Comunicato AG Taranto su Ciavardini

[simonespiga]

Non avrò problemi.... dopo che la magistratura procederà nell'ambito dell'inchiesta sul dissesto finanziario al comune di Taranto contro quelli di dp per falso in atto pubblica, abuso di ufficio, tangenti, appalti truccati, infiltrazioni mafiose e molto altro... se non vengono espulsi questi...




SPETTACOLO!!!!
Sei sempre il mio mito!
S.h.

[benelos]

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[Simone_L'Aquila]

Fuori I Camerati Dalle Galere!

[Giò]

Azione Giovani Taranto esprime la propria solidarietà all’amico Luigi Ciavardini, arrestato dalla digos con l’accusa di aver commesso una rapina in una banca il giorno 15 settembre 2005.
Ancora una volta il sistema democratico antifascista tenta di colpire il nostro ambiente accusando un uomo, che da anni si batte affinché trionfi la verità sulla strage di Bologna che lo vede imputato come esecutore della strage, di un reato che non ha commesso, forse solo perché scomodo a qualcuno che preferisce tenere nascosta la verità sull’attentato del 2 agosto 1980. Questa vicenda invece non fa altro che aumentare i nostri sforzi affinché emerga finalmente la verità su quell’infame attentato.
Secondo il teorema dell’accusa Ciavardini è stato arrestato sulla base del ritrovamento di un sacchetto di plastica davanti alla banca dove è stata commessa una rapina l'anno scorso; alcuni testimoni di cui la stampa non fornisce generalità avrebbero visto un rapinatore estrarre da lì la pistola. Sul sacchetto sarebbero state trovate impronte digitali compatibili per 16/100 con quelle di Ciavardini, il minimo per un riconoscimento secondo la legge. Il bottino poi sarebbe servito per coprirsi la latitanza.
Ci sembra alquanto singolare che la polizia per risalire al colpevole di questa rapina utilizzi metodi scientifici altamente tecnologici per poi arrivare al riconoscimento di soli 16/100 dell’impronta, quando per molte altre rapine invece i colpevoli non vengono mai individuati. Inoltre davanti alla banca c’erano sicuramente altre carte o sigarette, pertanto secondo il modus operandi della polizia avrebbero dovuto essere arrestati tutti coloro compatibili con le impronte ritrovate, invece è stata presa in considerazione soltanto un’impronta minimamente compatibile con quella di Ciavardini.
E ancora ci sembra a dir poco assurda l’ipotesi che i soldi della rapina servivano per coprire una eventuale latitanza dato che Ciavardini in quest’ultimo anno ha partecipato a vari dibattiti e manifestazioni pubbliche, vivendo alla luce del sole, e non si è invece dato alla latitanza come avrebbe dovuto fare, secondo l’accusa, dopo la rapina.
E la coincidenza vuole che dopo pochi mesi dall’insediamento del governo di centrosinistra siano tornati in auge i metodi degli anni settanta allorquando il sistema democratico antifascista mirava a colpire e reprimere l’ambiente politico della Destra inventandosi depistaggi, trame nere e accusando i militanti di stragi commesse da chissà chi e attribuite ai fascisti perché faceva comodo ed era più facile colpire chi non aveva le coperture politiche della Dc e del PCI.
Noi di Azione Giovani oltre che essere sicuri della sua innocenza ed estraneità al fatto in questione, siamo anche fiduciosi per la sua immediata scarcerazione sulla base di elementi presentati dagli avvocati della difesa che dimostrerebbero la sua presenza ad 'Atreju', la festa nazionale di Azione Giovani, alle 12.30 di quel 15 settembre, l'ora in cui si svolse la rapina. Confidiamo inoltre nella imparzialità della magistratura romana, ci auguriamo che Ciavardini non continui a essere perseguitato per reati che non ha commesso e possa vivere da uomo libero come merita.
Inoltre appena si concluderà questa disavventura, inviteremo Ciavardini nuovamente a Taranto per esporre le ragioni della sua innocenza in merito alla strage di Bologna, l’evento più tragico della storia italiana, dato che siamo fortemente convinti che quella strage non sia affatto fascista.


Azione Giovani Taranto

quoto parola per parola

[benelos]

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