopo che la via è stata liberata dall'assedio, i militanti di Casa Pound hanno occupato l'aula consiliare del XVIII municipio in via Aurelia prendendo posto tra i banchi dei consiglieri.

    Lo stabile di via Boccea, abbandonato da 24 anni e occupato da due, era abitato da sette nuclei familiari, tra cui due donne incinta e sei bambini. L'irruzione delle forze dell'ordine, secondo gli occupanti, sarebbe avvenuta senza preavviso e con modalità piuttosto dure. "Dopo aver suonato e non aver ricevuto risposta - ha raccontato Giampiero Cherchi, responsabile dell'occupazione e residente nello stabile - la polizia in assetto antisommossa ha sfondato le porte di alcuni appartamenti".

    "Abbiamo qui la residenza, paghiamo le bollette e la tassa sui rifiuti - prosegue Cherchi - E' piuttosto singolare che oggi sia richiesto un sequestro cautelativo".
    "È inaccettabile che mi separino da mia moglie e da mio figlio - ha aggiunto uno dei residenti - non so neanche in quale centro di accoglienza li porteranno. È uno sgombero politico: sgomberano quelli di sinistra soltanto dopo aver trovato una soluzione, mentre buttano noi in mezzo a una strada senza pensare al futuro dei bambini e delle famiglie".

    Insieme ai manifestanti, il capogruppo di An al XIX Benito Peri e il segretario provinciale della Fiamma Tricolore Giuliano Castellino. "È assurdo che a Roma, che si vanta di essere la città dei diritti - ha detto Peri - sia violato così palesemente il diritto costituzionale alla casa. Insieme al consigliere Federico Guidi mi sto adoperando con il gabinetto del sindaco per trovare un'alternativa umana per queste famiglie, che almeno non smembri i nuclei familiari". Gli abitanti hanno ottenuto, grazie alla mediazione del consigliere comunale di An Luca Gramazio, con la sorveglianza della polizia, di poter rientrare negli appartamenti il tempo necessario per prendere gli effetti necessari di prima occorrenza.

    http://redazione.romaone.it/4Daction...D=79327&doc=si

  7. #7
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito

    Casa: sgombero Casa d'Italia Boccea
    AG: "Basta con gli sgomberi a senso unico!"

    "Adesso basta! Non se ne può più di questa gestione a senso unico degli sgomberi. Qualcuno ci deve spiegare per quale motivo, per l'ennesima volta, ad essere mandati via sono solo occupanti di destra, mentre continuano a proliferare decine di occupazioni illegali dell'estrema sinistra in tutta Roma. La banda Action-D'Erme ha evidentemente diversi "santi in paradiso" riuscendo a proteggere dalla Istituzioni le proprie occupazioni. Nel caso odierno di Casa d'Italia Boccea, evidentemente, le famiglie occupanti non hanno avuto lo stesso trattamento, essendo state sbattute in mezzo ad una strada senza aver trovato un'altra collocazione, come succede sempre negli sgomberi concordati stile Angelo Mai. Voglio esprimere tutta la nostra solidarietà agli occupanti di Casa d'Italia e chiedere al Sindaco Veltroni che finisca questa politica degli sgomberi a senso unico", ha dichiarato il dirigente nazionale e presidente romano di Azione giovani, Federico Iadicicco.

  8. #8
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    Predefinito

    Oltre al fatto che tutto ciò è intollerabile, ma dopo 26 anni non "entra in gioco" l'usucapione? (se ho scritto una stupidata scusatemi)

  9. #9
    RibelleSano
    Ospite

    Predefinito

    non sò...

  10. #10
    Hrodland
    Ospite

    Predefinito

    L'usucapione scatta dopo 20 anni di occupazione. I problemi, però sono due:

    1) le occupazioni di destra sono iniziate solo 4 anni fa (ai primi di luglio del 2002 con Casa Montag, di cui non ho più notizie da tempo...);

    2) finchè ci sarà al governo di Roma una giunta interessata a mantenere solo gli spazi liberi della droga (pardon... centri sociali di sinistra), mentre se ne strafrega delle OSA (occupazioni a scopo abitativo) italiane, sarà durissima arrivare a 20 anni.

    L'unica ONC (occupazione non conforme) capace, forse, di arrivare a 20 anni è Casa Pound (mi sa dell'inizio 2003).

 

 
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